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Rifiuta di tatuare il collo a un 15enne: “La legge dice che posso farlo, ma io non voglio”

“Signora, non è una questione di acconto. Suo figlio non ha ancora compiuto 16 anni quindi il tatuaggio sul collo non glielo posso fare”. Cristiano Gulia, tatuatore di Sora (Frosinone), si è rifiutato di tatuare una rosa sul collo di una minorenne registrando l’episodio e poi pubblicandolo sul suo profilo social. Nel video Gulia parla con una donna (di cui si sente solo la voce) che si presenta come la madre del ragazzo. “Come mai è venuta lei qui e non suo figlio di persona?”, chiede poi l’artista. “Perché mi ha chiesto di venire da parte sua”, ha risposto la mamma dell”adolescente. “Allora dica a suo figlio che i tatuaggi si fanno in due, può essere un buon inizio se viene anche lui la prossima volta a chiedere”, risponde il tatuatore. “Lo scopo di quel video – ha spiegato Gulia successivamente – era spiegare che l’etica di un buon tatuatore prevede di non tatuare mani, faccia e collo a un minorenne. Se la legge mi consente di farlo, non significa che io debba farlo. Ho rifiutato il lavoro perché, al di là di quello che dice la legge italiana, un tatuatore che si rispetti davanti a un minorenne al suo primo tatuaggio, non pensa semplicemente a tutto e subito, ai soldi e ad assecondare qualsiasi sua voglia, ma lo prende per mano e lo accompagna nel mondo meraviglioso dell”arte che un tatuatore vero rappresenta”.

Video TikTok – Cristiano Gulia

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