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Elezioni politiche 2022, Meloni all’attacco della 194: “Diamo alle donne il diritto di non abortire”. Soldi dai russi, Urso (Copasir): “Italia non coinvolta ma le cose possono cambiare”

Da Genova in serata Giorgia Meloni sulla legge 194 annuncia: “Vogliamo dare il diritto alle donne che pensano che l’aborto sia l’unica scelta che hanno, di fare una scelta diversa. Non stiamo togliendo un diritto ma aggiungendolo”. Parole poi ribadite e spiegate dopo in tv: “Per esempio vorrei dare un’alternativa a una donna che abortisce per motivi economici, questo non significa diminuire i diritti, ma allargarli”. Sul rapporto degli 007 Usa sui presunti fondi russi ai partiti dei Paesi stranieri, al momento l’Italia non risulta tra i Paesi coinvolti “ma le cose possono sempre cambiare”, dice il presidente del Copasir Adolfo Urso in un punto con la stampa italiana a Washington. Il senatore di Fratelli d’Italia ha ribadito anche che solleciterà gli interlocutori americani “a dare il prima possibile informazioni al governo italiano”. E Mosca accusa gli Usa per lo “sfrontato tentativo di manipolare l’opinione pubblica alla vigilia delle elezioni”. In Italia è scattata la caccia ai nomi dei partiti che ne avrebbero beneficiato, mentre la campagna elettorale è in fibrillazione. Salvini (Lega): “Ogni volta fake news a dieci giorni dal voto”. Meloni (FdI): “Pronta a querelare Repubblica e l’ex ambasciatore Volker“. Letta (Pd): “Chiarezza. Grave rapporto Lega con Russia unita. Lo disdica”. Calenda (Azione): “I nomi prima del voto”. Di Maio (Ic) rilancia la “Commissione d’inchiesta su ingerenze russe”.

Salvini a Meloni: “Le bollette non possono aspettare”

Lo dico all’amica Giorgia: le bollette non possono aspettare tre mesi. Perché perdere altro tempo e rimandare un intervento?”. Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini, in un comizio a Pescara, rispondendo alla leader di FdI contraria a uno scostamento di bilancio per ridurre i costi dell’energia. “L’emergenza è fermare le bollette del gas e dell’energia. Non è un mio capriccio, e per fermare le bollette bisogna metterci i soldi – ha aggiunto – si tratta di aiutare milioni di italiani che non ce la fanno a pagarle. Mi spiace che Letta dica di no, mi spiace che anche Giorgia, con cui vado d’accordo su tutto, dica di no. Il problema è che rischiamo di perdere un milione di posti di lavoro. Non capisco perché non mettete adesso 30 miliardi come stanno facendo adesso tutti gli altri paesi europei”, ha concluso.

Salvini cita D’annunzio: ‘memento audere semper’

“Questa è la città di D’Annunzio, ‘memento audere semper’, paura mai, amico di tutti ma servo di nessuno, questo deve essere il nostro grande paese”. Così Matteo Salvini a Pescara, nel corso di un comizio in piazza cita Gabriele D’Annunzio.

Lega a Meloni: “Dal prossimo governo risorse anche in deficit”

“Le bollette esorbitanti che stanno mettendo in ginocchio il Paese non hanno colore o appartenenza politica: sono un problema per tutti, e da tutto il centrodestra sono percepite come tali. Sono certo che, come sempre è avvenuto, prevarrà il buon senso e la concretezza e che il prossimo governo troverà, anche con un ricorso a nuovo deficit, le risorse necessarie per sostenere in modo adeguato famiglie e imprese”. Così il sottosegretario al Mef Federico Freni (Lega), risponde alla leader di FdI, Giorgia Meloni.

Salvini: “Servono 30 miliardi, mi dispiace che Giorgia dica no”

“Si tratta di aiutare milioni di italiani che non ce la fanno a pagare le bollette. Mi spiace che Letta dica di no, mi spiace che anche Giorgia, con cui vado d’accordo su tutto, dica di no. Il problema è che rischiamo di perdere un milione di posti di lavoro. Qui chiudono i negozi. Le fabbriche stanno lasciando gli operai a casa in cassa integrazione, i ristoranti non ce la fanno, le famiglie non ce la fanno più. Non capisco perché non mettete adesso 30 miliardi come stanno facendo adesso tutti gli altri paesi europei”, continua il leader della Lega, Matteo Salvini, arrivando a Pescara, rispondendo a una domanda dei cronisti sulle parole di Meloni, secondo cui “Salvini è sempre più polemico con me che con gli avversari”.

Salvini: “Io non amico dei russi, ma solo del popolo italiano”

“Spero che questa stramaledetta guerra finisca il prima possibile. Perché non ci sono amici dei russi. Io sono solo amico del popolo italiano. Rispondo al popolo italiano, difendo il lavoro degli italiani – ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando nel corso di un evento elettorale in piazza della Rinascita a Pescara – Visto che i giornalisti stanno cercando russi a Pescara, non so se ci sono russi qui in piazza. Quelli che prendevano i soldi da Mosca erano i compagni col pugno chiuso in passato. Noi soldi da Mosca non ne abbiamo mai chiesti ne ottenuti”.

Salvini contro Di Maio: “Come una rockstar ha fatto l’ape Maia volando, mandiamolo a casa”

“C’è la guerra tra Russia e Ucraina, in Libia non si trova pace da anni, in Afghanistan pure, e oggi pomeriggio il ministro degli Esteri Di Maio a Napoli, in una pizzeria, come una rockstar ha fatto l’ape Maia volando, mandiamo a casa un ministro degli Esteri che è uno dei peggiori della storia repubblicana”. Lo dice Matteo Salvini, durante un suo comizio a Pescara.


 

Berlusconi: “Il 25/9 referendum? Tra chi vuole cambiare e chi no”

“Il centro sinistra farebbe meglio a parlare dei suoi programmi, se ne ha, invece di tentare senza riuscirci di gettare allarme in Europa ai danni dell’Italia. Il 25 settembre sarà davvero un referendum, ma non certo sull’Europa. È il referendum fra chi accetta che le cose in Italia non cambino mai e chi è pronto a scommettere su un governo che sia per la prima volta dal 2008 espressione della maggioranza degli elettori italiani”. Lo ha detto il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi intervistato a Controcorrente, su Rete 4, commentando l’affermazione di Enrico Letta per il quale il voto del 25 settembre sarà un referendum come Brexit.

Letta: “Elettori di destra spaesati da cambio Draghi-Meloni”

“La destra ha fatto cadere Draghi per Meloni e questa improvvisa consapevolezza”, ora che si avvicina il voto, “ha lasciato anche fra gli elettori di destra una spaesamento”. Lo ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, in un comizio a Teramo.

