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Dall’orso Paddington a 007: così Elisabetta era diventata un’icona pop

di Enrica Roddolo

«Thank you Ma’m» la salutava l’orsetto nel video per il Giubileo di Platino. Il ritratto della Regina riprodotto miliardi di volte

«Thank you Ma’m», l’ha salutata il suo orso Paddington. L’orso con il quale aveva duettato al Giubileo di Platino in mondovisione. Con il suo humour la sua verve a dispetto del suo essere un capo di stato, una leader mondiale. Non la prima volta.

Aveva fatto qualcosa di simile già alle Olimpiadi di Londra del 2012 calandosi nei panni di una Bond girl nei cieli di Londra sulla cerimonia di apertura dei Giochi sul Tamigi. E aprendo le porte di Buckingham Palace a Daniel Craig Elisabetta, fedele fino in fondo al suo duty, al suo dovere di regnare, è stata anche un’icona mondiale.

Il suo ritratto riprodotto miliardi di volte su gadget e monete, insegne, ha accompagnato generazioni per sette decadi. Quel suo profilo che fu per la prima volta ritratto dalla fotografa Dorothy Wilding pochi giorni dopo la morte del padre Giorgio VI nel febbraio del 1952. Serena sorridente con un velo di tristezza per la morte del padre ma già tutta la gravitas del ruolo. Un ruolo che ha svolto con totale dedizione ma anche con la leggerezza di una donna capace di scherzare. Icona anche con i colori forti, bold scelti apposta per essere sempre riconoscibile. E lanciare un messaggio. Come quel verde prato dell’ultima apparizione al balcone di Buckingham Plaace in chiusura dei festeggiamenti per il Giubileo.

8 settembre 2022 (modifica il 8 settembre 2022 | 20:52)

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