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Pioggia di critiche per la ministra Bonetti che non prende le distanze dalle parole di Elisabetta Franchi su maternità e lavoro

La ministra per Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti fa gli auguri su Twitter alle mamme. Ed è disastro.

Auguri a tutte le mamme! #FestadellaMamma

— Elena Bonetti (@elenabonetti) May 8, 2022

Valanghe di messaggi di replica che rinfacciano alla ministra una cosa sola: non aver preso le distanze dalle parole dell’imprenditrice Elisabetta Franchi sulla preferenza accordata agli uomini o alle donne che non rischiano di rimanere incinta nelle assunzioni. La ministra era infatti a sua volta ospite dell’evento “Donne e moda“, organizzato lo scorso 30 aprile da Il Foglio e da Pwc. In collegamento video ha ascoltato, si suppone, le parole dell’imprenditrice ma, quando è stato il suo turno, quello conclusivo, non ha trovato nulla da ridire. Né, nei giorni seguenti, dalla ministra è arrivata una nota o una dichiarazione di puntualizzazione. Non solo.

“Ho seguito il dibattito” esordisce la ministra che dopo aver ricordato situazione sconfortante del lavoro femminile in Italia si lancia: Giustamente Elisabetta Franchi ricordava il fatto che se una donna esce dal mondo del lavoro per troppo tempo è evidente che la sua carriera viene inficiata. D’altro lato, parliamoci altrettanto chiaramente, non è solo un tema di scelta della donna, è un tema di meccanismo di sistema di mercato. Oggi assumere una donna, anzi diciamo fino a ieri (con implicito riferimento al Family Act, ndr) costava più che assumere un uomo perché il datore di lavoro doveva pensare alla sostituzione in caso di maternità”. La ministra continua infatti rimarcando come gli imprenditori debbano pagare contributi “anche alle sostitute” (la maternità è anticipata dal datore di lavoro ma è a carico dell’Inps, quindi non delle aziende, ndr) e poi “ci sono i costi del formare queste persone, specialmente in un settore come la moda dove le competenza sono fondamentali”. La ministra prosegue poi elencando le misure adottate dal governo. A quel punto alla ministro viene chiesto una valutazione specifica sul mondo delle piccole imprese e qui Bonetti oltre ad elencare alcuni provvedimenti che ritiene opportuni lascia, forse involontariamente, intendere quale sia per lei il succo della questione ossia che servono strumenti “per gestire la genitorialità, maternità e paternità condivisa ovviamente nei ruoli differenziati che uomini e donne devono avere“. Donne da una parte, uomini dall’altra con tanti saluti alle pari opportunità.

A questo punto molti utenti del social mettono anche in discussione l’opportunità che Bonetti continui a guidare il ministero che più dovrebbe impegnarsi per garantire un accesso e una permanenza nel mercato del lavoro per le donne senza alcuna penalizzazione rispetto ai colleghi maschi. Condizione che in Italia, come indicano i dati relative a tasso di occupazione, disparità retributive e incarichi dirigenziali è ancora molto lontana.

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Peter Gomez

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