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Ucraina Russia, news di oggi sulla guerra | Biden: «Putin è un macellaio». Esplosioni fuori Leopoli

di Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Giusi Fasano

Le notizie di sabato 26 marzo sulla guerra minuto per minuto: primi segnali di un cambio di strategia della Russia: i carri armati arretrano a Kiev, «ci concentreremo sul Donbass». Patto sul gas tra Usa e Ue

• La guerra è al 31esimo giorno, e ci sono i primi segnali di un cambio di strategia russo nella guerra all’Ucraina: Mosca si trova in difficoltà.

• Le truppe di Vladimir Putin si stanno allontanando da Kiev, mentre l’esercito ucraino riguadagna posizioni a ovest della capitale. Il governo russo ha detto che si concentrerà sulla «liberazione» del Donbass.

• Gli Stati Uniti e l’Ue hanno firmato ieri un accordo per aumentare la fornitura statunitense di gas liquefatto all’Europa e ridurre la sua dipendenza energetica dal gas russo.

• Il premier italiano Mario Draghi spinge l’Ue per un’intesa sul gas e ha affermato: «Stiamo davvero cercando la pace, avrò anche dei colloqui con Putin»

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Ore 17.20 – Riapre la sede Rai di Mosca


Dal 30 marzo riapre la sede Rau di Mosca e riprendono le attività giornalistiche. La buona notizia in un tweet di Enrica Toninelli, vicedirettore RaiNews24

Ore 17.11 – Almeno 5 feriti nei raid russi a Leopoli


Il governatore della regione di Leopoli, Maksym Kozytskyi, ha riferito che almeno 5 persone sono rimaste ferite nell’attacco missilistico delle forze russe a Leopoli.

Ore 16.40- Il Cremlino duro sui commenti di Biden


L’agenzia ufficiale Tass fa sapere che «i nuovi insulti» di Joe Biden («Putin è un macellaio») restringono ulteriormente le possibilità di ricucire le relazioni tra Russia e Stati Uniti.

Ore 16.35 – Sindaco di Chernihiv: città distrutta


Oltre metà degli abitanti è fuggita da Chernihiv, oltre 200 civili sono stati uccisi dall’inizio dell’invasione. Lo ha detto il sindaco della città nel nord dell’Ucraina, vicino al confine con la Bielorussia, da giorni isolata per la distruzione di un ponte stradale sul fiume Desna, cruciale per i collegamenti con Kiev. «È più facile contare le case intere che quelle distrutte», ha detto in conferenza stampa il primo cittadino Vladyslav Atroshenko, citato dall’Ukrainska Pravda, aggiungendo che le evacuazioni sono impossibili. In città, ha aggiunto, manca l’elettricità e scarseggia l’acqua corrente.

Ore 16.30 – Von der Leyen: un bimbo rifugiato al secondo


«Milioni di persone stanno fuggendo dalle bombe che cadono sulle città ucraine. Stanno lasciando le loro case e le loro vite alle spalle, per mettersi in salvo in altre parti dell’Ucraina o nei Paesi vicini. Un bambino ucraino è diventato un rifugiato ogni secondo dall’inizio della guerra. Il mondo deve difenderli». Lo afferma la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, annunciando un’iniziativa di raccolta fondi per il 9 aprile. «L’Unione europea si prende cura dei bisogni dei milioni di rifugiati che ospita. E faremo un ulteriore passo avanti. Ma serve ancora tanto e il coraggioso popolo ucraino merita la solidarietà dei cittadini e dei governi di tutto il mondo. Insieme, possiamo dare loro una casa sicura e portare un po’ di luce nelle loro vite in quest’ora buia».

Ore 16.15 – Ministra degli Esteri tedesca: fornire armi è necessario


Quando il mondo cambia, la politica deve cambiare: così la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ha giustificato le forniture di armi dalla Germania all’Ucraina nel quadro del contrasto all’invasione russa. Parlando alla conferenza dei Verdi a Cottbus, la ministra ha detto: «Sosteniamo gli ucraini in modo che possano difendersi e combattere per la loro sicurezza e la pace».

