Nuovo appuntamento con la rubrica hi-tech di iPhoneItalia – Appuntamento 11/02

7 notizie per 7 giorni: nuovo appuntamento con la rubrica hi-tech di iPhoneItalia – Appuntamento 11/02

 Chi possiede un iPhone è, nella maggior parte dei casi, anche un appassionato di tecnologia, come lo siamo noi di iPhoneItalia. Proprio per questo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica, denominata “7 notizie per 7 giorni”, nella quale verranno riassunte le 7 notizie di tecnologia più interessanti e curiose della settimana, ma non riguardanti propriamente il mondo iPhone. Un modo per discutere insieme di tecnologia e non far mancare nulla ai nostri lettori! Eccoci arrivati ad un nuovo appuntamento.

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A CES 2015 LG presenta la nuova lineup di TV OLED

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Dopo il lancio, nel 2014, del primo TV OLED 4K al mondo, a CES 2015 LG Electronics svela la nuova gamma di TV OLED. Con sette nuovi modelli di TV OLED 4K – flessibili, curvi e piatti con display da 55, 65 e 77 pollici (e diagonali rispettivamente da 54,6, 64,5 e 76,7 pollici) – i TV OLED di LG restano una categoria a sé stante e offrono ai consumatori un’esperienza di visione completamente nuova grazie alla qualità delle immagini con una resa ottima di neri e colori.

La gamma 2015 di TV OLED 4K LG utilizza la tecnologia proprietaria WRGB, che, aggiungendo un sub-pixel bianco ai tradizionali rosso, verde e blu, propone uno spettro arricchito di colori estremamente realistici. Numerose funzionalità permettono una resa perfetta di neri e colori e un contrasto infinito. La tecnologia Optimized True Color di LG regola la stabilità dei colori a prescindere dalle variazioni di luminosità e offre un’esperienza di visone con colori più naturali e gradevoli. Con un tempo di risposta massimo di 0,001ms, i TV OLED di LG sono oltre 1.000 volte più veloci dei convenzionali TV piatti con pannello LCD, che propongono colori sbiaditi e un contrasto più basso.

Art Slim, la filosofia di design di LG, porta l’aspetto dei TV in una direzione innovativa, focalizzandosi sulla creazione del TV più sottile possibile mantenendo al contempo un’estetica semplice e minimale. La base trasparente evoca la sensazione di uno schermo che galleggia nell’aria e massimizza l’esperienza di visione immersiva riducendo l’ingombro attorno allo schermo. L’attenzione ai dettagli è meticolosa: anche il retro del televisore, di colore nero, è libero da viti e chiusure per una finitura liscia. LG propone anche TV piatti per coloro che cercano semplicità e un televisore che si inserisca nell’ambiente domestico con discrezione.

La lineup 2015 dei TV OLED LG introduce una tecnologia audio avanzata sviluppata in partnership con gli esperti di harman/kardon, garantendo così che la perfetta qualità delle immagini sia accompagnata da un suono ricco e profondo, in linea con l’esperienza visiva. Le impostazioni degli speaker a 4.2 canali vengono bilanciate e migliorate dall’ULTRA Surround System di LG che offre un’esperienza audio potente ma raffinata.

Tutta la gamma 2015 di TV OLED 4K è dotata di webOS 2.0, l’ultima versione della piattaforma proprietaria per smart TV di LG. webOS 2.0 offre un’esperienza più facile e più intuitiva con un’interfaccia utente migliorata e molte funzionalità innovative. La piattaforma porta semplicità e comodità a un livello completamente nuovo con un tempo di accensione ridotto e permette agli utenti di ottimizzare i menù della Launcher Bar rendendo più semplice che mai aggiungere e cancellare contenuti.

