L’agenzia di rating S&P ha rivisto al ribasso le previsioni dell’Italia declassandole da «positive» a «stabili». Motivo di questa decisione le recenti dimissioni del premier Mario Draghi che «potrebbero spostare l’attenzione del governo dalle riforme chiave e pesare ulteriormente sulla fiducia e sulla crescita in un momento di elevata incertezza e aumento dell’inflazione».
Inoltre secondo S&P un completo stop dei flussi di gas dalla Russia «non può essere escluso». E nel caso in cui accadesse l’Italia registrerebbe una crescita del Pil negativa nel 2023 e nel 2024.
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