News ultima ora

Ucraina

Odessa si sveglia sotto attacco, con una serie di forti esplosioni all’alba, dopo che nella notte le sirene di allarme antiaereo sono risuonate in molte città dell’Ucraina. “Bombardati depositi di carburante”, dicono alcune fonti. Per Zelensky, la Russia vuole il Sud e il Donbass. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov conferma: uno degli obiettivi principali di Mosca è “salvare le repubbliche separatiste di  Donetsk e Lugansk”. Il governo ucraino rivendica la liberazione della regione di Kiev, ma dietro la ritirata delle truppe di Putin c’è l’orrore: il fotoreporter Maks Levin trovato morto vicino alla capitale, nel sobborgo di Bucha esecuzioni di massa dopo le torture, corpi in strada e quasi 300 cadaveri in una fossa comune. Ucciso da un razzo a Mariupol il regista lituano Mantas Kvedaravicius, che alla città aveva dedicato un film. Si mobilitano le truppe di Putin nella Transnistria. La Russia accetta la richiesta di Erdogan e offre un corridoio per gli stranieri a Mariupol, dicendo a Kiev di rispondere entro le 3. In una intervista della Welt il vicepremier polacco Jaroslaw Kaczinsky dice: “Siamo pronti a ospitare armi nucleari americane se gli Usa ce lo chiedono”

Dossier: le conseguenze della guerra per l’Italia

Iscriviti alla newsletter quotidiana gratuita sul conflitto | Il podcast La Giornata

DOSSIER: IL CONFLITTO | SENTIERI DI GUERRA | Timeline: gli eventi

14.09 Ucraina, Di Maio: “Da Bucha immagini agghiaccianti, accertare crimini di guerra”

“Da Bucha immagini agghiaccianti. Corpi di civili ucraini a terra, uccisi, con le mani legate. Crudeltà, morte, orrore. Accertare il prima possibile l’esistenza di crimini di guerra. Queste atrocità non possono restare impunite. Con il popolo ucraino, la guerra russa va fermata”. Così su twitter il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

14.02 Kiev: missili russi hanno colpito il porto di Mykolaiv

Diversi missili russi hanno colpito il porto di Mykolaiv sul Mar Nero, secondo quanto riferito da Anton Gerashchenko, collaboratore del ministero ucraino dell’Interno, scrive il Guardian. Gerashchenko fa a sua volta riferimento alle autorità locali che danno indicazioni sull’attacco.

14.00 Ucraina, Cremlino: “Prima o poi dovremo dialogare con l’Occidente”

“Non ci può essere nessun vuoto completo o isolamento per la Russia, è tecnologicamente impossibile nel mondo moderno, il mondo è molto più grande dell’Europa. E la Russia stessa è molto più grande dell’Europa. Eppure prima o poi dovremo stabilire un dialogo, che qualcuno all’estero lo voglia o no”. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un’intervista con il canale televisivo Russia-1, ripreso da Tass

13.45 Ucraina, razzi su Kryvgi Rig: “Siamo sotto attacco”

Kryvgi Rig è sotto attacco. I razzi arrivano dalla regione di Kherson. Lo ha detto Oleksandr Vilkul, governatore dell’amministrazione militare di Kryvgi Rig durante il collegamento con i canali ucraini. “I Grad (lanciarazzi multipli) qui non arrivano, quindi stanno utilizzando gli Smerch, il sistema lanciarazzi a lungo raggio d’azione”. E’ quanto si legge sul giornale locale di Kherson, Vgoru.


13.38 Ucraina, Mosca: pagamenti in rubli per altri beni oltre al gas

La Russia domanderà pagamenti in rubli anche per le forniture di altri beni, oltre al gas. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia Ria Novosti.

13.35 Ambasciatrice britannica in Ucraina: i russi usano lo stupro come arma

Melinda Simmons, ambasciatrice britannica in Ucraina, ha accusato l’esercito russo di usare deliberatamente lo stupro come arma militare. “Lo stupro è un’arma di guerra. E anche se non conosciamo ancora la portata del suo uso in Ucraina, è già chiaro che faceva parte dell’arsenale della Federazione Russa”, ha affermato la diplomatica, come riporta Pravda ucraina. Per Simmons ci sono prove sufficienti per parlare di azioni deliberate e approvate dai militari, non di singoli crimini. “Le donne sono state violentate davanti ai loro figli, le ragazze davanti alle loro famiglie, come atto deliberato di riduzione in schiavitù”.