HP espande il portafoglio di monitor con gli schermi curvi e ad altissima definizione

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HP amplia il proprio portafoglio di monitor con schermi ad altissima definizione da 4K e 5K e con schermi curvi adatti ad ogni esigenza. Pensati per far usufruire agli utenti le diverse esperienze digitali, i nuovi prodotti includono:

  • Schermi HP Z27s e HP Z24s 4K e schermo HP Z27q 5K: soluzioni ad altissima definizione (UHD, Ultra-High Definition) progettate per incrementare la produttività ed estendere il campo visivo dell’area di lavoro e connettere un numero maggiore di dispositivi.
  • Schermi HP ENVY 34c, HP EliteDisplay S270c e schermi curvi HP Pavilion 27c: un’esperienza personale coinvolgente che migliora la percezione visiva e dell’audio.

I due schermi 4K/UHD di HP (larghi circa 4.000 pixel) e lo schermo 5K (largo circa 5.000 pixel) accrescono il dettaglio dell’immagine visualizzata, permettono di connettersi a più dispositivi contemporaneamente e sono progettati per aumentare la produttività. Gli utenti che effettuano l’aggiornamento da uno schermo Full HD possono quadruplicare l’area disponibile e visualizzare una maggiore quantità di dati nei fogli di lavoro, mantenere aperte più finestre affiancate o programmare più righe di codice. I consumatori possono inoltre apprezzare i nuovi filmati realizzati in 4K (e formati superiori) anche nei minimi dettagli e, grazie alla combinazione di nuove tecnologie scalari e risoluzioni superiori, potranno visualizzare i contenuti dei telefoni cellulari, notebook e tablet contemporaneamente sullo schermo.

Gli schermi HP Z27s (27 pollici/68,6 cm di diagonale) e HP Z24s (23,8 pollici/60,5 cm di diagonale) offrono un’elevatissima risoluzione di 3840 x 2160 pixel. Questi due schermi 4K/UHD sono caratterizzati da un pannello UHD da 16:9, con gamma di colori sRGB o AdobeRGB e 1,07 miliardi di colori, per un’incredibile presentazione a colori di flussi di lavoro digitali altamente dettagliati. Gli schermi sono dotati di connessioni DisplayPort, DVI, HDMI, Mini-DP, MHL(2) e USB 3.0 e di un supporto ergonomico a quattro vie, che include un meccanismo pivot per passare rapidamente dalla modalità orizzontale a quella verticale e viceversa.

Lo schermo HP Z27q è dotato di un’enorme gamma di colori 5120×2880, con 5K di larghezza. Questo monitor fornisce un numero di pixel sette volte superiore a quello di uno schermo Full HD classico ed è assemblato in una soluzione IPS calibrata in fabbrica. HP Z27q offre immagini di altissima qualità con 14,7 milioni di pixel, proporzioni 16:9, luminanza di 300 nit e 1,07 miliardi di colori. Lo schermo HP Z27q è dotato delle funzionalità picture-in-picture e picture-by-picture, che permettono di visualizzare feed di PC e di dispositivi mobile.

HP ENVY 34c, HP EliteDisplay S270c e gli schermi curvi HP Pavilion 27c garantiscono un’esperienza audiovisiva suggestiva, completa e fuori dal comune per la sua forma curva, con una leggibilità superiore della periferica. Questi schermi HP offrono un’eccezionale tecnologia 3000: 1 CR e ottimizzazione Low-Haze, per ridurre la riflettività senza penalizzare la nitidezza, con un ampio campo visivo di 178 gradi. È possibile replicare sullo schermo i contenuti di uno smartphone o tablet mediante una connessione MHL, che consente anche di mantenere i dispositivi in carica e sempre pronti all’uso.

Gli schermi curvi HP ENVY 34c 3000r misurano 34 pollici (86,4 cm) di diagonale, con ampie proporzioni 21:9. Questi schermi HP supportano un’elevatissima risoluzione 3440 x 1440 con sRGB al 98% e avanzatissimi altoparlanti da 6 watt per canale, con audio DTS. Includono un supporto compatibile VESA e offrono funzionalità picture-in-picture e picture-by-picture, offrendo agli utenti la visualizzazione in contemporanea dei feed di PC e dei dispositivi.

