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F1 Gp Miami, prove libere: Russell il più veloce davanti a Leclerc. Incidente per Sainz, Ferrari danneggiata

di Daniele Sparisci

Si rivede una Mercedes competitiva grazie agli aggiornamenti, Verstappen si ferma per problemi tecnici. Ennesimo incidente per lo spagnolo della Ferrari

Fra Ferrari e Red Bull spunta il terzo incomodo. La Mercedes, rivitalizzata dagli aggiornamenti introdotti nel Gp di Miami, e guidata dal giovane George Russell. L’inglese ha chiuso il venerdì al comando confermando le buon impressioni del secondo tempo ottenuto nella prima sessione di libere. Non è solo una questione di upgrade tecnici, la Mercedes infatti funziona meglio al caldo perché riesce a mandare in temperatura le gomme.

È presto per capire i veri valori su un tracciato inedito, esigente, e poco propenso a perdonare gli errori: sapremo di più nelle qualifiche (sabato 7 maggio, qui per sapere gli orari in tv). Charles Leclerc, dopo aver montato il nuovo motore — il secondo della stagione—, si è messo sulla scia di Russell, con un ritardo di un decimo. Il ferrarista ha chiuso davanti a Sergio Perez, terzo. Charles è stato scaltro nel non rischiare, ha margine per crescere sul giro secco ed è andato bene anche nelle simulazioni di gara.

L’altra Red Bull, quella del campione del mondo, Max Verstappen, veniva richiamata ai box con i freni in fumo. La squadra blu rivive l’incubo dell’affidabilità, pagato a carissimo prezzo con due ritiri: in Bahrein e in Australia. L’olandese ha lamentato problemi anche al servosterzo, al punto che in alcuni tratti non riusciva nemmeno a girare. E prim’ancora i meccanici gli avevano sostituito il cambio.

Se la Ferrari guarda al bicchiere mezzo pieno con Charles, quello di Sainz è bucato.Lo spagnolo è andato di nuovo a sbattere danneggiando la monoposto dopo una ventina di minuti dall’inizio della sessione: ha perso il posteriore alla curva 14 rimbalzando sulle barriere nel secondo turno di libere (nel primo aveva rovinato le gomme con un testacoda). Risultato: macchina danneggiata nelle sospensioni, nell’ala posteriore, la lista dei danni inizia ad allungarsi in maniera preoccupante. Sta attraversando un momento difficilissimo: due zeri di fila, a Melbourne è uscito in partenza per un suo errore, a Imola invece è stato speronato al via da Daniel Ricciardo. Ma prima, nelle qualifiche del venerdì alla Sprint Race, si era complicato la vita da solo con un altro incidente.

Infine la «guerra degli orecchini»: La Fia ha imposto una stretta su piercing e gioielli— divieto di indossarli quando si guida, in nome della sicurezza—, Hamilton (4° tempo) ha protestato spiegando che «certi piercing non può toglierli dall’oggi al domani». Per due gare correrà con un permesso speciale.

Miami si rivela un circuito caotico, con muretti e strettoie, un po’ sullo stile di Gedda. Safety car e bandiere rosse potrebbero agitare qualifiche e gare dando origine a una corsa pazza e imprevedibile, l’esempio è nel botto di Valtteri Bottas che ha dovuto saltare il secondo turno di libere per aver sfasciato l’Alfa. Dietro ai big si gioca una partita a carte coperte: quinto tempo er Alonso davanti a Norris e Gasly. Poi Zhou (Alfa), Ocon (Alpine) e Magnussen (Alfa) a completare la top 10.

Prove libere 1, Leclerc il più veloce

La Ferrari parte subito forte a Miami. Charles Leclerc firma il miglior tempo nelle prime prove libere girando in 1’31’’098 davanti a Russell e a Verstappen. Con Perez quarto davanti a Sainz. La sorpresa è rivedere una Mercedes ai piani alti: tanti gli aggiornamenti portati da Brackley per correggere una macchina «sbagliata». È da capire se quello dell’inglese sia solo un exploit o qualcosa di più (ottavo crono per Hamilton). Perché anche stavolta ci sono tutte le premesse per un duello Ferrari-Red Bull.

Dopo giorni di selfie sulla spiaggia, partite di baseball e visite nei palazzetti del basket, la Formula 1 inizia lo show a Miami. Pista inedita, 5,4 km veloci e insidiosi attorno all’Hard Rock Stadium dove giocano i Miami Dolphins. Fra finti porti e battaglie vere (la Fia contro i piercing di Lewis Hamilton), la Ferrari cerca il riscatto dopo il passo falso di Imola. Charles Leclerc è sceso in pista con un nuovo motore, è il secondo della stagione (già installato a Imola sulla Rossa di Sainz): un’unità fresca per spremere i cavalli e riprendere la Red Bull, superiore nella velocità di punta. Ed è abbinata a una nuova ala posteriore «scarica» per ridurre la resistenza all’avanzamento. È presto per parlare di progressi, ma la sensazione è che la Rossa possa essere molto competitiva.

Bottas a muro, foratura per Sainz

Tante le incognite, a cominciare dall’aderenza. Valtteri Bottas ha perso l’Alfa in uscita dalla curva 7 (dicono sia una delle più difficili) ed è finito a muro. Per recuperare la macchina c’è voluto parecchio, Miami come Gedda potrebbe essere una gara piena di safety car. Problemi anche per Sainz: lo spagnolo si è girato alla curva 4 ha spiattellato una gomma, è stato un inizio abbastanza travagliato per Carlos. Ma il ritmo c’era prima del fuoriprogramma.

Il fondo Ferrari dei test di Imola fa discutere. Ma per la Fia è tutto ok

Ogni centimetro della Ferrari viene studiato ed esaminato dagli avversari. Alcune squadra, fra le quali la McLaren, aveva preparato una lettera da mandare alla Fia per chiedere chiarimenti su un particolare fondo vettura utilizzato da Sainz nei test delle gomme Pirelli 2023 (ai quali ha partecipato anche Leclerc), effettuati il mercoledì dopo il Gp a Imola. In base al regolamento in questo tipo di collaudi, degli pneumatici, non si possono provare pezzi nuovi ma soltanto componenti già utilizzati nei fine settimana di gara o nei test collettivi. Dentro alla Ferrari non c’è preoccupazione, la macchina mandata in pista a Imola era perfettamente conforme al regolamento. Quel pezzo (diverso da quello di Leclerc) era già stato impiegato in precedenza, fanno sapere da Maranello. E anche la Federazione ha dato ragione alla Scuderia.

6 maggio 2022 (modifica il 7 maggio 2022 | 01:36)

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