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Caffè, costo raddoppiato: ma «nell’immediato» Illy non aumenterà il prezzo
























materie prime

di Alessia Conzonato25 ago 2022

Caffè, costo raddoppiato: ma per ora Illy non aumenterà il prezzo

Dopo un’estate segnata dai rincari, anche l’autunno non sarà da meno. Giunti al sesto mese di conflitto tra Russia e Ucraina, il rialzo dei prezzi dell’energia e del gas, ma anche delle materie prime ed è, quindi, inevitabile che l’inflazione si ripercuota per i cittadini sulle bollette quanto sul carrello della spesa. Non è stato esentato da questo scenario anche il caffè, tra i prodotti alimentari più consumati in Italia. Secondo Cristina Scocchia, amministratrice delegata di illycaffè, però non è giusto «scaricare a valle sulle famiglie i rincari delle materie prime – ha riferito – e credo che come azienda cercheremo di non alzare nell’immediato il prezzo del caffè».

La riduzione dei margini

Cristina Scocchia, amministratrice delegata di illycaffè
Cristina Scocchia, amministratrice delegata di illycaffè

Di fronte alla possibilità di un aumento del prezzo del caffè a causa dei rincari, la strategia dell’azienda sarà «assorbire attraverso la riduzione dei nostri margini questi prezzi alle stelle delle materie prime — ha spiegato nel dettaglio Scocchia —. Se questi prezzi dovessero continuare a essere così alti per un periodo più lungo, ci troveremmo anche noi costretti ad adeguare il prezzo del nostro prodotto. Però, è una decisione che non vogliamo prendere nell’immediato e, quindi, nei prossimi mesi, cercheremo di assorbire attraverso una riduzione del nostro margine questo rincaro delle materie prime. Poi, se nell’anno nuovo dovessero continuare queste tensioni, allora saremmo obbligati ad agire di conseguenza».

I prezzi dell’espresso in Italia

Già a maggio alcune associazioni di consumatori avevano lanciato l’allarme per un forte aumento del prezzo medio nazionale del caffè in tazzina. Assoutenti, ad esempio, ha denunciato il prezzo a 1,10 euro rispetto a 1,038 euro dello stesso periodo dello scorso anno. Una crescita di circa il 6%. Non si tratta, però, di aumenti uguali in tutta Italia: la città dove si registra il caffè più caro è Trento con 1,25 euro, seguita da Bolzano e Cuneo con un prezzo di 1,24 euro. Nelle tre province emilio-romagnole Ferrara, Ravenna e Reggio Emilia e in quelle venete di Venezia e Rovigo l’espresso scende leggermente a soglia 1,20 euro. A Padova costa in media 1,19 euro. Il caffè più economico si trova in Sicilia, dove nel comune di Messina scende addirittura sotto l’euro a 89 centesimi.

Il costo del caffè

«Anche per noi la bolletta energetica, come per tutti, sta notevolmente aumentando in maniera esponenziale – ha aggiunto l’ad di illycaffè -. Quello che ci colpisce di più, però, è il rincaro del costo del caffè, della materia prima: era 110 dollari nel novembre 2020 e adesso siamo arrivati alla quotazione di stamattina di 238 dollari per la stessa libbra. Quindi, per noi, il rincaro che ci colpisce di più è questo». Inoltre, in un’intervista ad Adnkronos, Scocchia ha raccontato che ciò che colpisce di più è «la difficoltà a reperire container. Il costo dei container è passato da 1.700 euro fino quattro volte tanto, che è il prezzo che paghiamo oggi – ha sottolineato -. Quindi, anche Illy non è esente dall’impatto del rincaro delle materie prime e come tutte stiamo cercando di dotarci di un piano industriale che ci permetta di attraversare questo periodo così complicato», conclude.

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