Gli schermi HP EliteDisplay S270c e gli schermi curvi HP Pavilion 27c 4000r, con 27 pollici (68,6 cm) di diagonale, offrono una risoluzione di 1920 x 1080 Full HD, con proporzioni 16:9 e gamma di colori sRGB al 95%. Sono dotati di altoparlanti integrati con 4 watt per canale e audio DTS.

Prezzo e disponibilità

  • Gli schermi HP Z27s e HP 24s saranno disponibili in Italia rispettivamente in Gennaio e Aprile. I prezzi verranno definiti al momento dell’immissione sul mercato.
  • Lo schermo HP Z27q sarà disponibile in Italia a partire da Marzo. I prezzi verranno definiti al momento dell’immissione sul mercato.
  • HP ENVY 34c sarà disponibile in tutto il mondo in Aprile, al prezzo stimato di € 999 iva inclusa.
  • Gli schermi HP EliteDisplay S270c e gli schermi curvi HP Pavilion 27c sono già disponibili, rispettivamente al prezzo di € 379 iva inclusa e € 399 iva inclusa.

CES 2015: Huawei presenta la gamma completa di prodotti mobile integrati

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Huawei Consumer Business Group, in occasione del CES 2015 di Las Vegas, ha esposto oltre 100 prodotti tra cui i più recenti smartphone top di gamma, i tablet, i dispositivi indossabili, di accesso mobile, di accesso fisso, per la smart home e per gli autoveicoli, e gli OTT. Huawei ha inoltre presentato la nuova vision “Hilink Era” – basata su una serie di soluzioni internet mobili completamente integrate – a dimostrazione del continuo impegno a offrire le più avanzate tecnologie per un’esperienza utente sempre più straordinaria.

I più recenti smartphone top di gamma di Huawei sono stati molto apprezzati dai consumatori, confermando il successo della strategia di Huawei, focalizzata su prodotti di fascia media e alta, e facendo registrare un incremento delle vendite nel corso dell’anno. Anche la notorietà del brand è cresciuta dal 52% al 65% tra il 2013 e il 2014, mentre il livello di apprezzamento del brand ha raggiunto il 43% in base ai dati IPSOS.

Sia i prodotti top di gamma Huawei (P7 nelle edizioni standard, Sapphire e Arsenal, e Mate7 nella versione standard e premium) che quelli del nuovo brand Honor (Honor 6 e 6 Plus) sono stati esposti al CES 2015.

Ricalcando il successo di P6, Huawei P7 ha raggiunto i 4 milioni di unità consegnate nei sei mesi successivi al lancio parigino nel maggio 2014. Allo stesso modo Huawei Mate7 è stato molto apprezzato in tutto il mondo sin dal lancio a IFA Berlino lo scorso settembre 2014. Infine, anche lo smartphone G7 ha contribuito a consolidare la posizione di Huawei come leader nelle vendite di smartphone di fascia alta con oltre un milione di unità consegnate a due mesi dal lancio avvenuto nel corso di IFA 2014.

Huawei ha anche voluto presentare la nuova vision “Hilink Era”, rappresentativa della sua strategia d’offerta basata su una serie di soluzioni internet mobili completamente integrate e volte a soddisfare le diverse esigenze tecnologiche dei consumatori nell’era dell’internet mobile. La piattaforma di gestione dei prodotti smart a uso domestico collegati tra loro, tra i quali i dispositivi di controllo della qualità dell’aria, delle luci e della temperatura da remoto, degli elettrodomestici etc., permette agli utenti di connettersi sempre più facilmente ovunque si trovino e in qualunque momento. I tablet Huawei MediaPad T1 e X1, il braccialetto TalkBand B1, il dispositivo di accesso mobile E5 PRO, e di accesso fisso PT500 e WS331C, l’OTT Huawei M330 e il modulo per autoveicoli ME909Tu-565 in esposizione al CES 2015 fanno parte della gamma di soluzioni integrate Huawei “Hilink”.

NVIDIA apre le porte alle auto del futuro lanciando NVIDIA DRIVE Automotive Computer

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In occasione dell’importante kermesse di Las Vegas NVIDIA svela le nuove piattaforme per il settore automotive “NVIDIA DRIVE, che consentono di compiere un importante passo avanti verso le auto del futuro, che sono in grado guidare da sole controllando ciò che accade intorno a loro.

