Fotografia Europea 2015: un sabato da Balene!

Cosa ci fanno 200 balene all’Università di Reggio Emilia?

Calma calma, partiamo dall’inizio…

Questa storia inizia in Alaska, a primavera.

In questa stagione le acque della British Columbia esplodono di plancton e si popolano di immensi banchi di aringhe.

Le aringhe sono il banchetto prelibato di diversi uccelli marini, a partire dalle Urie che si tuffano in acqua in picchiata e catturano il pesce risalendo, spingendo i banchi di aringhe a chiudersi in palle sempre più fitte e sempre più vicine alla superficie.

A questo punto i gabbiani, che stazionano sul pelo dell’acqua, attaccano le aringhe dall’alto costringendole in una posizione senza uscita.

Di questi enormi ammassi brulicanti di pesce, approfittano i più grandi predatori presenti nella zona: le megattere.

 

In questa stagione, infatti, decine di megattere migrano dalle Hawaii e dalla Baja California, alla ricerca di cibo.

Mother and Calf, foto di Brandon Cole © Brandon Cole
Mother and Calf, foto di Brandon Cole © Brandon Cole

 

Le balene che nuotano in questi mari a primavera hanno sviluppato una personalissima ed incredibile tecnica di pesca, e voglio spiegarti come funziona.

 

Le megattere pescano in branco.

Il primo ad immergersi è il capobranco: a lui spetta il compito di rintracciare i banchi di aringhe.

Le altre balene nuotano in formazione, ad ogni immersione ogni membro del branco mantiene la medesima posizione.

Quando trova le aringhe, il capobranco inizia a girare in circolo intorno al banco, emettendo una incredibile rete di bolle. Contemporaneamente un’altra balena inizia a cantare, per coordinare i movimenti della squadra.

Le aringhe, già compattate dall’attacco degli uccelli e spaventate dal canto della balena, iniziano a girare in circolo, e non provano nemmeno a superare la rete di bolle che le imprigiona.

A questo punto diventa semplice, per le altre balene del branco, salire verso la superficie dal centro della formazione e banchettare con le aringhe intrappolate.

La tecnica è incredibile e, a mio parere, davvero geniale.

Le tecnica di pesca delle megattere @ Jack Neville
Le tecnica di pesca delle megattere @ Jack Neville

 

Solo un centinaio di balene al mondo usa questa tecnica e solo in questa zona dell’Alaska.

Queste megattere hanno semplicemente modificato il loro modo di affrontare la pesca per adattarsi ad un cambiamento, ma soprattutto per sfruttarne le incredibili opportunità.

 

E proprio di opportunità ho avuto il privilegio di parlare di fronte a quasi 200 persone, sabato 16 maggio, durante uno dei due seminari che, ormai da diversi anni, offriamo gratuitamente a tutti in occasione dell’inaugurazione di Fotografia Europea.

Quest’anno è stato un po’ diverso però dai soliti seminari e un po’ diverso dal solito pubblico. Concentrati sì, partecipi e reattivi, ma soprattutto motivati e pronti a prendere al volo tutte le “aringhe”che ho lanciato alla mia platea di apprendisti balene.

 

Non mi voglio nascondere dietro ad un dito o dietro alla solita maschera di sicurezza: ero nervoso ed emozionato al pensiero di affrontare questo seminario. Non tanto per l’aula piena e per la responsabilità che questo comporta, non solo perché (permettimi il vanto) come tutti gli anni i nostri seminari hanno un’audience clamorosamente più elevata di tutti gli altri eventi formativi di Fotografia Europea.

No, non per questo, ma soprattutto perché credo moltissimo nel valore e nell’utilità dei contenuti che ho espresso durante il seminario e perché credo che un approccio “da balenapossa davvero cambiare le carte in tavola per tanti che oggi non riescono ad ottenere i risultati che vorrebbero nel campo della fotografia e della postproduzione o, più semplicemente, vogliono puntare più in alto e strutturare un percorso più soddisfacente e più produttivo, sia in termini economici che di soddisfazione personale.

 

Un'aula piena di aspiranti balene
Un’aula piena di aspiranti balene

 

Così abbiamo parlato di fotografia e postproduzione, ma soprattutto di creatività e dicambiamento e abbiamo affrontato, tutti insieme, il nostro CORSO ACCELLERATO PER DIVENTARE UNA BALENA.

Abbiamo guardato ed ascoltato il video sulle balene: qualcuno si è emozionato, qualcuno si è commosso, altri non hanno capito subito dove volessi andare a parare, altri ancora hanno iniziato da subito il loro percorso per diventare una bellissima e florida megattera.

Piano piano ci siamo addentrati nei concetti più concreti e vi ho visto preoccupati durante l’analisi della situazione attuale del mercato fotografico, poi vi ho visto sorridere quando vi ho annunciato che stava per incominciare il nostro viaggio e ho condiviso il vostro entusiasmo per gli esperimenti che abbiamo fatto con gli applausi.

Se c’eri sai di cosa sto parlando vero?

Come vanno i tuoi applausi?

Hai imparato a far lavorare al meglio la mano destra e la sinistra?

Hai trovato un partner con il quale battere le mani?

Come va la ricerca del tuo stile personale di applauso?

(Non capisci cosa voglio dire? Allora non puoi proprio perderti il prossimo seminario di FotografiaProfessionale ;))

Abbiamo poi esplorato insieme le caratteristiche del Fotografo e del Ritoccatore Professionista e Balena, te li ricordi?

Un Professionista-Balena

1) Garantisce un prodotto di QUALITÀ

2) Mette a disposizione dei suoi clienti COMPETENZA e AFFIDABILITÀ

3) Si DIFFERENZIA dagli altri

4) Dà un vero e tengibile VALORE AGGIUNTO

5) Si presenta in modo INNOVATIVO e con un PORTFOLIO adeguato

6) Usa gli strumenti del MARKETING per farsi conoscere

7) GESTISCE da imprenditore la sua attività e il suo business

8) È sempre rivolto verso un MIGLIORAMENTO COSTANTE

 

Audience attenta e concentrata
Audience attenta e concentrata

 

Passo dopo passo abbiamo scoperto non solo come diventare una balena, ma anche come riconoscerne una e come attivare tutti gli strumenti utili per una pesca soddisfacente.

Abbiamo guardato le fotografie di chi ha nuotato in certe acque molto prima di noi, scoprendo che Fotografia e Post non solo possono convivere, ma possono permetterci di ottenere risultati fantastici, unici e di grande personalità.

Piano piano abbiamo iniziato a prendere confidenza con l’acqua e a fare le prime giravolte pancia all’aria, un po’ per divertimento e un po’ per far vedere a tutti che bella balena potremo diventare…

Il viaggio è appena iniziato e la strada per l’Alaska è ancora lunga, da Reggio Emilia poi, non è proprio uno scherzo.

Ma tanti, sabato, hanno deciso di scegliere fra l’essere un’aringa oppure una balena e qualcuno ha già iniziato a nuotare.

L’ultima cosa che voglio dirti è grazie.

Grazie a tutti quelli che c’erano.

Grazie per avermi regalato un sabato speciale.

Grazie per avermi restituito decuplicato ogni grammo di energia che ho dato.

Mi sono divertito come un matto (credo si vedesse) e non vedo l’ora di farlo di nuovo.

C’è qualcuno che vuole organizzare un’altra edizione del Corso Accellerato per Balene? Io ci sono!

A presto e buon viaggio a tutti.

 

Simone Poletti

Stay creative, stay strunz, stay balena!

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