La recensione di Spencer: Pablo Larraìn ritrae Diana Spencer con amore ed empatia, usando la sua icona per raccontare la forza della vita che si ribella all’accontentarsi. Ci hanno insegnato che le fiabe iniziano con “c’era una volta”. Questa inizia con “non c’era più”. Non c’era più Diana Spencer. Si era persa, smarrita, evaporata nella sua gabbia dorata senza ossigeno. Insofferente all’etica di corte e alle etichette dei suoi vestiti programmati per ogni occasione. Apriamo la nostra recensione di Spencer rievocando il senso di oppressione perenne che invade tutto il nuovo film di Pablo Larraìn. Lo avevamo intuito guardando la splendida locandina, in cui la Principessa del Galles si nasconde, si nega ai nostri occhi, come in un moto di rigetto. Un crampo allo stomaco avvertito anche …
Sorgente: Spencer, la recensione – Movieplayer.it





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