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Un condannato a morte in Carolina del Sud ha scelto di essere ucciso da un plotone di esecuzione

Il 57enne statunitense Richard Bernard Moore, condannato a morte per l’omicidio del commesso di un negozio avvenuto nel 1999, ha scelto di essere ucciso da un plotone di esecuzione: l’unica alternativa alla sedia elettrica che gli è stata data dalla Carolina del Sud, dove è detenuto e dove la sua condanna dovrebbe essere eseguita il 29 aprile. È un caso del quale si sta parlando perché Moore potrebbe diventare la prima persona nella storia dello stato ad essere uccisa da un plotone di esecuzione – un metodo molto raro e considerato da molti disumano – ma anche perché è significativo dei problemi che molti stati americani stanno avendo nell’eseguire condanne a morte.

La maggior parte delle condanne a morte eseguite negli ultimi decenni negli Stati Uniti sono state attuate con iniezioni di sostanze letali, che però sono diventate più difficili da reperire per via della scelta dei principali produttori di non venderle a chi vuole usarle per questo scopo. La Carolina del Sud sostiene da tempo di non essere in grado di acquistare le sostanze necessarie per le iniezioni letali e per questa ragione negli ultimi 11 anni non ha eseguito condanne a morte. Lo scorso anno, per risolvere la situazione, lo stato aveva quindi approvato una nuova legge che rendeva la sedia elettrica il metodo prestabilito per eseguire le condanne a morte, dando però la possibilità di scegliere il plotone di esecuzione.

La Carolina del Sud è diventata uno dei quattro stati degli Stati Uniti a permettere le esecuzioni con il plotone, che sono tuttavia rarissime nella storia recente del paese. Negli ultimi cinquant’anni, solo tre persone sono state uccise da un plotone di esecuzione: l’ultima è stata Ronnie Lee Gardner, che nel 2010 fu ucciso nello Utah dopo una condanna a morte per omicidio e scelse il plotone di esecuzione ritenendolo meno doloroso dell’iniezione letale.

Secondo la legge della Carolina del Sud, 14 giorni prima di una esecuzione il condannato deve scegliere il modo in cui preferisce essere ucciso e pochi giorni fa Moore ha scelto il plotone di esecuzione, dicendo però di ritenere incostituzionali sia le esecuzioni con il plotone di esecuzione che quelle con la sedia elettrica, e presentando ricorso per bloccare la sua condanna. I suoi avvocati, inoltre, sostengono che la Carolina del Sud non abbia davvero provato ad ottenere le sostanze necessarie per le iniezioni letali.

Moore e altri due condannati a morte della Carolina del Sud, la scorsa settimana, hanno ottenuto il permesso di presentare il loro ricorso davanti a un tribunale. Gli avvocati di Moore hanno anche detto di aver chiesto alla Corte Suprema della Carolina del Sud di sospendere l’esecuzione della condanna a morte di Moore per permettere loro di fare ricorso presso la Corte Suprema degli Stati Uniti.

La Carolina del Sud ha approvato recentemente le linee guida per le esecuzioni con il plotone di esecuzione. È previsto che il condannato a morte sia legato a una sedia, che sia incappucciato e che tre persone gli sparino al cuore da un’apertura nella parete di fronte al condannato.

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