13.30 Ucraina: il Cremlino auspica la firma di un accordo, poi incontro Putin-Zelensky

Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha auspicato la firma di una bozza di accordo tra Russia e Ucraina, dopo la quale è “ipoteticamente possibile” un incontro tra i due presidenti, Putin e Zelensky. “Putin non ha mai rifiutato” di incontrate Zelensky. “Un incontro, sì, è ipoteticamente possibile. Ma perché si tenga è necessario che un documento specifico maturi nel lavoro delle due delegazioni. Non un insieme di idee, ma un documento scritto specifico. Poi sarà la volta di questo incontro”, ha detto Peskov in un’intervista al canale televisivo Rossiya 1.

13.22 Ucraina, ministro della sanità di Israele vola a Mostyska

Il ministro israeliano della sanità Nitzan Horowitz è partito per l’Ucraina dove visiterà l’ospedale da campo realizzato da Israele a Mostyska, nella parte occidentale del Paese. Quella di Horowitz è la prima visita ufficiale di un ministro israeliano dall’invasione russa.

13.15 Bucha, Von der Leyen: “Urgente una inchiesta indipendente”

“E’ necessaria con urgenza una inchiesta indipendente”, ha scritto in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, denunciando “gli orrori indicibili nelle zone da cui la Russia si sta ritirando”. “Gli autori di crimini di guerra saranno chiamati a rispondere”, ha aggiunto.

12.50 Ucraina, Kiev accusa: distrutta la più grande raffineria del Paese, cittadini ustionati

Le forze russe hanno distrutto sabato la raffineria di Kremenchuk, nel centro dell’Ucraina, la più grande del Paese, assieme ai serbatoi di carburante e lubrificanti che circondano l’impianto. Lo ha riferito l’agenzia di stampa polacca Pap, citando Dmitro Lunin, capo dell’amministrazione militare della regione di Poltava. “L’incendio è stato spento, ma l’impianto è stato completamente distrutto e non può continuare a funzionare”, ha spiegato Lunin, aggiungendo che diverse persone sono rimaste ferite nell’attacco e hanno subito gravi ustioni, sebbene le loro vite non siano al momento in pericolo. Lunin ha aggiunto che è stata evitata una catastrofe ambientale e che i servizi di emergenza stanno monitorando da vicino la situazione.

12.41 Ucraina, Viminale: 81.739 profughi arrivati in Italia dall’inizio della guerra

Sono 81.739 le persone giunte finora in Italia dall’Ucraina dopo l’inizio dell’invasione russa: 42.181 donne, 8.285 uomini e 31.273 minori. Lo fa sapere il ministero dell’Interno. Rispetto a ieri, l’incremento è di 1.117 ingressi nel territorio nazionale: le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.

12.10 Ucraina, Michel: “Atrocità russe da shock”. Presto nuove sanzioni Ue

L’Ue lavora alla messa a punto di nuove sanzioni contro la Russia e a nuovi sostegni all’Ucraina. Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio europeo Charles Michel il quale si è detto “scioccato dalle immagini delle atrocità commesse dall’esercito russo nella regione di Kiev ora liberata”. L’Ue “sta assistendo gli ucraini e le Ong nel raccogliere le prove da portare nelle corti internazionali”, aggiunge Michel.

11.40 Il vicepremier polacco: “La Polonia disposta a ospitare armi nucleari se Usa ce lo chiedono”

Il vice primo ministro polacco Jaroslav Kaczynski ha affermato che Varsavia è aperta al dispiegamento di armi nucleari statunitensi sul suo territorio se servisse. Lo ha detto Kaczynski in un’intervista al quotidiano tedesco Welt am Sonntag, citato dai media ucraini. “Se gli americani ci chiedessero di mantenere le armi nucleari statunitensi in Polonia, saremmo aperti a questo. Rafforzerebbe in modo significativo la deterrenza su Mosca”, ha detto Kaczynski chiarendo che il dispiegamento di armi nucleari americane in Polonia non è stato ancora discusso, ma “questo potrebbe cambiare presto”.

