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Severodonetsk, bombardata e assediata dai russi: “Diventerà una nuova Mariupol”

Roma, 22,aggio 2022 – Severodonetsk diventerà una nuova Mariupol, lo denuncia la commissaria ucraina per i diritti umani della Verkhovna Rada Lyudmila Denisova. L’esercito russo vuole conquistare la città diventata il principale centro amministrativo ucraino del Lugansk dalla guerra del 2014. Il Cremlino da giorni martella la zona con bombardamenti d’artiglieria, e sta intensificando le operazioni sul terreno, ammassando truppe e mezzi per sfondare lì e a Lysychansk, altro oggetto dei desideri di Putin per le sue miniere e terre rare, utili per le componenti elettroniche.

Un razzo a Severodonetsk (Ansa)
Un razzo a Severodonetsk (Ansa)

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“Gli attacchi nemici vengono costantemente effettuati in molte aree e gli insediamenti vengono bombardati da razzi dall’artiglieria e dai sistemi di tiro al volo. Il nemico ha concentrato tutte le sue forze sull’assalto di Severodonetsk, alla periferia della quale si svolgono costantemente battaglie. La città si sta trasformando in una nuova Mariupol”, ha detto la Denisova.

La distruzione di un pezzo d’artiglieria semovente sovietico da 240 mm, il 2S4 Tyulpan, che sparava su Severodonetsk. Sul web i russi lo avevano mostrato in azione. L’esercito ucraino lo ha prima attirato fuori dall’hangar e poi distrutto.

Infatti l’attacco frontale alla città sarebbe un suicidio: gli ucraini avevano preparato, dalla ribellione filorussa, la difesa di Severodonetsk, che quindi è circondata da robuste linee fortificate. I russi così continuano a colpire con l’artiglieria mentre la stanno accerchiando. E per essere più incisivi stanno anche impiegando i carri armati BMP-T Terminator 2, l’ultimo ritrovato in fatto di tank, capaci anche di abbattere aerei in volo.

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Fallita l’avanzata su Kiev, è chiaro che la seconda fase dell’operazione speciale per Mosca sia stabilire il pieno controllo sul territorio delle regioni di Donetsk e Lugansk e mantenere il corridoio di terra con la Crimea occupata. Con Odessa sempre in cima alla lista di Mosca, che potrebbe finire ad essere assediata su due fronti, dall’avanzata che arriva da est, ma anche dalla Transnistria, dove le truppe russe si stanno unendo ai gruppi armati locali, filorussi, secondo quanto sostiene lo Stato maggiore dell’esercito ucraino su Facebook.

Lysychansk

Oltre a Severodonetsk, le attenzioni dei russi sono per la vicina Lysychansk e alla sua raffineria, già distrutta dai bombardamenti. A Putin serve questo territorio sia dal punto di vista militare che sotto l’aspetto economico. La conquista di queste due città, che formavano quasi un unico grande centro di oltre 200 mila abitanti, permetterebbe al Cremlino di chiudere il cerchio fra il sud del Donbass già occupato dai separatisti e la provincia di Izyum, più a nord, già in buona parte è nelle mani di Mosca. Con più certezze a sud Putin tenterebbe ancora l’assalto a Kharkiv, la seconda città del Paese, da dove si suoi uomini sono stati costretti a ritirarsi.

Inoltre Severodonetsk e Lysychansk rappresentano anche l’area più industriale della regione, e a Mosca fanno gola le sue miniere e terre rare, dalle quali è possibile estrarre i componenti per le nuove tecnologie, minerali di cui il Donbass è particolarmente ricco.

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