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Damiano Tommasi, ex calciatore e candidato sindaco sostenuto dal centrosinistra, è il nuovo sindaco di Verona. Al ballottaggio ha battuto il sindaco uscente Federico Sboarina, sostenuto da Fratelli d’Italia e Lega. Lo scrutinio è quasi finito e Tommasi ha ottenuto circa il 53,5 per cento dei voti contro il 46,5 di Sboarina. Quella di Verona Era di gran lunga l’elezione più attesa di questo giro di ballottaggi, e la vittoria del candidato di centrosinistra è un risultato notevole. Verona è infatti storicamente una città governata dalla destra, che ha espresso tutti i sindaci dal 1994 a oggi con l’eccezione di Paolo Zanotto, che governò per il centrosinistra dal 2002 al 2007.
Damiano Tommasi ha 48 anni ed è alla sua prima esperienza politica. Ha iniziato a giocare a calcio nel 1985, prima nell’Hellas Verona contribuendo alla sua promozione in Serie A, e diventando poi uno dei centrocampisti di riferimento della Roma tra la fine degli anni Novanta e l’inizio degli anni Duemila. È stato sostenuto da sei liste, che comprendono diversi partiti – il PD, Sinistra Italiana, Articolo Uno, Possibile, Azione, Europa, Europa Verde, Demos, Volt – e due liste civiche – Traguardi e Damiano Tommasi Sindaco. Lo ha sostenuto anche il Movimento 5 Stelle, che però non si è presentato con nessuna lista.
I partiti del centrodestra e della destra a queste elezioni a Verona si erano presentati divisi. Mentre quasi tutti i partiti della coalizione avevano deciso di appoggiare il sindaco uscente Federico Sboarina – noto fra le altre cose per la sua vicinanza agli ambienti di estrema destra e neofascisti della città – Forza Italia si era sfilata decidendo di sostenere Flavio Tosi, sindaco della città tra il 2007 e il 2017, per due mandati.
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