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Greci e Turchi

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Greci e Turchi spesso si osservano attraverso uno specchio fatto di rivalità e somiglianze. Possono irrigidirsi di fronte ai paragoni, ma in fondo molti riconoscono quanto l’“altro” sembri familiare — nei gesti, nell’umorismo, nella musica e nei modi di fare.

Come si dice talvolta, mezzo per scherzo e mezzo sul serio:

«Siamo lo stesso popolo con religioni e alfabeti diversi — e una grande dose di orgogliosa testardaggine».

Le culture turca e greca, nonostante una lunga storia di tensioni politiche e rivalità, condividono una profonda vicinanza culturale, radicata in secoli di coesistenza geografica, nella comune eredità ottomana e nello stile di vita mediterraneo.

Una vicinanza culturale paradossale, stratificata, spesso oscurata dai nazionalismi — ma innegabile.

CUCINA

Uno degli incroci culturali più evidenti: piatti come dolma, moussaka, baklava, kebab e tzatziki (cacık in turco) esistono in entrambe le tradizioni, con lievi variazioni.

Amore condiviso per l’olio d’oliva, l’agnello, le carni alla griglia, i meze e i dolci a base di pasta fillo.

Caffè: entrambi i popoli bevono caffè denso e non filtrato, servito in tazzine.

Ognuno lo chiama caffè greco o caffè turco, a seconda della parte da cui lo si guarda — la bevanda è praticamente identica.

MUSICA E DANZA

Molte melodie e strumenti popolari si sovrappongono — come il bouzouki in Grecia e il saz o bağlama in Turchia.

La danza Zeibekiko (di origine anatolica) è celebrata in entrambe le culture.

Il ritmo in 9/8 (karsilamas) è comune tanto nella musica tradizionale greca quanto in quella turca.

Esistono canzoni in entrambe le lingue con stessa melodia e testi diversi.

PRESTITI LINGUISTICI

Il turco ha assorbito centinaia di parole greche, specialmente nei campi della cucina, dei mestieri e della vita marinara.

Il greco moderno contiene a sua volta prestiti dal turco, in particolare nello slang, nella gastronomia e nel lessico quotidiano — frutto dei secoli di dominazione ottomana.

Entrambe le lingue condividono anche prestiti arabi e persiani, trasmessi attraverso l’ambiente linguistico ottomano.

STRUTTURE SOCIALI E FAMILIARI

Forte enfasi sulla famiglia allargata, sull’ospitalità e sul rispetto per gli anziani.

Le feste religiose, i giorni dell’onomastico e le riunioni comunitarie giocano un ruolo centrale nella vita sociale.

Entrambe le culture amano i lunghi pasti in compagnia, i racconti orali, la musica e le tradizioni dei villaggi.

ARCHITETTURA E VITA URBANA

Nelle città come Istanbul, Salonicco e Smirne, si trovano case, bagni pubblici e luoghi di culto risalenti all’epoca ottomana, con una fusione di stili bizantini e ottomani.

Elementi comuni sono: vicoli stretti, cortili interni, balconi fioriti.

RELIGIOSITÀ E SUPERSTIZIONI

Malgrado le differenze religiose (cristianesimo ortodosso vs Islam), le credenze popolari si sovrappongono:

la fede nel malocchio (mati in greco, nazar in turco) e l’uso di amuleti protettivi è diffusissimo.

Riti popolari simili legati a nascita, morte e matrimonio.

Entrambe le culture coltivano una lunga tradizione di venerazione dei santi, santuari locali e pratiche simili ai pellegrinaggi (pur incorniciate in modo diverso secondo la religione).

STORIA E MEMORIA CONDIVISA

L’Impero bizantino fu, per molti aspetti, un precursore greco-romano dell’Impero ottomano.

Gli Ottomani ereditarono Costantinopoli, molte istituzioni imperiali e forme architettoniche.

Greci e Turchi hanno vissuto fianco a fianco per secoli, in città, villaggi e isole tra l’Egeo e l’Anatolia.

Anche dopo lo scambio di popolazioni del 1923, molti turchi conservano ascendenze greche, e viceversa.

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