11.10 La Lituania: “Stop alle importazioni di gas russo, siamo i primi nella Ue”

Il ministero dell’energia della Lituania ha annunciato che il paese sta operando senza importazioni di gas russo dall’inizio del mese con l’intenzione di raggiungere la “piena indipendenza energetica” dalla Russia in risposta al “ricatto energetico russo” e all’invasione dell’Ucraina. Questo è stato confermato dai dati dell’operatore del sistema di trasmissione del gas lituano Amber Grid, che mostra che il 2 aprile l’importazione di gas russo per i bisogni della Lituania attraverso l’interconnessione lituano-bielorussa era pari a zero megawatt (MWh), ha detto il ministero in un comunicato. “Siamo il primo paese dell’Ue a diventare indipendente dalle forniture di gas russo, e questo è il risultato di un processo coerente di diversi anni di politiche energetiche e decisioni tempestive sulle infrastrutture”, ha detto il ministro dell’energia lituano Dainius Kreivys. Il ministro ritiene che questa pietra miliare sia stata “un punto di svolta” nella storia dell’indipendenza energetica della Lituania e ha detto che la richiesta della Russia di pagare il gas russo in rubli “non ha senso”. Kreivys ha precisato che i bisogni di gas del paese continuano a essere soddisfatti, anche se attraverso impianti di rigassificazione di gas naturale liquefatto che arrivano nella città portuale di Klaipeda. La Lituania ha lanciato la struttura galleggiante all’inizio del 2015 per ridurre la sua dipendenza dalle importazioni di gas russo, secondo la Dpa. A marzo, il Parlamento lituano ha chiesto al governo di smettere di importare e consumare energia russa, sullo sfondo dell’invasione dell’Ucraina e delle costanti minacce energetiche del Cremlino.

10.37 I separatisti di Donetsk: “Aperto un corridoio per evacuare gli stranieri da Mariupol”

Un portavoce dei separatisti di Donetsk, Eduard Basurin, ha confermato che dalla scorsa mezzanotte è in vigore un cessate il fuoco temporaneo per consentire l’evacuazione di “cittadini stranieri” da Mariupol. “Un corridoio umanitario da Mariupol a Berdyansk è in corso dalla mezzanotte del 3 aprile. Le forze armate russe e della Repubblica di Donetsk garantiscono il rigoroso rispetto di un cessate il fuoco temporaneo lungo questa strada. Da Berdyansk, gli stranieri possono essere evacuati lungo qualunque strada: via terra verso la Crimea o verso i territori controllati da Kiev, oppure via mare”, ha detto Basurin citato da Interfax.

10.10 Kiev: i sindaci ucraini prigionieri dei russi sono 11

Undici sindaci di varie regioni dell’Ucraina sarebbero prigionieri dall’esercito russo. Lo ha affermato la viceprimaministra ucraina, Iryna Vereshchuk, in un briefing, citata da Ukrinform. “Ad oggi, 11 capi delle comunità locali delle regioni di Kiev, Kherson, Kharkiv, Zaporizhzhia, Mykolaiv e Donetsk sono in cattività. Informiamo il Comitato Internazionale della Croce Rossa, le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali su di loro, così come su altri civili scomparsi. Sono detenuti illegalmente, detenuti con la forza “, ha detto Vereshchuk.

9.50 Il capo negoziatore russo: “Putin e Zelensky non sono ancora pronti per incontrarsi”

La Russia afferma che Putin e Zelensky non sono ancora pronti per incontrarsi a un negoziato. Lo dice il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, su Telegram, e spiega che la posizione di Mosca su Crimea e Donbass rimane invariata. La dichiarazione di Medinsky imprime un colpo di freno alle precedenti aperture verbali tra Mosca e Kiev. “La bozza di accordo non è pronta per essere sottoposta a un incontro al vertice. Ripeto e ripeto ancora: la posizione della Russia su Crimea e Donbass resta IMMUTATA”.

9.30 Anche oggi pronti i bus per evacuare i civili da Mariupol

Anche oggi è aperto un corridoio umanitario per evacuare le persone da Mariupol a Zaporizhzhia. Lo ha affermato la vice primo ministro ucraina Iryna Vereshchuk, citata da Ukrinform. “Continuiamo a lavorare sull’evacuazione delle persone lungo il corridoio umanitario da Mariupol a Zaporizhzhia. Attualmente, ci sono 17 autobus vicino a Berdyansk, 10 per l’evacuazione di Mariupol da Berdyansk. Se gli autobus non passano per la città, chiediamo alle persone di recarsi al posto di blocco all’ingresso della città. Sette bus cercheranno di passare più vicino a Mariupol accompagnati dal Comitato Internazionale della Croce Rossa”.