Meloni: “Io non voglio abolire o modificare la legge 194 sull’aborto, io voglio applicarla”

“Io non voglio abolire la legge 194 sull’aborto, non voglio modificarla, io voglio applicarla, che significa anche” dare spazio alla “prevenzione”. Così Giorgia Meloni, ospite del Tg della 7, rispondendo a una domanda sulla crescita di FdI. “Per esempio vorrei dare un’alternativa a una donna che abortisce per motivi economici, questo non significa diminuire i diritti, ma allargarli”.

Renzi: “Conte va aggiornato come gli smartphone, cambia idea ogni sei mesi”

”Conte è come il telefonino, è uno di quelli a cui devi fare l’aggiornamento perché cambia idea ogni sei mesi. Era sovranista poi ha incontrato Bettini ed è diventato progressista. Lui che ha firmato i decreti Salvini è progressista e noi che abbiamo fatto le unioni civili siamo conservatori”. Così Matteo Renzi all’evento Renew Roma.

Renzi: “A noi voti da destra e sinistra, come Macron”

“Se facciamo buon risultato Meloni non sarà presidente. Se finisce male, invece, bisognerà fare opposizione. Il percorso di Renew Europe arriva fino al 2024. Bisognerà prendere voti a destra e sinistra, come ha fatto Macron. Chi ha votato Forza Italia?”. La platea dell’auditorium della Conciliazione reagisce con due mani alzate alla domanda di Matteo Renzi. All’incontro Renew Roma, il leader di Italia Viva ha proseguito: “Dall’altro lato c’è da prendere voti alla sinistra. Letta dice: ‘Calenda e Renzi vogliono distruggermi’. No tranquillo, stai facendo tutto da solo. Questi due mondi verranno a noi e partiremo col prendere due senatori in Lazio e non uno solo”.

Meloni: “Salvini più polemico con me che con gli avversari”

“È qualche giorno che mi sorprendono alcune dichiarazioni di Salvini, sempre più polemico con me che con gli avversari”. Lo ha detto la leader di Fdi Giorgia Meloni intervistata al Tg di La7 a proposito delle odierne parole di Salvini sullo scostamento di bilancio. “Io ho spiegato – ha detto Meloni – perché lo scostamento di bilancio per risolvere il problema delle bollette è una soluzione che va ponderata. Il prezzo del gas aumenta perché i grandi player al mercato di Amsterdam decidono di far salire il prezzo del gas. Ora se non fermiamo la speculazione con il tetto al prezzo del gas o con il disaccoppiamento, 30 miliardi non bastano, ne servono 50 e sono soldi con cui indebitiamo i nostri figli e regaliamo agli speculatori. Io ci penso prima di fare una cosa del genere. Credo che oltretutto non sia giusto affermare – ha aggiunto – che stiamo aspettando l’Europa, perché io dico che l’Italia puo’ fare subito il disaccoppiamento del prezzo del gas da quello dell’energia che abbasserebbe il prezzo delle bollette. E’ una soluzione che ho spiegato cento volte e la polemica mi sembra pretestuosa”.

(agf)

Meloni: “Daremo alle donne il diritto a non abortire”

“Vogliamo dare il diritto alle donne che pensano che l’aborto sia l’unica scelta che hanno, di fare una scelta diversa. Non stiamo togliendo un diritto ma aggiungendolo”. Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni durante un comizio elettorale a Genova.

Majorino (Pd): “In Ue attenzione sulle relazioni Putin-Lega”

“Il Parlamento europeo, come già avvenuto in questi mesi, deve tenere alta l’attenzione sul tema delle interferenze, delle ingerenze e della disinformazione operate dalla Russia di Putin grazie anche al concorso di utili idioti annidati nella destra europea. Per questo la Commissione speciale Inge il 29 settembre prossimo affronterà nuovamente il tema, e per lo stesso motivo solleciteremo la Commissione Europea a mettere in campo quanto l’Europarlamento stesso ha già immaginato in termini di azioni e strumenti riguardanti il controllo dei fondi provenienti dall’esterno e l’uso delle piattaforme come veicolo privilegiato per le interferenze”. Così in una nota Pierfrancesco Majorino, coordinatore S&D nella Commissione speciale sulle interferenze straniere nei processi democratici dell’Unione. “A tale proposito ricordo che, in attesa di maggiori informazioni sulla certezza di eventuali flussi di denaro, esistono già oggi elementi tali da destare grande allarme e preoccupazione. Siamo infatti già oggi di fronte al ‘caso Lega’ come dimostrano vari episodi”, conclude Majorino. “Il primo è proprio il mancato sostegno del movimento di Salvini alla relazione della commissione speciale (la Lega è stato infatti l’unico partito italiano a non aver votato la relazione)”, spiega Majorino. “Inoltre ricordiamo che il movimento di Salvini ha ancora in vigore un patto politico con il partito di Putin, Russia Unita, e che non sono state mai chiarite né le vicende del Metropol, che hanno visto protagonista Savoini, né le relazione intercorse nei mesi scorsi tra Salvini e l’ambasciata russa operante in Italia in relazione alla guerra in Ucraina. Ovviamente quanto sta emergendo in queste ore ci allarma particolarmente e crediamo che il Parlamento europeo debba tenere un faro acceso sulla Lega e i suoi dirigenti”, conclude l’eurodeputato

Aborto, Meloni: “Aggiungiamo diritti e scelte per chi è indeciso”

“Sono curiose le ricostruzioni che dicono che come eventuale primo premier donna non sarei davvero una donna perché toglierei diritti alle donne. Quali diritti, nel nostro programma, dovremmo togliere? L’aborto? No, non tocchiamo nulla, diciamo solo alle persone che potrebbero essere indecise che si possono fare scelte diverse. Noi aggiungiamo diritti”. Lo ha detto Giorgia Meloni nel suo comizio a Genova. Sul lavoro “abbiamo nel programma un’infinità di provvedimenti per non dover scegliere tra avere un bambino o un lavoro”, ha aggiunto la leader FdI.

Meloni a disabile: “Non ti arrabbiare siamo amici”

Scambio di vedute tra Giorgia Meloni e un disabile genovese durante un comizio della leader di Fratelli d’Italia a Genova. Un elettore ha gridato dalla platea al palco dicendo che in Liguria ci sono 2000 bambini disabili senza cure. Meloni ha interrotto il discorso che stava facendo e gli ha detto “ora ci arrivo al vostro problema, datemi tempo”. Poi ha cambiato idea e lo ha affrontato subito: “Guarda non ti arrabbiare – ha detto Meloni all’uomo che gridava – Siamo amici, non avversari. Tu sai che Fratelli d’Italia si è battuta per i diritti dei disabili e ha fatto approvare una legge che li aiuta con la pensione di invaldità”. Il supporter ha gridato che in Liguria il problema non è risolto e Meloni ha risposto: “Non spetta a me risolvere il problema in Liguria. Adesso mi informo”.

