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Ucraina: la cronaca, la DIRETTA della giornata

13.11 – Il presidente russo Vladimir Putin ha definito le pressioni esercitate da una serie di Paesi ostili come “quasi un’aggressione”. Lo riporta la Tass.

12.36 –

La Russia fa “progressi lenti ma tangibili” in Ucraina. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson riferendosi all’avanzata delle truppe di Mosca nel Donbass. Secondo il primo ministro, il presidente Vladimir Putin “a caro prezzo per se stesso e per l’esercito russo sta continuando a rosicchiare terreno”. Non bisogna, ha aggiunto Johnson, “lasciarsi cullare dall’incredibile eroismo degli ucraini nel respingere i russi dalle porte di Kiev” ma è “vitale” ora più che mai “sostenere militarmente gli ucraini”.

12.09

– Il porto di Mariupol ricomincerà ad accogliere navi “prima della fine di maggio”, quindi entro quattro giorni. Lo ha detto Denis Pushilin, leader della Repubblica popolare di Donetsk, riporta Interfax.

12.07 – Dieci persone sono morte e circa 35 sono rimaste ferite da un missile lanciato dai russi sulla caserma della Guardia Nazionale nel distretto di Dnipro. Lo ha affermato il capo militare della regione Gennady Korban come riporta Ukrainska Pravda. Secondo Korban, tre missili sono stati lanciati dalla regione di Rostov, uno dei quali ha colpito il bersaglio.

11.58 –

“Noi incoraggiamo ogni tentativo che possa portare ad un accordo politico per fermare questa guerra”: così il vicesegretario generale della Nato, Mircea Geoana, in un’intervista esclusiva al TG3, che sarà trasmessa oggi, si esprime sul piano di pace in Ucraina promosso dall’Italia. “Alla fine ci sarà una soluzione politica” aggiunge Geoana nell’intervista “ma purtroppo al momento non vediamo le condizioni politiche” per un accordo: “Le posizioni sono ancora molto distanti”. Geoana ringrazia poi l’Italia per “il grande contributo all’alleanza” ricordando il ruolo strategico sul fronte orientale, ma anche l’impegno in Iraq e Kosovo.

11.54

– I negoziati con l’Ucraina sono stati sospesi su decisione di Kiev, il che contrasta con le affermazioni di Zelensky sulla necessità di colloqui al massimo livello. Lo afferma il Cremlino, riporta la Tass.

10.53 –

L’occidente ha dichiarato guerra totale al mondo russo: lo ha detto oggi il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. Lo riporta la Tass.

10.33 –

La Russia ha disseminato nel Mar Nero tra le 400 e le 500 vecchie mine sovietiche, che vengono strappate dalle ancore quando il mare è agitato e vanno alla deriva, rendendo impossibile l’esportazione di merci dai porti ucraini. Lo afferma il portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa Sergiy Bratchuk, aggiungendo che Mosca ha “creato una crisi alimentare nel mondo” e sta usando un “alibi informativo” incolpando l’Ucraina della crisi alimentare. Lo riporta la Bbc.

10.08 – Circa 70 cadaveri sono stati trovati nell’ex stabilimento di Oktyabr, a Mariupol. Lo ha affermato il consigliere del sindaco Petro Andryushchenko. “Le persone sono rimaste tra le macerie dell’edificio dopo il bombardamento. I corpi sono stati chiusi in sacchetti di plastica e portati per la sepoltura in una fossa comune nel villaggio di Stary Krym”, ha aggiunto.



10.03 –
“Il catastrofico svolgersi degli eventi potrebbe ancora essere fermato se il mondo trattasse la situazione in Ucraina come tale. Se i forti del mondo non flirtassero con la Russia, ma insistessero davvero per porre fine alla guerra”. E’ il monito del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video. Zelensky ha ricordato che l’Unione europea “da settimane” non riesce a concordare il sesto pacchetto di sanzioni. “Sono settimane che il mondo non ha osato bloccare il sistema bancario russo”, ha affermato il presidente.

9.30

– Le forze russe vogliono “ridurre in cenere” il Donbass: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, descrivendo la crescente difficile posizione di Kiev nell’est del Paese. “L’attuale offensiva degli occupanti nel Donbass può rendere la regione disabitata”, ha detto Zelensky. “Vogliono ridurre in cenere Popasna, Bakhmut, Lyman, Lysychansk e Severodonetsk. Come Volnovakha, come Mariupol”, ha proseguito. Lo riporta la Cnn. Zelensky ha inoltre puntato il dito contro l’Ue, accusandola di non agire con decisione sulle sanzioni.



9.13 –
“Sono 1.500 le persone rimaste uccise dall’inizio della guerra a Severodonetsk”, nella regione ucraina del Donbass (est): lo afferma il sindaco Oleksandr Stryuk citato dalla Bbc. La città è sottoposta a bombardamenti continui, il 60% del patrimonio abitativo è completamente distrutto e fino al 90% degli edifici sono danneggiati e necessitano di importanti riparazioni, aggiunge Stryuk. Il percorso per uscire dalla città è estremamente pericoloso, ma i militari ucraini stanno facendo “tutto il necessario per rendere le strade sicure”, dice. Circa 12.000-13.000 persone sono rimaste ancora in città.

8.35

– E’ salito a 241 il numero dei bambini ucraini morti dall’inizio dell’invasione russa, mentre 438 sono rimasti feriti. Lo riferisce la Procura generale di Kiev citata da Ukrinform. Il maggior numero di vittime tra i bambini si registra nella regione di Donetsk.

7.22

– Sfiora quota 4.000 il bilancio delle vittime civili accertate in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio scorso: lo ha reso noto l’agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani, secondo quanto riporta il Kiev Independent. Gli abitanti uccisi finora dalle forze russe sono infatti almeno 3.998 (dato aggiornato a mercoledì), mentre i civili feriti sono almeno 4.693. L’agenzia ritiene comunque che i dati effettivi siano molto più alti.

1.33 – L’amministrazione Biden si sta preparando a inviare all’Ucraina armi più potenti nell’ambito di un nuoco pacchetto la prossima settimana. Lo riferiscono fonti dell’amministrazione alla Cnn. Si tratterebbe in particolare di sistemi di missili a lungo raggio, Multiple Launch Rocket System o MLRS, che da tempo sta chiedendo Volodymyr Zelensky. Le armi, prodotte negli Stati Uniti, possono sparare una raffica di razzi per centinaia di chilometri, molto più lontano di qualsiasi altro sistema già presente in Ucraina, e secondo Kiev potrebbe essere il punto di svolta nella loro guerra contro la Russia.

0.30 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di compiere un “genocidio” nel Donbass. La Russia sta praticando la “deportazione” e “l’uccisione di massa di civili” nel Donbass, ha detto Zelensky nel suo discorso video quotidiano precisando che “tutto questo (…) è un’evidente politica di genocidio portata avanti dalla Russia”.



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