Quando si scrive bisogna prestare la massima attenzione anche quando non si utilizzano le parole che spesso e volentieri vengono sostituite dalle “faccine” ( emoji ) ognuna delle quali ha un significato ben specifico in relazione al contesto in cui si opera. Per questo motivo la Corte di Cassazione ha emanato una condanna per diffamazione
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“La emojii era offensiva”. Condannato per una faccina che cavalca sui social

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