Meloni: “Il salario minimo non risolve il problema dei salari”

“Temo che il salario minimo non risolva il problema dei salari. Perchè la maggioranza ha un contratto nazionale che prevede già un minimo salariale. Il problema è la tassazione sul lavoro. Se prendi mille euro di stipendio all’imprenditore costi il doppio. L’obbiettivo di Fratelli d’Italia è tagliare il cuneo fiscale”. Lo ha detto Giorgia Meloni in un comizio a Genova. “Oggi tutto è cambiato e quando aumenta la produzione non sempre la ricchezza si distribuisce, anzi, si concentra. Per questo servono incentivi, la politica deve favorire certi processi per evitare questo”.

Meloni: “I cittadini non sono sudditi, devono potere credere nelle istituzioni”

“Siamo in una situazione simile a quella dei nostri nonni nel dopoguerra. Dobbiamo ricostruire questo Paese ma con la stessa dignità nel rapporto tra Stato e cittadini. I cittadini non sono sudditi, devono potere credere nelle istituzioni”. Lo ha detto Giorgia Meloni in un comizio a Genova. “Le istituzioni sono sentite lontane quindi bisogna ricostruire il rapporto con i cittadini che se non le considerano roba nostra è un problema”.

Meloni: “Dobbiamo ricostruire Paese come i nostri nonni”

“Siamo in una situazione simile a quella dei nostri nonni nel dopoguerra. Dobbiamo ricostruire questo Paese ma con la stessa dignità nel rapporto tra Stato e cittadini. I cittadini non sono sudditi, devono potere credere nelle istituzioni”. Lo ha detto Giorgia Meloni in un comizio a Genova. “Le istituzioni sono sentite lontane quindi bisogna ricostruire il rapporto con i cittadini che se non le considerano roba nostra è un problema”.

Letta: “I prossimi 10 giorni diano forza a nostra rimonta”

“Siamo molto fiduciosi che questa campagna elettorale, nei prossimi dieci giorni, dia ancora più forza alla nostra rimonta che si sta toccando con mano nei territori”. Così il segretario del Pd, Enrico Letta, parlando con i giornalisti ad Ancona, nuova tappa del suo tour elettorale. “La nostra forza sono le nostre idee e i nostri temi – ha aggiunto – il fatto che parliamo di noi stessi, perché siamo a rimarcare con grande nettezza la differenza con il centrodestra, che si candida e porta avanti idee completamente diverse dalle nostre su tantissimi temi, dall’ambiente ai diritti civili all’Europa e al lavoro”.

Calenda: “Se nessuno vince ‘lucchettare’ Draghi a Chigi”

“Se nessuno vince le elezioni, Draghi dobbiamo lucchettarlo a Palazzo Chigi, non c’è alternativa. Chi la fa la manovra da 50 miliardi?”. Lo ha detto Carlo Calenda, ospite di Confartigianato. “Avevamo Mario Draghi e ora ci siamo messi in un casino in cui sappiamo che ci sarà comunque un disastro”, ha aggiunto.

Renzi: “La scelta di andare al voto è colpa di Conte, Salvini e Berlusconi”

“La scelta di andare a votare anticipatamente è stata una follia, colpa di Conte, Salvini e Berlusconi. Punto”. Lo ha detto il leader Iv, Matteo Renzi, a Porta a porta in onda stasera.

Renzi: “Letta? Sta facendo campagna per Meloni”

“Ho smesso di parlare male di Letta, fa tutto da solo. Sta facendo la campagna elettorale per Giorgia Meloni. È partito e ha detto di voler aumentare le tasse, con la tassa di successione, ha detto di non volere più il Jobs Act e vuole il reddito di cittadinanza”. Lo ha detto il leader Iv, Matteo Renzi, a Porta a porta in onda stasera.

Orlando a Conte: “Avete messso due anni per cambiare i decreti Salvini”

“Giuseppe, ci avete messo più di due anni a cambiare i decreti Salvini su nostra pressione. Noi poche ore per chiedere una correzione ad una norma sottovaluta e non voluta da noi. Capisco la campagna elettorale, però…”. Così Andrea Orlando ribatte via twitter a Giuseppe Conte dopo il post in cui si rivolge a Enrico Letta sulla deroga del tetto agli stipendi. “Eppure l’avete votato Enrico. Un bel tacer non fu mai scritto”, il post del leader M5S.

Di Maio: “Sulla Russia il dossier potrebbe essere più di uno”

“Il dossier potrebbe non essere uno. Il presidente Urso fa una dichiarazione molto cauta, non esistono affermazioni di assoluta certezza”. Lo afferma il ministro degli Esteri, e leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio, commentando a ‘Tagadà’ su La7 il dossier americano sui partiti finanziati da Mosca e le parole del presidente del Copasir Adolfo Urso, il quale ha dichiarato che sul dossier “non esistono notizie che riguardano l’Italia”. Il governo conosceva il dossier? “Le intelligence – ha risposto il ministro – si parlano e si tengono in collegamento continuamente. L’intelligence statunitense quando pubblica un dossier del genere è perché lancia un allarme: dal 2014 a oggi veramente è un periodo impressionante”.

(ansa)

Secondo Di Maio “questa notizia è grave. Tante persone non capiscono perché si stia parlando così tanto di politica estera. Perché la politica estera è entrata in casa nostra in maniera dirompente, anche quando accendiamo l’interruttore. Quindi se ci sono dei partiti che hanno preso soldi da Putin probabilmente sono quei partiti che ci hanno reso dipendenti dal gas di Putin. Quello che so è che dobbiamo fare una commissione d’inchiesta, dobbiamo vedere se c’è qualcuno che ci ha venduto a Putin, perché se c’è è il colpevole del perché stanno arrivando bollette dieci volte quello che costavano un anno fa, altro che sanzioni. Se c’è stata questa dinamica la dobbiamo accertare”, ha ancora detto.

Conte: “M5S non parteciperebbe a un governo di larghe intese”

Il Movimento 5 Stelle non parteciperebbe a un eventuale governo di larghe intese. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, nel corso di un’intervista a “Controcampo”, sul sito de “Il Messaggero”. In questo momento “bisogna avere un indirizzo chiaro di politica economica e sociale”, ha proseguito Conte, e “in una prospettiva di larghe intese non si fa nulla, si galleggia”. “Galleggiassero gli altri”, ha concluso.

Conte: “Pd cinico ha fatto harakiri”

“Il nostro è un ragionamento politico. Il Pd, con un ragionamento cinico, ha fatto harakiri”. Lo ha detto il leader del M5S, Giuseppe Conte, al Messaggero.it. “C’è stata una deliberata volontà di emerginarci, si sono illusi che fossimo in picchiata”, ha aggiunto.