NVIDIA presenta due soluzioni di “computer per auto”: NVIDIA DRIVE PX, una piattaforma di sviluppo per sistemi di pilotaggio automatico, e NVIDIA DRIVE CX, che consente di creare i “digital cockpit” più avanzati. Entrambi questi computer per auto sono basati sulla stessa architettura oggi utilizzata su molti dei supercomputer più potenti.

NVIDIA DRIVE PX

La piattaforma di sviluppo per l’auto pilotaggio NVIDIA DRIVE PX mette a disposizione le fondamenta tecnologiche per auto dotate di caratteristiche completamente nuove e in grado di trarre beneficio dagli ultimi sviluppi nei settori della computer vision e del deep learning.

DRIVE PX è equipaggiato con il nuovo super chip mobile NVIDIA® Tegra® X1 , che si basa sulla più recente architettura GPU NVIDIA Maxwell™  e assicura un teraflops di potenza di calcolo,  quindi, più di quanto potesse offrire il supercomputer più potente del mondo solo 15 anni fa. DRIVE PX, che dispone di due super chip Tegra X1, può supportare fino a dodici videocamere ad alta risoluzione e può processare fino a 1,3 gigapixel al secondo.

Le sue capacità computazionali rendono possibile anche la funzione di “Auto-Valet”, consentendo all’auto di trovare un parcheggio e posteggiare da sola. Mentre gli attuali sistemi consentono solo il parcheggio assistito in un posto specifico, NVIDIA DRIVE PX permette all’auto persino di trovare i posti liberi in un garage affollato, parcheggiare autonomamente e poi tornare successivamente a prendere il suo conducente, che l’avrà richiamata tramite smartphone.

Le capacità di “deep learning” di DRIVE PX consentono, invece, all’auto di imparare a differenziare i diversi tipi di veicoli, per distinguere, ad esempio, un’ambulanza da un furgone, l’auto della polizia da una normale autovettura oppure una macchina parcheggiata da un veicolo che sta per muoversi, mettendo la self-driving car in grado di riconoscere i minimi dettagli e reagire alle diverse situazioni e assomigliare davvero, quindi, a un guidatore umano.

NVIDIA DRIVE CX

Il “cocktpit computer NVIDIA DRIVE CX” è una completa soluzione hardware e software di computing e grafica avanzata per la navigazione, per l’infotainment, per la strumentazione digitale e per il “driver monitoring”. Rende possibile anche la “surround-vision”, in grado di offrire una visione a 360 gradi non distorta dell’auto in tempo reale, risolvendo così il problema dei “punti ciechi” e permettendo di sostituire completamente uno specchietto fisico con uno digitale intelligente.

Disponibile sia con processore Tegra X1 sia con Tegra K1 e completo di software testato su strada, DRIVE CX può supportare fino a 16,8 milioni di pixel su display multipli, ossia 10 volte maggiore rispetto alle soluzioni attualmente presenti su alcuni modelli di auto.

Disponibilità

Sia la piattaforma NVIDIA DRIVE PX che DRIVE CX sono complete di moduli per applicazioni sviluppati da NVIDIA o da altri partner. La piattaforma di sviluppo per l’auto pilotaggio DRIVE PX e il “cockpit computer” DRIVE CX saranno disponibili a partire dal secondo quadrimestre del 2015.

AKAMAI pubblica il Rapporto sullo Stato di Internet Q3 2014

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Akamai Technologies ha pubblicato oggi il suo rapporto sullo Stato di Internet relativo al terzo trimestre 2014. Basato sui dati raccolti attraverso la Akamai Intelligent Platform, il rapporto fornisce statistiche globali relative alla velocità delle connessioni e all’adozione della banda larga su reti fisse e mobili, sugli attacchi, sullo stato del 4K, sullo stato degli indirizzi IPv4 e sull’adozione di IPv6.