Ore 16.11 – Kiev: mercenari cercano ancora di uccidere Zelensky


Un gruppo di combattenti privati russi è ancora in Ucraina con la missione di uccidere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riporta la Cnn citando un funzionario ucraino. Si tratterebbe dei mercenari di Wagner, la forza militare privata legata a Vladimir Putin.

Ore 16.09 – Sindaco di Leopoli ai cittadini: restate nei rifugi


Il sindaco di Leopoli Andriy Sadovyi, sul suo profilo Telegram, ha confermato che in città si sono verificate esplosioni e ha invitato tutti i cittadini a restare nei rifugi. Da alcune immagini diffuse da alcuni residenti su una delle alture della città si vede una densa colonna di fumo nero levarsi in direzione nord, alle spalle della collina che si staglia dietro la torre della tv.

Ore 15.59 – Colpito memoriale dell’Olocausto a Kharkiv


«Gli invasori russi hanno sparato contro il memoriale dell’Olocausto di Drobitsky Yar, alla periferia di Kharkiv, danneggiandolo. Sono tornati i nazisti. Esattamente 80 anni dopo». Lo ha scritto su Twitter il ministero della Difesa ucraino.

Ore 15.52 – Biden: «Non sono sicuro che Putin abbia cambiato strategia»


«Non sono sicuro» che la Russia abbia cambiato la sua strategia in Ucraina. Lo afferma il presidente Usa Joe Biden dopo che ieri il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato che l’obiettivo prioritario è «il controllo del Donbass».

Ore 15.50 – Esplosioni vicino a Leopoli


Tre esplosioni sono state udite vicino a Leopoli, nell’ovest dell’Ucraina: dal centro si vede in lontananza anche una colonna di fumo. Lo riporta per prima la Cnn.

Ore 15.45 – Biden dai rifugiati ucraini: «Putin è un macellaio»


Vladimir Putin è un «macellaio». Sono le parole usate da Joe Biden durante l’incontro con i rifugiati ucraini a Varsavia, in Polonia.





Ore 14.33 — Biden a Varsavia: è sacro l’articolo 5 della Nato


L’articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico, che stabilisce che un attacco a un Paese membro è un attacco a tutti gli altri, è un «dovere sacro» per gli Stati Uniti. Lo ha detto il presidente Usa, Joe Biden.

Ore 14.15 —Biden promette altri aiuti e nuove sanzioni ai ministri ucraini


Nell’incontro che oggi ha avuto con i ministri ucraini degli Esteri e della Difesa, Dmytro Kuleba e Oleksii Reznikov, Joe Biden li ha «aggiornati sugli sforzi degli Stati Uniti per riunire il mondo a sostegno della lotta dell’Ucraina contro l’aggressione russa». Lo comunica una nota della Casa Bianca. Biden, prosegue la nota, ha riferito dei vertici a cui ha partecipato a Bruxelles, e discusso «dell’importante aiuto militare e umanitario che gli Stati Uniti stanno fornendo all’Ucraina e degli ulteriori sforzi per aiutare l’Ucraina a difendere il proprio territorio». Infine si è discusso delle «azioni che gli Stati Uniti stanno adottando per mettere il presidente Putin davanti alle sue responsabilità per la brutale aggressione, in coordinamento con alleati e partner, comprese le nuove sanzioni annunciate dal presidente il 24 marzo a Bruxelles».

Circa la Polonia, Biden si dice «Consapevole che la Polonia si sta assumendo una significativa responsabilità» nell’ambito della guerra in Ucraina. «Riteniamo che dovremmo essere in costante contatto su come procedere».