Conte: “Su presidenzialismo serve cautela”

“Sul presidenzialismo andrei molto cauto, ci sono tantissimi modelli. Buttare così il presidenzialismo, parlare di bicamerale in una campagna elettorale mi sembra sia troppo generico per come ci viene presentato”. Così il leader M5S Giuseppe Conte, nel corso di una videointervista con ‘Il Messaggero’.

Russia, Urso: “Criminalizzare i partiti fa gioco ai totalitarismi”

Il presidente del Copasir, Adolfo Urso, in missione a Washington, ha rivolto un appello ai partiti a “non denigrare e criminalizzare gli altri” perché questo alla lunga “farà il gioco dei regimi autoritari”. Il riferimento è alle polemiche scatenate dalle rivelazioni dagli Stati Uniti dei finanziamenti dati da Mosca ai politici di Paesi stranieri fin dal 2014.

Mosca: “Fondi russi ai partiti stranieri? Gli Usa tentano di manipolare le elezioni”

“Gli Stati Uniti stanno ancora una volta tentando di accusare la Russia di ingerenze negli affari interni dei paesi occidentali, in particolare nel processo elettorale. L’assenza di prove non convince. E che cosa sarebbe questo se non uno sfrontato tentativo di manipolare l’opinione pubblica alla vigilia delle elezioni?”. Lo scrive l’ambasciata russa a Roma in un post sui suoi canali social, aggiungendo le bandiere di Italia e Russia.

Conte: “Grillo? Ha dato tanti suggerimenti”

“Non è vero che Grillo non ha messo la faccia su questa campagna elettorale. Ha dato tanti suggerimenti e idee che sono nel programma. Non sta facendo campagna elettorale in giro per l’Italia, questo sì, ma non significa che non sia pienamente partecipe di questo progetto politico, anzi”. Lo dice il leader M5S Giuseppe Conte, nel corso di una videointervista con ‘Il Messaggero’.

Urso: “Per Volker FdI ha zero legami con la Russia”

“Oggi al Business Council ho avuto un incontro con l’ambasciatore Volker che alla fine mi ha dato un biglietto nel quale dice di avere fiducia sul ruolo di Fratelli d’Italia e nell’impegno mio e del partito nei confronti nella Nato, nel sostegno all’Ucraina e alle sanzioni alla Russia e sul fatto che Fratelli d’Italia ha zero collegamenti con Mosca”. Lo ha detto il presidente del Copasir, Adolfo Urso, in un punto con la stampa italiana a Washington mostrando il biglietto ai giornalisti presenti

Urso: “Lega e FdI hanno sempre sostenuto l’Ucraina in Parlamento”

“La Lega e le altre forze alleate del centrodestra in Parlamento hanno sempre sostenuto con il voto tutte le decisioni prese dal Parlamento e dal governo” a sostegno dell’Ucraina, sia per l’invio di armi che per gli aiuti umanitari che per le sanzioni. Lo stesso non si può dire della sinistra”. Lo ha detto il presidente del Copasir e senatore di Fratelli d’Italia Adolfo Urso in un punto con la stampa italiana a Washington.

L’appello di Urso: “La campagna elettorale non denigri e criminalizzi gli avversari”

“Faccio un appello ai miei colleghi candidati in Italia che ci sia una campagna elettorale netta ma rispettosa degli avversari o alleati che siano e che eviti di denigrare, delegittimare e criminalizzare gli altri. Questo fa il gioco di chi nei regimi autoritari ci vuol fare credere che le nostre democrazie siano inefficaci”. Lo ha detto il presidente del Copasir, Adolfo Urso, in un punto con la stampa italiana a Washington. “Il mio partito si comporta in questo modo”, ha sottolineato il senatore di Fratelli d’Italia.

Urso: “Solleciterò gli Usa a dare informazioni al governo sui fondi russi ai partiti”

“Nei miei incontri qui a Washington solleciterò i miei interlocutori americani a dare il prima possibile informazioni al governo italiano” sul rapporto dell’intelligence Usa sui fondi russi ai partiti di Paesi stranieri. Lo ha detto il presidente del Copasir Adolfo Urso in un punto con la stampa a Washington. “Speriamo di fare una campagna elettorale tranquilla in Italia”, ha sottolineato il senatore di Fratelli d’Italia. “Per questo insisterò qui negli Stati Uniti nei miei incontri che il governo italiano sia informato il prima possibile” sul rapporto dell’intelligence Usa.

Urso: “Incontro con presidente commissione intelligence Senato Usa”

“Oggi avrò diversi incontri a Washington, uno di questi con il presidente della Commissione intelligence del Senato americano con il quale approfondirò la questione” del rapporto dell’intelligence Usa che riferisce di finanziamenti della Russia a partiti di Paesi esteri. Lo ha detto il presidente del Copasir Adolfo Urso in un incontro a Washington con la stampa italiana. L’incontro era già programmato, ha spiegato il senatore di Fratelli d’Italia, “ma è chiaro che affronteremo la questione del rapporto del dipartimento di Stato”.

Urso: “Fondi russi? Non c’è Italia ma le cose possono cambiare”

“Ho convocato una riunione del Copasir venerdì perché sono convinto che da qui a due giorni avremo più informazioni” sul rapporto dell’intelligence Usa che riferisce di finanziamenti della Russia a partiti di Paesi esteri. Lo ha detto il presidente del Copasir Adolfo Urso a margine di un punto con la stampa italiana a Washington. Il senatore di Fratelli d’Italia ha ribadito che al momento l’Italia non risulta tra i Paesi coinvolti “ma le cose possono sempre cambiare”. Per questo “approfondiremo la questione con Franco Gabrielli nei prossimi giorni”.

(ansa)

Dl aiuti bis, Conte: “Letta esulta ma il Pd votò articolo 41 bis”

“Eppure l’avete votato, Enrico. Un bel tacer non fu mai scritto”. Lo scrive su Twitter il presidente M5S, Giuseppe Conte, replicando al segretario Pd Enrico Letta che poco prima aveva commentato la decisione del governo di presentare un emendamento soppressivo all’articolo del dl Aiuti bis che prevede una deroga al tetto degli stipendi dei manager pubblici.

Stipendi manager Pa, Letta: “Bene governo su impegno per tetto”

“Bene la posizione del governo su impegno a togliere articolo 41bis e reintrodurre il tetto sugli stipendi pubblici“. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta.

Letta: “Se vinceremo Ius Scholae primo provvedimento”

“Se vinceremo lo Ius Scholae sarà il primo provvedimento che prenderemo”. Lo dice il segertario del Pd Enrico Letta intervistato dal direttore de Il Foglio. Quanto al rischio derivante dal presunto razzismo che serpeggia nella destra, Letta sottolinea: “Dipende dai comportamenti che terranno. E’ chiaro che io quando sento le loro parole contrarie allo Ius Scholae sono preoccupato. Le voglio pesare le parole, ma lo considero un errore profondo. Nel nostro Paese c’è bisogno di integrare i figi degli immigrati e coloro che sono italiani a tutti gli effetti. Ho trovato molto brutto il fatto che il tema dello Ius Scholae abbia fatto qualche passo avanti solo quando si è vinta qualche medaglia nello sport. Spero che ci sia nella prossima legislatura un dialogo e un colloquio su questo”, aggiunge Letta.

