24 Giugno 2025

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The Lord of No, la nuova opera di Rigaff

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Torna Rigaff con una nuova opera in occasione del Pride LGBTQ del 28 giugno a Milano, come aveva già fatto l’anno scorso con l’opera rimasta nell’immaginario collettivo di molte persone ovvero “Suddenly this Summer”.

Rigaff, al secolo Riccardo Gaffuri, sempre attento a temi di attualità politica ed alla valorizzazione di diritti sociali ed umani, torna con un’opera dal sapore sempre più satirico nella quale il suo personaggio preferito appare con una maestosità e potenza mai raggiunta in precedenza.
L’opera ed il suo concept, proveiente sempre dalla collezione intitolata “Politic POP”, si ispira ad una saga cinematografica assolutamente iconica ed estremamente conosciuta … “Il Signore degli anelli” che nella rappresentazione pittorica di Rigaff si trasforma ne “Il Signore dei No”.
Ovviamente questo personaggio delle negazioni non può non essere altro che Donald Trump ritratto per l’appunto come una delle due gigantesche statue (Argonath) che nella scena del film si ergono maestose e solenni in segno di monito verso coloro che intendono varcare l’ingresso del Regno di Gondor.
E’ chiaro il parallelismo tra la finzione del film e la realtà dell’amministrazione Trump la quale non ha mai nascosto le sue limitazioni in termini di accoglienza ed ospitalità; l’opera di Rigaff infatti mette in luce proprio questo! Ed ecco perché renderla visibile proprio ora, durante le commemorazioni del Pride.
Valori d’integrazione irrinunciabili per Rigaff che, attraverso la sua opera Politic POP n. 10 vuole riassumere in una sorta di “vascello dei diritti”, sul quale persone … ESSERI UMANI … cercano l’accettazione ed un’accoglienza normale, senza clamori ne preferenze, una semplice normalità di trattamento come qualsiasi altro essere umano.

L’opera di Rigaff trova collocazione come street art sia in Via Melchiorre Gioia all’altezza dell’incrocio con V.le Monte Grappa, proprio lungo il percorso del corteo del Pride del 28 giugno.

Sia in V.le Monza, sotto uno dei due ponti della ferrovia altezza Metro 1 Rovereto, nell’ormai famosa e conosciutissima “Saga Trump”, la carrellata di opere che Rigaff ha voluto dedicare alle vicende che hanno caratterizzato il percorso politico di Trump.