Ore 13.57 — Il presidente finlandese: avremmo problemi con la Russia se aderissimo alla Nato


Il presidente della Finlandia ha affermato che il suo paese sarebbe probabilmente preso di mira dalla guerra informatica russa e potrebbe subire violazioni dei confini se decidesse di candidarsi per l’adesione alla Nato. Diversi sondaggi delle ultime settimane hanno mostrato che la maggioranza dei finlandesi ora sostiene l’adesione. Il presidente Sauli Niinisto ha dichiarato in un’intervista con l’emittente pubblica Yle che il più grande vantaggio sarebbe «ottenere un effetto preventivo». Ma ha indicato il rischio di comportamenti destabilizzanti da parte della Russia durante un processo di adesione, che richiederebbe mesi: tensioni al confine (1.340 km), possibili «robuste» violazioni del confine e del territorio, non solo da parte di aerei russi, come ha sperimentato la Finlandia in passato.

Ore 13.53 – Respinto lo sbarco di incursori russi a Odessa


Dalla nostra inviata Marta Serafini


Le truppe russe hanno cercato di arrivare a Odessa dal mare e di sbarcare un gruppo di sabotaggio e ricognizione che è stato respinto. Lo riporta Ukrinform citando Vladislav Nazarov, un ufficiale del South Operational Command. «Il nemico continua a perlustrare la costa e il Mar Nero. Ma i sistemi di difesa aerea stanno facendo il loro lavoro. Il tentativo del nemico di far attraccare motoscafi nella regione di Odessa non ha avuto successo, sono stati respinti », ha detto Nazarov. Il tentativo di sbarco di navi veloci è avvenuto davanti a Yuzhne davanti a ponte che collega Odessa a Mikolaiv prima del tentativo di sbarco ci sono state delle esplosioni al mattino. I testimoni parlano di una grande nave all’orizzonte questa mattina, probabilmente ucraina che avrebbe respinto l’attacco.

Ore 13.42 — Kiev revoca il coprifuoco per domenica


Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko ha annullato il coprifuoco prolungato a partire da sabato: «Sarà possibile muoversi nella capitale e nella regione domenica pomeriggio», ha detto su Telegram. Il coprifuoco durerà da sabato alle 20 a domenica alle 7

Ore 13.40 — Iniziati i colloqui tra Biden e Duda a Varsavia


Il presidente Usa, Joe Biden, è arrivato al palazzo presidenziale polacco a Varsavia per colloqui con il presidente della Polonia, Andrzej Duda. Ad accoglierlo, una guardia d’onore delle truppe polacche sull’attenti. Dopo che una banda ha suonato gli inni nazionali, i due presidenti sono entrati all’interno per il bilaterale.

Ore 13.27 — Respinto tentativo dei russi di sbarcare a Odessa

Ore 13.20 — Liberato il sindaco di Slavutych, rapito dai russi


Il sindaco di Slavutych, rapito dagli occupanti russi che hanno preso il controllo della cittadina del nord dell’Ucraina, è stato liberato. Lo scrive Ukrainska Pravda. Il primo cittadino, Yuri Fomichev, è stato visto da residenti nei pressi dell’ospedale locale, anch’esso occupato, dove sono ricoverati alcuni feriti. Uno di essi è stato ferito gravemente nel corso di una manifestazione anti russa quando i militari di Mosca hanno sparato in aria e lanciato granate leggere.

Ore 13.06 – Truppe ucraine liberano insediamenti a Kharkiv

Nella regione di Kharkiv, nella parte orientale del Paese, le truppe ucraine hanno liberato diversi insediamenti, ma i combattimenti continuano. Lo ha annunciato su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Kharkiv Oleg Sinegubov, citato da Unian. «Oggi, le forze armate ucraine non stanno solo difendendo le loro posizioni, ma stanno lanciando una controffensiva – ha scritto – diversi insediamenti sono già stati liberati in direzione di Malaya Rogan e lì sono in corso combattimenti». Sinegubov ha aggiunto che i combattimenti sono in corso anche nella zona di Izium, nel distretto di Kharkiv, dove le truppe ucraine occupano posizioni difensive. «Le forze armate ucraine continuano a difendere la regione di Kharkiv e non si ritirano di un solo metro», ha affermato.