Letta: “Mai più alleanze con la destra”

“Non ho nessun dubbio che non rifaremo alleanze con la destra. Su questo non ho nessun dubbio”. Lo ha detto Enrico Letta a Fanpage rispondendo a chi gli chiedeva se ci saranno altri accordi di governo fra Pd e centrodestra come quelli visti negli ultimi anni e con il governo Draghi.

Letta: “Pd coerente con valori, non come con Renzi”

“Assumo che in passato ci sono state alcune scelte, però dico che queste scelte sono state prese in gran parte da un segretario che non fa più parte del Pd, che passa mediamente tre quarti del suo tempo a parlare del Pd”. Lo dice Enrico Letta rispondendo a Fanpage che attribuiva al Pd una linea di condotta “timida” nei confronti della destra negli ultimi anni. “Immaginavo che lui, essendo il leader di un partito politico, parlasse del suo partito. Invece continua a parlare un po’ nostalgicamente del Pd. Ma al di là di questo, mi interessa poco, il Pd oggi è cambiato ed è un partito assolutamente in linea e coerente con la sua impostazione anche valoriale”, aggiunge Letta riferendosi implicitamente a Matteo Renzi.

Emendamento governo che sopprime deroga a tetto stipendi Pa

Il governo ha presentato un emendamento che sopprime l’articolo 41 bis sulla deroga al tetto degli stipendi dei dirigenti della pubblica amministrazione. Lo rendono noto fonti di palazzo Chigi. L’articolo 41 bis stabiliva una deroga al tetto di 240mila euro per gli stipendi dei vertici delle Forze armate, delle Forze dell’ordine, dei capi dipartimento e dei segretari generali dei ministeri e della Presidenza del Consiglio.

Letta: “Meloni premier se risultato la legittima”

“Se il risultato elettorale fosse inequivocabile e inquivocabilmente di legittimazione di una candidatura come quella, mi sembrerebbe molto difficile che questo non avvenisse”. Lo ha detto Enrico Letta rispondendo a una domanda di Fanpage sull’eventuale incarico a Giorgia Meloni per formare il nuovo governo.

Fontana (Lega): “Pd non usi fake news per attaccarci”

“Comprendiamo che la disperazione del Pd aumenti di ora in ora per l’esito del voto, ma a tutto c’è un limite. Ricorrere a fake news su fondi russi, pur di nascondere i propri scheletri nell’armadio, è inaccettabile. Abbiamo già detto che ulteriori falsità e insinuazioni non saranno più tollerate e che i nostri legali hanno già il mandato di querelare chiunque citi impropriamente la Lega e Matteo Salvini”. Lo dichiara il deputato e vicesegretario della Lega Lorenzo Fontana.

Landini (Cgil): “Rottura tra lavoro e politica. Sia governi di destra che ispirati a sinistra hanno peggiorato la vita delle persone”

“In questi ultimi anni il mondo del lavoro non è mai stato ascoltato e le politiche di questi anni, sia dei governi di destra che di quelli che si ispiravano alla sinistra hanno fatto interventi che hanno peggiorato la vita delle persone”. Così il leader Cgil, Maurizio Landini, dall’assemblea dei delegati a Bologna. “L’iniziativa di oggi è importante e sapevamo quando abbiamo deciso di fare questa giornata di essere in campagna elettorale, vicino alle elezioni, non l’abbiamo fatta a caso”, aggiunge.

“Non possiamo essere spettatori: dobbiamo poter decidere, poter cambiare, bisogna esserci e mettere la faccia. Avere il coraggio di non stare zitti, di prendere parola e non delegare. La democrazia, la prima regola delle democrazia è partecipare per potere votare per decidere e non far decidere qualcun altro al tuo posto”, ha aggiunto.

Di questi tempi “non abbiamo bisogno di aumentare le divisioni, le disuguaglianze in questo Paese. Non siamo mai stati tanto divisi, frantumati e contrapposti come adesso. Dobbiamo rivendicare di essere ascoltati e che la politica torni a assumere il lavoro e persone come elemento per cambiare e costruire una nuova società”.

“L’unico appello che farò, perché ci credo, è quello che le persone vadano a votare: io sono figlio di un partigiano e mi ricordo che a casa mia se durante le elezioni uno diceva non sapeva se sarebbe andato, mio padre non ti faceva finire la frase, non la finivi proprio quella frase perchè il voto è un diritto riconquistato; senza la lotta liberazione e la sconfitta del nazismo e del fascismo noi quel diritto non ce l’avremmo avuto”.

“Quando vedo che il 50% di persone non va a votare è un problema serio e se le forze politiche non se lo pongono glielo diciamo noi che si tratta di una crisi democratica”, conclude.

Salvini: “Adoro Pausini, ‘Bella ciao’ è strumentalizzata”

“Io adoro Laura Pausini, non è che se uno non canta ‘Bella ciao’ è un reietto, è una canzone che viene strumentalizzata, ed è sbagliato: la Liberazione dall’occupazione nazifascista è una conquista di tutti. A me piacciono coloro che non si allineano al politicamente corretto, lei fa la cantante, non è che deve schierarsi, deve essere ammirata per la sua voce”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a L’aria che tira, su La7.

“Anche la Liberazione dovrebbe essere una festa di tutti – ha aggiunto -, purtroppo qualcuno la riempie di bandiere rose ma i partigiani erano di tutti i colori”.

Salvini sui presunti fondi di Mosca ai partiti: “Alto tradimento? Soldi da estero sono illegali”

“È illegale, più che alto tradimento, prendere finanziamenti dall’estero è illegale, è contro la legge. Se uno mi volesse dare soldi da Papua, Russia, Cina o Stati Uniti sarebbe illegale”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a L’aria che tira, su La7. Serve chiarezza prima delle elezioni? “Ma stiamo parlando del nulla, il presidente del Copasir (Adolfo Urso di FdI, ndr) ha detto che non ci sono partiti italiani coinvolti”, ha risposto Salvini.

Magi ( Europa): “Alleanza Salvini-Putin mai rotta, è gravissimo”

“La notizia dei finanziamenti russi a Partiti e politici italiani è gravissima ma anche realistica. Sappiamo dei rapporti di vicinanza politica della Lega di Salvini che ha con il partito di Putin un’alleanza politica dal 2017 mai rescissa nonostante la Russia sia un Paese in guerra con l’Europa. Putin ha invaso l’Ucraina che è ai confini con l’Unione europea e sta facendo una guerra con tutti i paesi dell’Ue attraverso la crisi energetica e le speculazioni che molti commercianti di energia fanno in asse con il governo di Putin. Anche se non dovessero venire fuori chi sono i partiti e i candidati che hanno ricevuto questi fondi, l’alleanza mai rotta da parte della Lega resta un dato politico gravissimo”. Lo ha detto a tg1 Mattina il deputato e presidente di Europa, Riccardo Magi, candidato al collegio uninominale di Torino.