Il rapporto include inoltre approfondimenti sulle vulnerabilità Shellshock e OpenSSL, sui toolkit DDoS Blackshades RAT e Spike, nonché sugli attacchi osservati durante la Coppa del Mondo di calcio 2014. Dati e grafici del rapporto sono reperibili sul sito Akamai State of the Internet e tramite le app Akamai State of the Internet per iOS e Android.

Qui di seguito, i principali rilevamenti:

Velocità di connessione e broadband

Per il secondo trimestre consecutivo la velocità di connessione media globale è rimasta al di sopra della soglia broadband dei 4 Mbps. Tuttavia, nel terzo trimestre 2014, la velocità media rilevata è stata di 4,5 Mbps, in calo del 2,8% rispetto al trimestre precedente.

Sei dei primi 10 paesi hanno evidenziato un incremento della velocità media di connessione e tutti sono rimasti ben al di sopra della soglia convenzionale high broadband di 10 Mbps. Fra i paesi che hanno mostrato una crescita rispetto al trimestre precedente, Singapore ha registrato l’incremento maggiore (+18%, pari a 12,2 Mbps). La crescita minore si è registrata in Giappone (15 Mbps) con un incremento dello 0,8% rispetto al secondo trimestre. Anche l’Irlanda ha registrato una crescita superiore al 10% (13,9 Mbps). Su base annua, l’aumento della velocità di connessione è stato registrato in 129 paesi, con tassi di incremento variabili dal 150% del Jersey allo 0,2% dell’Ecuador (3,6 Mbps).

In Italia, la velocità media di connessione registrata nel terzo trimestre 2014 è di 5,5 Mbps, in lieve diminuzione del 4,5% rispetto al trimestre precedente (Q2 2014) ma in aumento del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Q3 2013).

Anche il picco di velocità media ha registrato un lieve declino nel terzo trimestre (-2,3% pari a 24,8 Mbps). Ancora una volta la massima velocità media di picco si è registrata a Hong Kong con 84,6 Mbps, seguita da Singapore (83 Mbps). Tutti i primi 10 paesi hanno evidenziato un incremento significativo del picco di velocità media rispetto all’anno precedente. Al primo posto l’Uruguay con +334% (58,6 Mbps), mentre il Lussemburgo è cresciuto del 130% (54,4 Mbps). L’incremento della velocità media di picco rispetto al trimestre precedente si è verificata in 135 paesi.

Il picco di velocità media di connessione raggiunto in Italia nel trimestre in esame è pari a 25,3 Mbps, in aumento del 36% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q3 2013) e in lieve diminuzione del 4,2% rispetto al trimestre precedente (Q2 2014).

Globalmente, l’adozione high broadband (>10 Mbps) è diminuita dello 0,5% nel terzo trimestre, dopo aver fatto registrare forti crescite nei trimestri precedenti. Rispetto ai precedenti trimestri, le variazioni nei primi 10 paesi sono state limitate, con incrementi variabili tra lo 0,5% del Giappone all’8,4% della Svezia. Fra i 63 paesi presi in considerazione, solo 28 hanno mostrato un incremento trimestre su trimestre. Il tasso di adozione high broadband globale è aumentato del 22% rispetto al 65% registrato nel primo e secondo trimestre del 2014. Fra i primi 10 paesi, il Giappone è stato l’unico con un incremento anno su anno inferiore al 10%, mentre per Romania (adozione del 49%) e Israele (adozione 44%) i tassi sono più che raddoppiati. Per quanto riguarda gli altri 62 paesi, l’incremento è variato tra il 6,3% del Giappone e il 3015% dell’Uruguay (adozione del 7,3%).

Anche nel Q3 2014, Italia, Turchia, Emirati Arabi Uniti e Sud Africa rimangono gli unici Paesi a non registrare tassi di adozione dell’high broadband al di sopra del 10%. Nel trimestre in esame, l’adozione di high broadband in Italia registra una forte diminuzione del 20% rispetto al trimestre precedente (Q2 2014) e una crescita del 58% rispetto allo stesso periodo del 2013. A oggi il 5,3% degli italiani utilizza connessioni al di sopra dei 10 Mbps.