Ore 12.40 —Le forze russe hanno preso il controllo di Slavutych

Le forze russe hanno preso il controllo di Slavutych, una cittadina nel nord dell’Ucraina a pochi chilometri da Chernobyl. Lo riporta l’Independent. Le truppe hanno rapito il sindaco, Yuri Fomichev, ed hanno occupato l’ospedale locale, ha reso noto il governatore della regione di Kiev, Oleksandr Pavlyuk.

Ore 11.17 — Zelensky a Doha: Riformiamo l’Onu, così è ingiusta


«L’Onu e tutte le altre strutture internazionali non hanno la forza interna necessaria per riportare la pace nei paesi, perché non c’è giustizia interna in queste strutture. L’ingiustizia è alla base di ciò che la Russia sta facendo contro di noi, contro l’Ucraina, usando i suoi privilegi nelle organizzazioni internazionali, oltre alla paura di usare armi nucleari». Così il presidente ucraino Zelensky nel suo intervento in video al forum di Doha.

Ore 11.15 — Il Papa: questa guerra è vergognosa


«Speriamo e preghiamo perché questa guerra vergognosa per tutti noi, per tutta l’umanità, finisca al più presto: è inaccettabile; ogni giorno in più aggiunge altre morti e distruzioni». Lo ha detto il Papa nell’udienza alla Federazione Italiana Ricetrasmissioni. «Tanta gente si è mobilitata per soccorrere i profughi. Anche qui in Italia. Il vostro contributo è un modo concreto, artigianale di costruire la pace», ha sottolineato il Papa.

Ore 10.45 — «Dieci corridoi umanitari» oggi da Kiev e dal Donbass

Dieci corridoi umanitari saranno aperti oggi in Ucraina, i civili saranno evacuati da quattro città della provincia di Kiev e sei da quella di Lugansk. Lo ha detto il vice primo ministro Iryna Vereshchuk. Come nei giorni precedenti, i rifugiati di Mariupol dovrebbero dirigersi a Zaporizhzhia con le proprie auto: i posti di blocco russi non lasciano passare gli autobus.

Ore 10.34 – Emiro Qatar: «Siamo solidali con milioni rifugiati vittime di una guerra ingiusta»


Parlando all’apertura del Forum di Doha, l’emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani, ha detto che il suo Paese sta con milioni di rifugiati nella guerra «ingiusta» contro l’Ucraina. Tamim ha aggiunto che il Qatar si oppone anche a qualsiasi ostilità contro le sovranità nazionali. «Siamo solidali con i milioni di persone innocenti e di rifugiati che sono vittime di questa guerra ingiusta e dei calcoli geopolitici», ha detto.

Ore 10.15 — Zelensky a Doha: producete più petrolio per liberarci

In un intervento in video al Doha Forum in Qatar Volodymyr Zelensky ha chiesto ai Paesi produttori di energia di aumentare la produzione di petrolio e gas in modo da sfuggire al «ricatto» globale della Russia. «Il futuro dell’Europa è affidato ai vostri sforzi : vi chiedo di aumentare la produzione di energia per garantire che tutti in Russia capiscano che si può usare l’energia come un’arma».

Ore 9.50 — Stime di Kiev: 16 mila morti tra i soldati russi

Ammonta a 16.400 uomini la stima di Kiev dei soldati russi morti dall’inizio del conflitto in Ucraina. Il bilancio delle perdite russe, aggiornato a oggi e diffuso sul canale Telegram Ukraine Now, è di 575 carri armati, 1.640 veicoli corazzati, 117 aerei, 127 elicotteri e 1.131 auto e 7 navi distrutte. Secondo gli ucraini, Mosca avrebbe perso anche 293 sistemi di artiglieria, 91 lanciarazzi, 51 mezzi di difesa aerea, due lanciatori Otrk e 56 Uav.