Borghi (Pd) chiede la convocazione del Copasir sui fondi russi

“Sulla vicenda dei cosiddetti fondi russi, stante l’estrema delicatezza della vicenda, sarebbero auspicabili diverse cose. Anzitutto, che le autorità statunitensi che hanno sollevato il caso rendessero noti i dati dichiarando i paesi europei eventualmente coinvolti, e i soggetti oggetto di tale attività russa, non escludendo che questa tipologia di comunicazione possa pervenire anche su canali diplomatici e non necessariamente di intelligence, stante la asserita natura di documenti interni all’amministrazione americana che ne avrebbe disposto la declassificazione”. Così in una nota Enrico Borghi responsabile Politiche per la sicurezza nella Segreteria del Pd.

“E in secondo luogo  – continua Borghi, esponente dem nell’organo parlamentare di controllo dei servizi – che chi ha responsabilità istituzionali si esprimesse nelle sedi competenti e opportune, senza giungere a conclusioni affrettate che rischiano di alimentare anziché spegnere la confusione sul tema. Un argomento di tale delicatezza deve essere oggetto anzitutto di una specifica riunione del Copasir, che ribadiamo debba essere convocato nel più breve tempo possibile, e da un lato dimostra quanto sia stata importante la decisione di assicurarne l’operatività in un frangente simile, e dall’altro si configura come il luogo istituzionale appropriato -ancorché non esaustivo- nel quale il governo ha il dovere di rendere informazioni al Parlamento e al Paese su una vicenda così importante e delicata”.

Speranza: “La spesa per sanità mai sotto 7% pil”

“L’impegno che noi qui assumiamo oggi è che non saremo mai sotto il 7% di spesa della sanità sul Pil. Questo significherà continuare a investire in maniera molto marcata nei prossimi anni. Insieme a più risorse serve il coraggio delle riforme”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella conferenza stampa successiva all’incontro con i rappresentanti degli Ordini professionali della sanità presentando il programma per la salute pubblica di Italia Democratica e Progressista in vista delle elezioni del 25 settembre.

“Qui  – ha sottolineato il ministro – presentiamo un pacchetto di riforme: la più importante riguarda il personale. Occorre investire di più sul nostro personale sanitario e sui nostri professionisti. Lo facciamo con una scelta fondamentale che chiude la stagione dei tagli e apre quella degli investimenti: è la scelta di dire stop ai tetti di spesa. Il più insopportabile di questi tetti  – conclude – viene dalla stagione del centrodestra, dal 2004, una stagione che vorremmo fosse definitivamente archiviata”.

“Ascoltate il lavoro”. La Cgil presenta decalogo alla politica

Un decalogo stilato con l’obiettivo di primario di  aumentare i salari e difendere i redditi da lavoro e da pensione dall’inflazione, rafforzare la contrattazione e riformare il fisco. E poi dire basta alla precarietà e ridurre gli orari di lavoro. Rinvigorire il filo della legalità e la sicurezza sul lavoro e disegnare un nuovo stato sociale e diritti di cittadinanza, varare politiche di sviluppo e nuovo intervento pubblico. A stilarlo è la Cgil, riunita a Bologna – alla presenza del segretario, Maurizio Landini – in occasione dell’Assemblea nazionale delle delegate e dei delegati intitolata, “Ascoltate il lavoro”. Invocazione destinata alla politica alla vigilia del voto del prossimo 25 settembre.

Tra i punti individuati dal sindacato per fare fronte alle nuove sfide rese ancora più difficili dallo scenario energetico e geopolitico internazionale, “tutelare e aumentare il potere di acquisto di salari e pensioni. Intervenire a livello nazionale ed europeo sulla formazione dei prezzi. Fissare un tetto alle bollette. Proteggere l’occupazione. Integrare il trattamento economico della cassa integrazione. Salario minimo legato al trattamento economico complessivo dei Contratti Collettivi Nazionali e legge sulla rappresentanza. Rinnovare i contratti, e affermare la centralità della contrattazione per assicurare diritti e partecipazione”.

E poi, “no alla Flat Tax e condoni, sì a una riforma progressiva e redistributiva. Abbattere l’evasione e l’elusione fiscale. Tassare gli extraprofitti e redistribuirli ai redditi da lavoro


e alle pensioni più basse”. Sul fronte della lotta alla precarietà, evidenzia la Cgil nel suo documento, occorre “superare il Jobs Act e le norme che hanno precarizzato il lavoro, abolendo le tipologie di lavoro precario e sottopagato e introducendo un contratto unico di ingresso a contenuto formativo ed estendendo le tutele dei lavoratori autonomi”.

Inoltre occorre “definire un Nuovo statuto dei diritti per tutto il mondo del lavoro. Un piano per la piena e buona occupazione in particolare per giovani e donne. Superare i divari di genere e generazionali. Condizionare i finanziamenti e le agevolazioni pubbliche collegandoli alla stabilità dell’occupazione e contrastare le delocalizzazioni.  Riduzione e redistribuzione degli orari di lavoro per una nuova occupazione stabile e per il diritto alla formazione permanente”.

Quanto ai temi della legalità e della sicurezza sul lavoro, a giudizio della Cgil i passi da compiere sono quelli di “estendere a tutto il sistema degli appalti e dei subappalti privati il rispetto e l’applicazione dei Contratti nazionali e delle clausole sociali; contrastare le mafie, lo sfruttamento lavorativo, il caporalato e il lavoro nero”, lavorare sulla “prevenzione, formazione, salute e sicurezza garantite ed esigibili e inasprimento delle sanzioni”.

Guardando, invece, a un nuovo stato stato sociale e diritti di cittadinanza, quello che serve  è “innovare il sistema pubblico e investire attraverso un piano straordinario di assunzioni pubbliche e di stabilizzazione del personale precario”, dare “centralità del servizio sanitario pubblico e universalistico e del sistema pubblico di istruzione e conoscenza” e garantire “una misura universale di lotta alla povertà, come il reddito di cittadinanza”.  In aggiunta, viene sottolineato ancora nel documento, va introdotta una “legge sulla non autosufficienza” e va detto un “no alla autonomia differenziata”. Poi servono “politiche inclusive e piena integrazione e diritti civili per i cittadini migranti”, cambiando anche “la legislazione sull’immigrazione”.

