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Gli alleati «hanno mandato all’Ucraina dei caccia smontati» (per evitare contrasti con la Russia)

Gli alleati hanno sempre descritto minuziosamente quanto inviato a Kiev: ma avrebbero coperto, dietro la voce «pezzi di ricambio», ciò che non si voleva raccontare. Con questa scorciatoia, l’Ucraina avrebbe recuperato tra 8 e 12 mezzi: jet per l’attacco ed elicotteri

La definizione «pezzi di ricambio» è un classico nelle forniture d’armi. E lo schema è stato usato anche per l’Ucraina, con l’obiettivo di garantire alla resistenza aerei ed elicotteri smontati.

Un lungo articolo su Foreign Policy sostiene che Kiev avrebbe ottenuto in questo modo alcuni caccia.

Gli alleati hanno mandato dei team in paesi dell’Europa dell’Est in cerca di mezzi compatibili con quelli già usati dagli ucraini. Seguendo questi sentieri tortuosi sono riusciti ad assicurarsi diversi jet per l’attacco al suolo, Sukhoi 25, ed elicotteri Mi 17, simili a quelli che sono stati garantiti dagli Usa.

Dove li hanno trovati? Secondo indiscrezioni sui media potrebbero essere bulgari e georgiani, con un numero che oscilla tra gli 8 e i 12.

Dunque i tecnici hanno tolto delle parti per favorirne il trasferimento all’interno di grossi cargo – magari i grandi Antonov 124 ucraini – e sono stati poi rimessi «in linea» una volta giunti a destinazione.

Dall’inizio del conflitto i briefing del Pentagono hanno descritto in modo minuzioso il tipo e le quantità di equipaggiamenti garanti ai «difensori», elenchi di cannoni, radar, sistemi d’ogni tipo.

Spesso però è apparsa la voce «pezzi di ricambio»: una catalogazione a volte corrispondente alla realtà, ma in alcuni casi copertura per ciò che non si voleva raccontare. Quasi sempre dettagli riservati alla componente aeronautica.

È probabile che anche la Polonia abbia mandato a Kiev altri caccia ricorrendo a questa scorciatoia.

Una soluzione di facciata. Zelensky ha chiesto agli Usa di avere mezzi per la sua aviazione, ma Washington non ha risposto per evitare altri contrasti con la Russia.

La storia ricorda un episodio lontano. Nel 1948 Israele acquistò segretamente in Cecoslovacchia una ventina di caccia Avia S 199 (copie dei Messerschmitt Bf 109 tedeschi) subito impiegati nel conflitto. Per aggirare veti ed embargo furono smontati, quindi portati nello stato ebraico a bordo di C 54 Skymaster.

In epoche più vicine le Tigri Tamil avevano comprato dei piccoli aerei da turismo Zlin 143 nella Repubblica Ceca poi contrabbandati in «pezzi» nello Sri Lanka, qui sono stati modificati per poter condurre raid con razzi e bombe.

30 maggio 2022 (modifica il 30 maggio 2022 | 14:16)

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