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Mobilità

Nuova governance e nuovo assetto societario: nascono 4 poli: “Infrastrutture”, “Passeggeri”, “Logistica” e “Urbano”

di Andrea Carli

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4′ di lettura

Ammontano a oltre 190 miliardi gli investimenti di Fs in Italia nel periodo 2022-2031. Lo ha detto l’amministratore delegato di Fs, Luigi Ferraris, durante la presentazione a Roma del piano industriale del Gruppo oggi, lunedì 16 maggio, negli spazi della stazione Termini. Nel piano decennale sono previste circa 40mila assunzioni nell’arco del piano. Il piano prevede ricavi nel 2031 in crescita a circa 22,5 miliardi di euro e l’EBITDA a 3,9 miliardi, con una crescita media annua (CAGR), nell’arco di piano, rispettivamente pari al 6,9% e all’8,2%. La rete ferroviaria gestita da Rete Ferroviaria Italiana è di 16.800 km, di cui circa 700 km di rete sono dedicati ai servizi alta velocità. Il gruppo gestisce anche una rete stradale di circa 32.000 chilometri.

Nuova governance e assetto gruppo, nascono 4 poli

Arriva una nuova governance. La nuova struttura organizzativa si sviluppa in quattro poli di business, ognuno con chiari obiettivi strategici: “Infrastrutture”, “Passeggeri”, “Logistica” e “Urbano”. «Per valorizzare a pieno le potenzialità di tutte le società del Gruppo e contribuire in maniera determinante ad uno sviluppo sostenibile del Paese segnato da eventi straordinari come la pandemia e i conflitti internazionali – ha spiegato l’amministratore delegato -, è emersa l’esigenza di ridefinire la governance e rivedere la struttura organizzativa in quattro poli di business, ognuno con chiari obiettivi strategici: infrastrutture, passeggeri, logistica e urbano». Ferraris ha sottolineato che il Gruppo punta ad essere «più internazionale» e ad aumentare i volumi in Europa e nel mondo da 1,8 miliardi del 2019 a 5 miliardi nel 2031.

Alla holding una funzione di indirizzo e coordinamento

Nel dettaglio, l’amministratore delegato ha spiegato che «il compito del Polo Infrastrutture sarà garantire l’esecuzione degli investimenti; massimizzare le sinergie industriali; definire e specializzare i ruoli delle diverse infrastrutture. Il Polo Passeggeri punterà a sviluppare una strategia sempre più focalizzata sulle diverse esigenze dei clienti; soluzioni di integrazione modale; promozione del trasporto collettivo rispetto a quello individuale; favorire politiche e soluzioni di shift modale gomma-ferro. Il Polo Logistica guarderà a consolidare il ruolo di operatore di sistema capace di incentivare il trasporto convenzionale e intermodale sul ferro, con una gestione end-to-end di rilevanza europea anche attraverso partnership ad hoc. Il Polo Urbano punterà a valorizzare il potenziale di rigenerazione urbana del patrimonio immobiliare del Gruppo; instaurare partnership per una sempre più efficiente gestione degli asset; garantire un presidio unitario e avere un ruolo di primo piano nei “Piani urbani di mobilità sostenibile». Infine, la holding: «Svolgerà la funzione di indirizzo, coordinamento, controllo strategico e finanziario sulle capogruppo di settore, che svolgeranno una funzione di indirizzo, coordinamento e controllo operativo sulle società appartenenti al polo».

Ferraris: puntiamo su sostenibilità e multimodalità

Due la parole chiave: “Sostenibilità” e “Multimodalità”. «Il Piano Industriale 2022-2031 – ha affermato Ferraris – intende imprimere un’accelerazione agli investimenti e dare maggiore certezza all’esecuzione delle opere nei tempi previsti. Lavoriamo per rendere le nostre infrastrutture sempre più moderne, interconnesse e resilienti e i servizi di mobilità calibrati sulle esigenze dei nostri clienti». «Intendiamo promuovere un trasporto collettivo multimodale – ha aggiunto – raddoppiare la quota di trasporto merci su ferrovia, contribuire alla transizione ecologica anche autoproducendo da fonti rinnovabili almeno il 40% del nostro fabbisogno energetico».

Ferraris, 50 miliardi investimenti per Anas

Per quanto riguarda Anas sono previsti investimenti pari a circa 50 miliardi di euro tra sviluppo rete, manutenzione straordinaria e altre attività necessarie al completamento del piano. L’integrazione della società nel polo “Infrastrutture”, ha spiegato l’ad, sarà alla base dell’accelerazione del percorso di digitalizzazione e connettività delle strade (Smart Road). «Determinante, per massimizzare le sinergie industriali, sarà anche il contributo di Italferr per progettazione e direzione lavori – ha ricordato Ferraris -.Per far sì che Anas diventi parte integrante del gruppo con RFI e Italferr, è necessario affrontare alcuni temi regolatori e legislativi quali, ad esempio, lo snellimento del sistema di regole e delle procedure e la definizione di un “contratto di programma» con impegno di investimento delle opere a vita intera.

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