Il tasso di adozione broadband globale (>4 Mbps) ha toccato il 60%, con un incremento dell’1% rispetto al secondo trimestre 2014. Per questo dato sono stati considerati 99 paesi, 55 dei quali hanno registrato una crescita nell’adozione. Israele (adozione 92%) è stato l’unico dei primi 10 paesi in cui l’incremento del tasso di adozione è stato superiore all’1%. La Corea del Sud continua a essere il paese con il più alto livello di adozione broadband (96%), seguita dalla Bulgaria con il 95%. Il tasso globale di adozione broadband è aumentato del 12% rispetto al terzo trimestre 2013. Per quanto ancora positivo, il tasso di crescita annuale ha continuato a diminuire nel corso degli ultimi 3 trimestri. I tassi di adozione broadband sono risultati in crescita anno su anno in tutti i primi 10 paesi, con incrementi variabili tra l’1,3% del Curacao e il 18% della Bulgaria. In 90 dei 99 paesi i livelli di adozione sono aumentati anno su anno con incrementi variabili dallo 0,7% della Repubblica Ceca (adozione 83%) al 1884% dell’Indonesia (adozione 35%).

Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q3 2013)  l’adozione della banda larga (>4 Mbps) in Italia è aumentata del 22%, raggiungendo il 60%. Rispetto al trimestre precedente, si registra una diminuzione del 7,3%.

 Adozione del 4K 

In seguito all’introduzione del 4K nel Rapporto, Akamai ha ancora una volta identificato le aree geografiche che possono sostenere velocità di connessione superiori ai 15 Mbps, poiché i flussi Ultra HD adaptive bitrate richiedono tipicamente ampiezza di banda compresa tra 10 e 20 Mbps. I dati non tengono conto di altri fattori quali l’effettiva disponibilità di contenuti 4K o di televisori e player predisposti per il 4K.

Scesi dal 41 al 42esimo posto a livello mondiale, l’Italia registra solo il 2,1% delle connessioni superiori ai 15 Mbps, con un aumento del 57% rispetto allo stesso periodo del 2013 (Q3) ma una diminuzione di 16% rispetto al secondo trimestre 2014.

In totale, 52 paesi si sono qualificati per l’introduzione nel Rapporto di questo trimestre, il 12% dei quali ha registrato velocità pari a o superiori a 15 Mbps. Per quanto in calo del 2,8% rispetto al secondo trimestre, la capacità di sostenere connessioni per il 4K è cresciuta del 32% anno su anno. La Corea del Sud è ancora il paese con il livello più alto, registrando due terzi delle connessioni alla rete Akamai pari o superiori a 15 Mbps.

Traffico relativo ad attacchi e sicurezza

Akamai dispone di una rete di “agenti sotto copertura” distribuiti su Internet per identificare tentativi di connessione classificabili come attacchi. In base ai dati raccolti, Akamai è in grado di identificare i paesi da cui ha origine la maggior parte di tali attacchi nonché le porte che essi indirizzano. E’ tuttavia importante sottolineare come il paese d’attacco identificato in base all’indirizzo IP non necessariamente coincida con il paese di residenza dell’attaccante.

Nel terzo trimestre 2014 Akamai ha osservato attacchi originati in 201 paesi unici, in crescita rispetto ai 161 del secondo trimestre e più in linea con i 194 del primo. Come dimostrato nei precedenti rapporti, la massima concentrazione di attacchi (50%) viene dalla Cina, quasi il triplo rispetto agli Stati Uniti, che ha evidenziato una crescita di traffico maligno di circa il 25% trimestre su trimestre. Cina e Stati Uniti sono le uniche nazioni in cui ha avuto origine oltre il 10% degli attacchi. L’Indonesia è l’unico fra i primi 10 paesi in cui il numero di attacchi è diminuito, passando dal 15% degli attacchi globali nel secondo trimestre all’1,9% nel terzo. La concentrazione globale di attacchi è diminuita leggermente nel terzo trimestre: 82% degli attacchi ha avuto origine nei primi 10 paesi, contro l’84% del secondo trimestre. Inoltre, il 64% del traffico ha avuto origine nella regione Asia/Pacifico, in calo rispetto al 70% del secondo trimestre, mentre solo l’1% ha avuto origine in Africa.