Questo mentre solo ieri il ministero della Difesa di Mosca ha diffuso un primo bollettino delle perdite, comunicando che «dall’inizio dell’intervento in Ucraina il 24 febbraio, 1.351 soldati sono stati uccisi e 3.825 feriti». Così ha detto ieri il vice capo di Stato maggiore russo, Serghei Roudskoy, durante una conferenza stampa. Guerra (anche) di dati.

Ore 9.05 —Usare la «Z» russa è reato in due Stati tedeschi


La Bassa Sassonia e la Baviera hanno annunciato sanzioni penali per l’uso del segno «Z», la lettera dell’alfabeto presente sui tank russi inviati in Ucraina, nei luoghi pubblici. «Chiunque per mezzo del segno “Z” esprima pubblicamente approvazione per la guerra aggressiva del presidente russo Putin contro l’Ucraina dovrebbe aspettarsi un procedimento penale in Bassa Sassonia», ha annunciato il ministro dell’Interno della Bassa Sassonia Boris Pistorius. Stessa posizione è sostenuta dal ministro della Giustizia del Land, Georg Eisenreich: «La libertà di opinione è una delle principali virtù della nostra costituzione, ma finisce dove inizia il diritto penale».

Ore 08.35 — Tweet della Difesa britannica: «I russi non proteggono i civili»


«La Russia continua ad assediare importanti città ucraine, tra cui Kharkiv, Chernihiv e Mariupol. Le forze russe si stanno dimostrando riluttanti a impegnarsi in operazioni di fanteria urbana su larga scala, preferendo affidarsi all’uso indiscriminato di bombardamenti aerei e di artiglieria per demoralizzare le forze in difesa». Lo scrive in un tweet il ministero della Difesa britannico. «È probabile che la Russia continui a usare la potenza di fuoco sulle aree urbane, cercando di limitare le sue già considerevoli perdite, al costo di ulteriori vittime civili».

Ore 8.18 – 136 bambini uccisi dall’inizio dell’invasione


Sono 136 i bambini rimasti uccisi e 199 quelli feriti nell’invasione russa all’Ucraina: lo ha reso noto l’ufficio del procuratore generale nel consueto tragico bilancio, numeri però che non possono essere verificai in maniera indipendente. Per l’Onu, in base all’ultimo bilancio diffuso venerdì, a in Ucraina ci sono stati 1.081 morti tra i civili e 1.707 feriti dall’inizio dell’invasione russa.

Ore 7.40 – Oms: oltre 70 attacchi a ospedali, ambulanze, medici


Ci sono stati finora più di 70 attacchi separati contro ospedali, ambulanze e medici in Ucraina, con un numero che aumenta «ogni giorno». Lo afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) citata dalla Bbc. Secondo l’Oms prendere di mira le strutture sanitarie è diventato parte della strategia e della tattica della guerra. Video e foto pubblicati online dal vicesindaco di Kharkiv mostrano danni estesi all’ospedale centrale appena ristrutturato di Izyum, a sud della città. Una nuova area di accoglienza costruita l’anno scorso è stata completamente distrutta. «Dopo il primo bombardamento, le finestre dell’ospedale sono esplose», ha detto alla Bbc il vicesindaco Volodymyr Matsokin. «Un secondo attacco ha distrutto le sale operatorie dell’ospedale», ha aggiunto.

Ore 7.00 – Il discorso di Biden al «mondo libero»

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden terrà oggi, in Polonia, un atteso discorso sulla guerra, dicendo che «il mondo libero» si oppone all’invasione e che c’è «unità d’intenti» tra le maggiori economie nel voler fermare Vladimir Putin.

Secondo l’agenzia Reuters, Biden sottolineerà la volontà di «offrire supporto al popolo ucraino, di chiarire le responsabilità russe per una guerra illegittima e brutale, e di difendere un futuro di democrazia e pace per il mondo».

