Mori meritava una medaglia d’oro Gli hanno dato vent’anni d’inferno

Dal Foglio. Il Quirinale o il Csm dicano una volta per tutte qual è il confine tra la giurisdizione e la persecuzione.

Sono vent’anni che li tengono appesi a un palo come due malacarne di periferia. Sono vent’anni che li tengono inchiodati al calvario di un teorema giudiziario senza capo né coda. Ma ieri pomeriggio, finalmente, l’ex generale dei carabinieri Mario Mori e l’ex colonnello Mauro Obinu sono stati assolti, con formula piena, anche in appello. I procuratori di Palermo li accusavano di avere coperto, nel 1995, la latitanza di Bernardo Provenzano, vecchio e sanguinario boss dei corleonesi. Secondo la ricostruzione fatta dal pubblico ministero e avallata poi dal giudice per le indagini preliminari, Mori e Obinu avevano tutte le informazioni necessarie per catturarlo, in quel di Mezzojuso, ma si sono girati dall’altra parte, facendo finta di niente. Segno – ed era questo il sottinteso verminoso – che i due ufficiali avevano da restituire a Provenzano un qualche favore, quasi certamente legato alla famigerata Trattativa tra Cosa nostra e i vertici dello Stato: per esempio, la soffiata che aveva consentito ai carabinieri, nel gennaio del ’93, di arrestare alla circonvallazione di Palermo, nientemeno che Totò Riina, il capo dei capi…………..

Sorgente:  Live Sicilia Sport

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