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Governo: occhi puntati sul Senato. Possibile incontro Draghi-Conte

Occhi puntati sul voto di domani in Aula al Senato sul dl aiuti con M5s che continua a fibrillare mentre i pontieni provano lavorare per ricucire uno strappo dalle conseguenze imponderabili sull’esecutivo. 

Si è concluso – intanto – dopo oltre cinque ore il Consiglio nazionale del M5s. Non emerge ancora una decisione finale. In mattinata la linea prevalente era per l’uscita dei senatori 5s dall’Aula al momento del voto.

E’ in corso intanto l’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari del Pd.


LA POSIZIONE DEI DEM

Quando abbiamo detto ‘il governo deve andare avanti e noi lo sosteniamo fino alla fine delle legislatura’ non lo abbiamo detto solo noi. Ieri ho visto Salvini e Berlusconi: lo diciamo sommessamente, non è che se per ripicca M5s fa cadere il governo non si va al voto. E’ nelle cose, lo hanno detto Salvini e Berlusconi. Il governo ha bisogno di una maggioranza, e lo diciamo a tutte le forze politiche”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta all’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari Dem in corso nella sala della Regina a Montecitorio.”Lo dico con chiarezza a tutti e a nessuno: il semestre di difficoltà che abbiamo davanti richiede più responsabilità. DI fronte ad un autunno caldo le forze politiche responsabili sanno che scelte fare e le fanno. Noi vogliamo dare risposte non lasciando gli italiani senza risposte lasciandogli solo il balsamo dell’ “è stata colpa loro”. La logica del capro espiatorio, La logica del Malaussene non ci appartiene. Non possiamo stare alla finestra. Prenderà voti alle prossime elezioni chi darà risposte”.

“Lo ha detto anche Draghi, senza i 5 stelle non ci sarà un altro Governo. Se i 5 stelle faranno una scelta parola agli italiani”, secondo il segretario della Lega Matteo Salvini. “Il dibattito è il sale della democrazia, ma in questo momento particolare – ha spiegato il governatore del Veneto Luca Zaia – c’è bisogno di un governo per prendere decisioni strategiche. Io spero che non ci siano motivi perché questo governo cada, perché entreremmo in un limbo pericoloso”. “Noi della Lega abbiamo un ruolo e possiamo giocarcelo fino in fondo, abbiamo le nostre istanze a partire dall’autonomia. Se si può andare avanti anche senza M5s? Giro la domanda al presidente Mattarella che, come prevede la Costituzione, sentirà le forze politiche, vedrà i numeri e deciderà”, aggiunge.

“Quello che sta facendo il M5S è incomprensibile, ecco perché Silvio Berlusconi e Fi hanno chiesto di verificare se vogliono stare o meno al governo. Senza il M5S i numeri ci sono per continuare però il presidente del Consiglio ha detto che senza il M5S finisce la stagione dell’unità nazionale. Per quanto ci riguarda dopo Draghi non ci sono altri presidenti del Consiglio”. Lo ha detto il coordinatore nazionale di FI ed eurodeputato del Ppe Antonio Tajani parlando con i cronisti a Bruxelles. Quante probabile ha il governo Draghi di sopravvivere? “Non faccio il mago, io mi auguro che sopravviva”, ha aggiunto.



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