Ore 6.50 – Le esercitazioni militari della Russia nelle isole contese con il Giappone


La Russia sta conducendo esercitazioni militari su alcune isole contese con il Giappone, secondo quanto riferito dai media giapponesi. La mossa arriva dopo che tra i governi di Mosca e Tokyo la tensione si è alzata a causa dell’appoggio giapponese alle sanzioni contro la Russia. La Russia ha confermato le esercitazioni – con più di 3mila soldati – sulle isole Kuril: alcune isole dell’arcipelago sono, secondo Tokyo, territorio giapponese.

Ore 6.30 – La guerra, vista dall’intelligence Usa


Nella giornata di venerdì, alti ufficiali della Difesa degli Stati Uniti hanno reso pubblica una loro analisi sulla situazione sul campo. In sintesi:

• Dall’inizio dell’invasione, la Russia ha lanciato almeno 1.250 missili contro le città e le postazioni ucraine. Al momento, non sembra più che i tank russi stiano cercando di giungere a Kiev.

• Alla domanda se Putin stia attuando tattiche sempre più feroci, la risposta è stata semplice: «Lo vedete da voi. Stanno cercando di compensare i mancati avanzamenti sul campo aumentando gli attacchi missilistici e di artiglieria, colpendo i centri abitati».

Ore 01.40 – Kiev, gruppo militare russo Wagner voleva uccidere Zelensky e il premier


Markian Lubkivskyi, alto consigliere del ministro della Difesa ucraino, ha detto alla Cnn che il gruppo militare privato russo Wagner voleva uccidere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro Denys Shmyhal. «Volevano assassinare la leadership dell’Ucraina: il nostro presidente e primo ministro. Questo era l’obiettivo e un paio di loro sono stati inviati in Ucraina senza alcun successo», ha detto Lubkivskyi, secondo cui il complotto è stato confermato dai servizi segreti ucraini e dalle forze speciali incaricate di proteggere Zelensky. «Tutti questi documenti e le prove necessarie saranno presentati alla Corte internazionale», ha affermato.

Ore 01.10 – Gran Bretagna invia scorte cibo per 2,4 milioni di euro


Il governo britannico donerà cibo per due milioni di sterline (2,4 milioni di euro) all’Ucraina. Lo riferisce il ministro degli esteri del Regno Unito, Liz Truss. La donazione, ha sottolineato il ministro, è una risposta alla richiesta diretta del governo ucraino e includerà principalmente cibo secco e non deperibile, prodotti in scatola e acqua. I beni saranno inviati ai magazzini in Polonia e Slovacchia, che li forniranno al governo ucraino a partire dall’inizio della prossima settimana, in coordinamento con l’Onu e la Croce Rossa. «Circa 25 camion dovrebbero trasportare i carichi su strada e su rotaia alle comunità locali ucraine più bisognose», si legge in un comunicato. Il ministero stima che più di 12 milioni di persone hanno attualmente bisogno di assistenza umanitaria in Ucraina e definisce «fondamentale» la velocità in cui è stata disposta la donazione per raggiungere le persone in luoghi ad alto rischio, prima che diventi più difficile farlo.

Ore 01.00 – Allarme traffico esseri umani, Interpol in Moldavia


L’Interpol ha inviato una sua squadra in Moldavia in risposta all’alto rischio di traffico di esseri umani che si verifica in seguito alla massiccia ondata di profughi in arrivo nel Paese dall’Ucraina. Lo riferisce la Bbc citando un comunicato dell’organizzazione globale di Polizia. Dall’inizio dell’invasione russa sono circa 380mila gli ucraini fuggiti nella vicina Moldavia, che ha una popolazione di 2,6 milioni di abitanti ed è uno dei paesi più poveri d’Europa. La squadra dell’Interpol sarà dispiegata nella capitale Chisinau e in diversi campi profughi. L’agenzia ha già ricevuto segnalazioni di trafficanti appostati ai check points per approfittare di ucraini «vulnerabili», fa sapere la stessa organizzazione, sottolineando che «bambini e minori non accompagnati» sono esposti al rischio maggiore.

26 marzo 2022 (modifica il 26 marzo 2022 | 17:23)

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