Il volume di attacchi alle Porte 80 (HTTP/WWW), 443 (HTTPS/SSL) e 880 (HTTP Alternate) è diminuito sensibilmente nel terzo trimestre. La Porta 23 continua a essere l’obiettivo più popolare degli attacchi originati in Cina, con oltre il triplo degli attacchi alla Porta 80.

L’Italia è responsabile dello 0.6% degli attacchi generati.

Attacchi Distributed Denial of Service (DDoS)

Il Rapporto comprende anche dati sugli attacchi DDoS basati sui report dei clienti Akamai. Sono stati riferiti 270 attacchi di questo tipo per il secondo trimestre di seguito. Globalmente, questo rappresenta una riduzione del 4,5% dall’inizio del 2014 e del 4% rispetto al terzo trimestre del 2013.

A differenza del secondo trimestre, il numero di attacchi è diminuito sia nelle Americhe con 142 attacchi sia nell’EMEA con 44. Il numero è invece cresciuto del 25% in Asia/Pacifico, con un totale di 84 attacchi. La distribuzione dei settori oggetti di attacco non è variata rispetto al precedente trimestre: commercio, grandi aziende, hi tech, media e intrattenimento e PA hanno avuto lo stesso numero di attacchi del trimestre precedente pur con qualche variazione negli obiettivi effettivi. Rispetto al terzo trimestre 2013, gli attacchi enterprise sono calati di oltre un terzo da 127 a 80. Nello stesso periodo sono passati da 14 a 42 quelli rivolti alle aziende hi tech.

Akamai ha individuato un incremento di attacchi ripetuti contro lo stesso obiettivo nel corso del terzo trimestre: la percentuale di un secondo attacco contro la stessa organizzazione si è nuovamente attestata sul 25%, mentre la quantità di target unici è calata da 184 a 174 dal secondo al terzo trimestre.

IPv4 e IPv6

Nel terzo trimestre 2014, oltre 790 milioni di indirizzi IPv4 si sono connessi alla Akamai Intelligent Platform da 246 paesi. Il totale di indirizzi IPv4 unici che hanno fatto richieste alla rete Akamai è cresciuto di circa 2 milioni rispetto al precedente trimestre, contro il calo di 7 milioni nel secondo trimestre rispetto al primo. Osservando i primi 10 paesi, il numero di IP unici negli USA è cresciuto di circa 20mila indirizzi. Un incremento si è registrato anche in Brasile, Francia e Russia, mentre negli altri 6 paesi vi è stato un lieve declino. Nel 58% dei paesi vi è stato un aumento trimestre su trimestre nel numero di indirizzi IPv4 pubblici, con 28 paesi in crescita di oltre il 10%.

I fornitori di connettività via cavo e wireless continuano a guidare il numero di richieste IPv6 alla rete Akamai. Verizon Wireless e Brutele hanno effettuato oltre metà delle richieste alla rete Akamai su IPv6, seguite a breve distanza da Telenet.

L’Italia permane in nona posizione nella top ten globale, nonostante una diminuzione del 3,3% rispetto al trimestre precedente (Q2 2014) e una diminuzione del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Q3 2013) assestandosi a poco più di 18 milioni e mezzo di indirizzi connessi (18.620.207).

 Connettività mobile

Per questa sezione del Rapporto sullo Stato di Internet Q3 2014, sono stati considerati 54 paesi. La Corea del Sud continua a registrare la più alta velocità media di connessione mobile, in crescita da 15,2 a 18,2 Mbps trimestre su trimestre. La velocità più bassa si è registrata in Iran, con una media di 0,9 Mbps, unico paese con velocità inferiore a 1 Mbps. Anche la Slovacchia si è posizionata sopra i 10 Mbps (10,9 Mbps).

Come sempre, la velocità media di picco appare estremamente variabile, dai 98 Mbps di Singapore ai 3,3 dell’Iran. In 9 paesi è stata superiore ai 50 Mbps, mentre in altri 40 supera i 10 Mbps.

