L’ottimo è nemico del bene.

“L’ottimo è nemico del bene.”

Questo aforisma mette in guardia contro la paralizzante ossessione per la perfezione.

Perseguire l’eccellenza è lodevole, ma quando la perfezione diventa l’unico esito accettabile, può ostacolare il progresso reale.

In molti casi, una soluzione “buona”, realizzata in tempo e con efficienza, è molto più preziosa di una ideale che non si concretizza mai.

Il detto suggerisce che il perfezionismo porta spesso a ritardi, indecisioni o addirittura all’inazione.

È particolarmente rilevante in politica, nella gestione aziendale, nell’arte e nella vita quotidiana—dove infinite correzioni, revisioni o idealizzazioni possono bloccare i risultati.

Attribuito originariamente a Voltaire (“Le mieux est l’ennemi du bien”), questo concetto ha trovato eco attraverso culture e secoli.

In sostanza, esalta il pragmatismo sull’ossessione, l’azione sull’immobilismo, e la saggezza di riconoscere quando “abbastanza buono” è davvero abbastanza.