Il potere appartiene al portafoglio
Il post di oggi è ispirato da una notizia inaspettata: un mio amico — ingegnere, nientemeno — è appena stato promosso a responsabile acquisti.
Le battute si scrivono da sole.
Dalla progettazione di sistemi all’approvazione dei preventivi per le macchinette del caffè: un’evoluzione di carriera gloriosa.
Ma dietro lo scherzo si nasconde una verità molto concreta.
Bisognerebbe dare più potere agli ingegneri.
Come diceva Bertrand Russell, “Il potere sta nelle mani di chi controlla i soldi, non di chi conosce la materia su cui quei soldi dovrebbero essere spesi.”
E per essere chiari: non era un complimento.
Nel vasto teatro della società moderna, sono raramente gli esperti a decidere.
Lo scienziato che capisce gli ecosistemi? Nessuna voce in capitolo.
Il medico che sa come si salvano vite? Ignorato.
L’insegnante che conosce l’educazione vera? Tagli al bilancio.
A meno che non facciano i consulenti finanziari di notte — o, oso dire, i responsabili acquisti — la loro competenza resta un soprammobile decorativo.
Al loro posto, siamo governati da una coalizione ben finanziata e scarsamente informata: guerrieri del foglio Excel, satrapi della supply chain, baroni della finanza che, pur non sapendo bene cosa stanno comprando, sono certi di aver ottenuto uno sconto.
Il consiglio di Russell?
Che interferiscano il meno possibile.
Il problema non è la loro ignoranza — è la loro sicurezza.
Quindi, congratulazioni al mio amico: che il tuo regno sia saggio, il tuo budget generoso e la tua casella di posta clemente.
E a noi tutti, il coraggio di immaginare un mondo in cui a decidere siano, finalmente, quelli che sanno.