Sul versante previdenziale, la ricetta della Cgil prevede di “superare la riforma Fornero ricostruendo un sistema previdenziale pubblico, solidaristico ed equo che unifichi le generazioni” e che “garantisca flessibilità in uscita a partire da 62 anni o con 41 anni di contributi a prescindere dall’età”.

Nel campo delle politiche di sviluppo, l’idea del sindacato è quella di costituire un’Agenzia per lo Sviluppo dotata di poteri e di un Fondo speciale per le transizioni ambientale e digitale per rafforzare gli strumenti di governo delle crisi e delle riconversioni e il varo di un “Piano strategico per l’autonomia energetica con conseguente e fondamentale accelerazione degli investimenti nelle fonti rinnovabili”.

Infine, conclude il decalogo della Cgil, occorre “recuperare i divari territoriali e di sviluppo a partire dal Mezzogiorno. Riqualificazione delle grandi periferie urbane, delle aree interne e incrementare l’edilizia pubblica e sociale”.

Conte: “Trio Meloni-Salvini-Berlusconi vuole mettere dita in marmellata Pnrr”

“Attenzione all’inganno del centrodestra. Il trio Meloni, Salvini e Berlusconi vuole mettere le dita nella marmellata, quei 209 miliardi che abbiamo portato in Italia nel luglio del 2020 nel momento più duro della pandemia e che adesso servono assolutamente per far ripartire il Paese”. Lo dice Giuseppe Conte, leader del M5S, in una clip video condivisa sui suoi canali social.

“Si stanno sfregando le mani, pensano di aver vinto le elezioni e vogliono gestire quei soldi, semmai a beneficio del solito circuito, i noti potentati politici, economici e finanziari che dominano da tempo l’Italia”, attacca l’ex premier.

Letta: “Rimonta possibile in collegi contendibili”

(ansa)

“Tutti i sondaggi dicono che la rimonta nei collegi contendibili sta diventando sempre più interessante. La rimonta è possibile ma dipende tutto dal lavoro sul territorio, nel quale siamo imbattibili”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta nel messaggio ai candidati del Pd.

Ingerenze russe, Letta: “A governo chiediamo verità prima del voto”

“Chiediamo al governo verità prima del voto. Se il governo ha evidenze, occorre che queste evidenze divengano immediatamente oggetto del dibattito in Italia”. Lo dice Enrico Letta nel messaggio inviato ai candidati del Pd.

(ansa)

“Vogliamo che sia fatta chiarezza perchè questa è una vicenda gravissima, aggiunge Letta. “Da quando la Russia ha cominciato la sua aggressione a un pezzo d’Europa, è cominciato anche il suo infiltrarsi all’interno del sistema politico europeo”.

Energia, Salvini: “Scostamento? Anche FdI prudente ma sbaglia”

“Rischiamo di perdere un milione di posti di lavoro se non ci muoviamo rapidamente. La Lega lo chiede da due mesi con insistenza ma da sola perchè la maggior parte dei partiti, a sinistra il Pd ma anche Fratelli d’Italia in casa centrodestra, dicono che bisogna essere prudenti e non fare nuovo debito. Ma se rischio di far chiudere migliaia di negozi mettere dei soldi ora è cosa giusta o sono soldi buttati vi? Per me mettere soldi adesso per salvare i posti di lavoro è cosa giusta”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, ospite di Non stop news su Rtl 102.5 parlando delle risorse necessarie per mettere in campo nuovi aiuti contro il caro energia e ribadendo la convinzione che sia necessario anche un nuovo scostamento di bilancio.

Von der Leyen: “Presenteremo patto contro influenze straniere e finanziamenti oscuri”

“Dobbiamo proteggerci meglio dalle interferenze menzognere. Presenteremo un patto per la difesa della democrazia che affronterà l’influenza straniera e farà luce sui finanziamenti oscuri”. Lo dice Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, durante il discorso sullo Stato dell’Unione nel’aula dell’Europarlamento di Strasburgo.

“Non dobbiamo perdere di vista il modo in cui gli autocrati stranieri prendono di mira i nostri paesi”, ci sono “entità straniere che finanziano istituti e minano i nostri valori”, prosegue Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. “La loro disinformazione si diffonde via internet e nelle aule delle università”, denuncia von der Leyen, ma “non permetteremo a nessun Cavallo di Troia dell’autocrazia di attaccare la nostra democrazia dal suo interno”.

Di Maio chiede una commissione d’inchiesta sulle ingerenze della Russia

“Sono settimane che dico che c’è un rischio di ingerenze russe nella campagna elettorale italiana. Putin ci ha fatto salire di 10 volte le bollette e ora sta provando ad ingerire nella campagna elettorale. Noi non abbiamo certezza, però è per questo che io chiedo l’istituzione di una commissione d’inchiesta tra partiti italiani e il mondo russo”.

Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a ‘Radio Cusano campus’.

Meloni: “Sanna Marin? Dichiarazione più normale del mondo”

“La considero la dichiarazione più normale del mondo”. Lo dice a Radio 24 Giorgia Meloni rispondendo a una domanda sulla premier finlandese Sanna Marin, per la quale “gli italiani hanno diritto di scegliere”.

“Non mi pare che quando ci sono le elezioni negli altri paesi, ci mettiamo a sindacare su quello che fanno gli altri. Accade solo da noi – prosegue Meloni – si ritiene che gli italiani debbano essere tenuti sotto tutela. Il tutto imbeccato dalla sinistra, che è disperata e sta chiamando in giro per il mondo aiuti. Tutti capiscono che siamo una democrazia come le altre, e abbiamo diritto ad eleggere chi ci pare”.

Verdi-SI presentano esposto alla Procura di Roma su fondi russi alla politica

“Prima del 25 settembre gli italiani e le italiane devono sapere quali partiti e leader avrebbero preso soldi dalla Russia. I titoli dei giornali di oggi sono vere e proprie notizie di reato che potrebbe prefigurare non solo il finanziamento illecito dei partiti, ma principalmente un attentato agli interessi nazionali e a quanto previsto da art.246 c.p., per questo noi di Alleanza Verdi e Sinistra oggi invieremo alla Procura della Repubblica di Roma un esposto per chiedere un’inchiesta”.

Lo affermano Angelo Bonelli e Eleonora Evi, dell’Alleanza Verdi e Sinistra. “Ci troveremmo di fronte ad un vero è proprio tentativo di condizionamento della nostra democrazia, se si scoprisse che un paese come la Russia ha pagato partiti e candidati per difendere i suoi interessi. Pertanto chiediamo anche che il Parlamento sia immediatamente convocato ed in quella sede siano resi pubblici i nomi”, concludono.