Nel trimestre in esame, in Italia la velocità media di connessione mobile si attesta sui 4,8 Mbps con picchi medi di 36Mbps.

Il rapporto ha esaminato inoltre la percentuale di connessione alla rete Akamai da provider mobili a velocità broadband (oltre 4 Mbps). Nel terzo trimestre, la Svezia ha superato la Danimarca per la prima posizione, con tasso di adozione del 94%, mentre Iran, Paraguay, Croazia e Vietnam hanno avuto tassi di adozione broadband mobile inferiori all’1%.

car2go arriva in Cina

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car2go, la più grande società di car-sharing al mondo, ha annunciato il lancio del servizio in Cina, primo passo per l’espansione del mercato anche in Asia. Il sistema sarà attivo entro un anno, come progetto pilota, nella metropoli cinese di Chongqing, con diverse centinaia di veicoli smart fortwo. Nella giornata odierna, car2go ha anche annunciato che è stata firmata la lettera di intenti con il consiglio comunale della città cinese.

Il lancio di car2go nella città cinese è previsto entro un anno con diverse centinaia di veicoli smart fortwo che opereranno all’interno di un’area che coprirà la zona estesa del centro di Chongqing.

Chongqing è la più grande città del mondo – per quanto riguarda la sua area amministrativa – ed è il quartier generale di molte industrie. Si trova alla confluenza dei fiumi Yangtze e Jialing e copre una superficie pari alle dimensioni dell’Austria. La popolazione dell’area metropolitana è di 7.7 milioni di abitanti, mentre il centro della città ospita 4.3 milioni di abitanti.

Nel mercato cinese, il termine Ji Xing, che significa “pronto a muoverti ” o “subito in strada” verrà affiancato all’ormai conosciutissimo brand car2go. Le smart manterranno i colori tradizionali bianchi e blu, così come il brand design dei veicoli sarà lo stesso utilizzato in tutto il mondo.

HP presenta un nuovo computer da casa

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HP annuncia HP Pavilion Mini Desktop, un PC desktop particolare ed elegante, in grado di offrire alte prestazioni con un basso consumo energetico e dal design accattivante che abbellisce qualsiasi ambiente della casa.

I consumatori desiderano un PC desktop potente e raffinato che si intoni con lo stile personale e della propria casa e senza essere ingombrante e che al tempo stesso svolga le proprie funzioni consentendo ad amici e familiari di condividere, creare contenuti e divertirsi insieme. Con uno spessore di soli 5,2 cm e un peso di soli 0,73 kg, HP Pavilion Mini Desktop può stare nel palmo di una mano, grazie a Windows 8.1 consente di massimizzare la produttività e infine supporta processori fino a Intel Core i5. Con un massimo di 1 TB storage e fino a 8 GB di memoria espandibile, è possibile memorizzare e connettere ancora più video e foto. I clienti possono inoltre divertirsi con i gioghi e guardare video e film utilizzando il supporto per il doppio schermo con DisplayPort e porte compatibili HDMI, che offre la possibilità di riprodurre in streaming e consultare contenuti su più schermi, inclusi televisori con supporto Quad HD.

HP Pavilion Mini Desktop è dotato di certificazione ENERGY STAR e consuma fino a 45 watt, contro i 250 watt di un comune PC tower. Le funzionalità Wi-Fi e Bluetooth integrate permettono ai clienti di collegare accessori Bluetooth e di riprodurre contenuti in streaming da qualunque ambiente della casa. Poiché nel mondo digitale connesso di oggi i DVD sono sempre meno utilizzati, HP Pavilion Mini Desktop non include un’unità ottica. È tuttavia possibile collegare un’unità ottica USB esterna tramite una qualsiasi delle quattro porte USB. Il PC HP Pavilion Mini Desktop è di colore bianco neve (Snow White), per intonarsi a qualsiasi arredamento.

HP Pavilion Mini Desktop sarà disponibile in Italia a partire da febbraio 2015 al prezzo iniziale di € 349 iva inclusa.

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