Salvini: “Con Meloni d’accordo su tutto ma stupito su soldi per bollette”

“Con Giorgia Meloni vado d’accordo sostanzialmente su tutto, ma questa prudenza, questi rinvii e questi ritardi nello stanziare dei soldi per aiutare gli italiani a pagare le bollette mi stupiscono”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, ai microfoni di Rtl 102.5. Le preoccupazioni per i conti dello Stato? “Se il figlio ha il babbo disoccupato, è contento di avere i conti a posto? Aiutare le persone a vivere e non a sopravvivere è un dovere. Meglio mettere 30 miliardi adesso. Se ci stanno ascoltando gli esperti economici di FdI e del Pd, firmiamolo insieme questo decreto energia”, ha aggiunto.

(ansa)

“Anche nel centrodestra e in Fratelli d’Italia dicono che bisogna valutare e che non bisogna fare debito. Mettere soldi per salvare dei posti di lavoro è cosa giusta o sbatterli via? Per me è cosa giusta”, ha sottolineato ancora Salvini.


 

Meloni: “Nessuna possibilità di governo FdI-Pd”


 

“Non c’è nessuna possibilità che Fratelli d’Italia vada al governo con il Pd”. Lo ha detto la leader di FdI Giorgia Meloni a Radio24, escludendo l’eventualità di un governo di unità nazionale se dalle urne non emergerà una maggioranza chiara.

“Sono convinta che avremo una maggioranza. Mi fa sorridere che si dica che che FdI apra a governo di salvezza nazionale. Lo dicono alcuni ministri del governo Draghi, sarebbe un governo di salvezza loro… La salvezza nazionale è un governo forte di cinque anni”, ha concluso.

Della Vedova: “Rendere noto chi ha preso soldi da Putin”

“E’ importante che i nomi dei partiti e dei politici che abbiano ricevuto finanziamenti da Putin vengano resi pubblici prima e non dopo le elezioni del 25 settembre”. Lo scrive su Facebook il segretario di Più Europa e sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova. “Putin ha scatenato una guerra contro l’Ucraina e l’Europa, con le armi e con il gas: è essenziale che gli elettori sappiano se dietro le note simpatie politiche per il dittatore russo, in particolare a destra, ci siano anche sostegni finanziari diretti a partiti o personalità politiche”, sottolinea Della Vedova.

Letta: “Grave rapporto Lega con Russia unita. Lo disdica”

“I fatti verranno evidenziati. Al di là di questa vicenda, è grave che la Lega non abbia disdetto il suo rapporto, il suo gemellaggio con il partito Russia unita, il principale del sistema politico” russo. “A prescindere dalla discussione in corso sulle cose dette dagli 007 americani, noi chiediamo che la Lega disdica il rapporto con Russia unita. Ritengo grave che la Lega mantenga un rapporto con il principale partito russo, con quello che avviene in Ucraina”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, intervistato a “Dialoghi sul Futuro”, il format online de Il Foglio e Utopia.

Letta: “Chiarezza su fondi russi, serve trasparenza”

“Le chiediamo di sapere come stanno le cose. Dal 2014 c’è stata sicuramente una forte influenza della Russia”. Lo ha detto Enrico Letta a Tg1 Mattina, commentando il rapporto dei servizi Usa sui possibili finanziamenti a partiti e politici stranieri. “Questi temi devono essere al centro della chiarezza – ha aggiunto il segretario del Pd – chiediamo trasparenza e informazioni. È inquietante quel che sta accadendo. Sosteniamo l’Ucraina e soprattutto l’unità dell’Eruopa contro un tentativo russo che va rigettato”.

Meloni: “Fondi russi a Lega? Non c’è niente di concreto”

“Penso che l’Unione europea abbia nei mesi scorsi già ampiamente fatto degli esempi su come, soprattutto nelle altre nazioni”, e anche lì l’Italia è stata citata marginalmente, “la Russia abbia cercato di usare la sua influenza. Penso che sia importante saperlo. È importante sapere se scelte che alcuni fanno sono convinte o dettate da interessi”. Così la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, a ‘Radio 24’. Se emergesse che la Lega ha avuto finanziamenti? “Io penso che non risulterà: sono mesi che se ne parla e non c’è niente di concreto”, risponde Meloni.

Meloni: “FdI non prende soldi da stranieri, pronta a querelare Repubblica e Volker”

(ansa)

“Sono tutte verificabili le nostre forme di finanziamento. Sono certa che Fratelli d’Italia non prende soldi da stranieri”. Lo dice la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, a ‘Radio 24’, annunciando una querela a Repubblica e a Paul Volker per un articolo pubblicato nell’edizione di oggi del quotidiano. “Repubblica e Volker ci portino le prove. Siccome non ci sono, penso che la querela sia inevitabile”.

Salvini: “Soldi da Russia? Ogni volta fake news a 10 giorni dal voto”

“Mai chiesti e mai presi soldi, rubli, euro, dinari, dollari dalla Russia”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, ospite di Non stop news su RTL 102.5. “Strano che ogni volta, a dieci giorni dal voto, arrivino queste fake news: sono anni che ci sono indagini aperte, non è mai stato trovato nulla perché non c’è nulla. Altra cosa è lavorare per la pace e cercare di fermare la guerra. Se qualcuno ha preso soldi lo dica. Mi sembra che qualcuno soprattutto a sinistra usi questa storia per non parlare di Italia bollette, cartelle e lavoro. Chi aiuta la Lega lo fa in Italia, in modo trasparente e spontaneo”, conclude.

Urso (Copasir) sente Gabrielli: “Al momento non esistono notizie che ci sia l’Italia in rapporto 007 Usa”

“Mi sono confrontato con l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli” sul rapporto dell’ intelligence Usa che riferisce di finanziamenti della Russia a partiti di Paesi esteri “ed al momento non esistono notizie che ci sia l’Italia” tra i Paesi coinvolti. Così il presidente del Copasir Adolfo Urso ad ‘Agorà’ su Rai 3.

“Io qui a Washington – ha proseguito il senatore, che si trova negli Usa – avrò altri incontri, tra l’altro con il presidente della Commissione intelligence del Senato ed ai miei interlocutori chiederò notizie in merito”. Peraltro, ha aggiunto,  “è evidente che l’ingerenza straniera esiste e che Russia e Cina tentano di delegittimare in vari modi le nostre democrazie e noi dovremo contrastarle”.

“Ho concordato – ha infine informato – con Gabrielli di fare comunque una riunione con il Copasir, penso per venerdì e vedremo se ci saranno ulteriori notizie”.

Fondi russi ai politici, Calenda: “I nomi prima del voto”

“I nomi dei politici e/o dei partiti italiani che hanno ricevuto finanziamenti dalla Russia devono essere resi noti prima del voto. Si tratta di un elemento fondamentale per compiere una decisione consapevole il 25”. Così Carlo Calenda su Twitter.

I nomi dei politici e/o dei partiti italiani che hanno ricevuto finanziamenti dalla Russia devono essere resi noti prima del voto. Si tratta di un elemento fondamentale per compiere una decisione consapevole il 25.

— Carlo Calenda (@CarloCalenda) September 14, 2022

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