09:00 Sindaco di Irpin: uccisi 200 civili

Secondo il sindaco di Irpin, almeno 200 civili sono stati uccisi durante l’occupazione russa della città, nella regione di Kiev.  “Oggi è impossibile contarli. Ma tra chi è stato seppellito in prossimità delle proprie abitazioni, nei nostri parchi, nelle scuole, il numero ha già toccato le 200 unità. La gente trova i corpi e li seppellisce. Questa è la modalità”.

08:30 Bombardati depositi di carburanti

Secondo alcune fonti sui social media, a essere colpiti dai razzi russi a Odessa sono dei depositi di carburante vicino al porto. Non ci sono vittime a Odessa, secondo l’ufficiale del comando operativo “Sud” Vladislav Nazarov, citato da Unian. Il vice del consiglio comunale di Odessa, Petro Obukhov, ha chiesto ai cittadini di restare in casa e non interferire coi soccorsi.

08:20 Kiev: “Uccisi 158 bambini”

Dall’inizio della guerra in Ucraina 158 bambini sono stati uccisi e 258 feriti dalle forze russe secondo il procuratore generale ucraino, che lo ha riferito su Telegram. La maggioranza delle vittime sono nella regione di Kiev (75). Seguono la regione di Donetsk (73), Kharkiv (56), Chernihiv (47), Mykolaiv (32), Luhansk (31), Zaporizhzhia (22), Kherson (29), Sumy (16), Zhytomyr (15), Kiev città (16). I dati relativi ai bambini uccisi e feriti a Mariupol, e in alcune aree di Kiev, Chernihiv e la regione del Luhansk sono in fase di ulteriore aggiornamento.

08:10 Kiev: “Respinti 6 attacchi missilistici nel Donbass”

I vertici militari ucraini in un post su Facebook sostengono di aver respinto 6 attacchi missilistici nel Donbass, negli oblast di Donetsk e Lugansk

07.57 Kiev conferma: Odessa attaccata dal cielo

“Odessa è stata attaccata dal cielo”, alle prime ore di questa mattina, ha confermato Anton Herashchenko, consigliere del ministero degli Interni ucraino, sul suo canale Telegram, un post rilanciato da Moscow Times. Alcuni dei missili lanciati sono stati neutralizzati dalla difesa aerea ucraina, ha rivendicato. “In alcune zone della città ci sono incendi”, ha aggiunto.

07.45 Gb pronta a invio missili antinave a Odessa

Il primo ministro britannico Boris Johnson intende inviare all’Ucraina armi contro un attacco dal mare con cui la Russia potrebbe impadronirsi dell’area sud del Paese. Lo riferisce il Sunday Times. La Gran Bretagna medita di provvedere Kiev di missili antinave sia per l’impiego contro la flotta russa sia per proteggere Odessa e i centri costieri che al momento sono oggetto di bombardamenti dal mare.

07.40 Wsj, la Cia svelò prima piano attacco russo a Zelensky

Il direttore della Cia, William Burns, prima che cominciasse l’invasione russa aveva fornito a Kiev informazioni di grande importanza che hanno aiutato il Paese a preparare i piani difensivi nei primi giorni di guerra. E’ quanto riferisce il Wall Street Journal, secondo cui “a metà gennaio il direttore della Cia, Burns, fece un viaggio segreto a Kiev per incontrare Zelensky”. L’intelligence americana aveva difatti acquisito maggiori notizie sul piano di invasione russo, “compreso il fatto che includeva un rapido attacco verso Kiev dalla Bielorussia. Il direttore della Cia fornì un pezzo fondamentale di intelligence che aiutò l’Ucraina in misura significativa nei primi giorni di guerra”. Ad esempio riferì i russi pianificavano di impossessarsi dell’Aeroporto Antonov a Hostomel, vicino alla capitale ucraina, e di utilizzarlo per paracadutare le truppe che avrebbero dovuto prendere Kiev e abbattere il governo.

06.53 Media, missile su Odessa per “infrastruttura critica”

Un missile lanciato ad Odessa era indirizzato ad una ‘infrastruttura critica’. Lo ha riferito Petro Obukhov, del consiglio comunale di Odesa, secondo quanto riporta Kyiv Independent.

06.46 Kiev: “Abbattuti parte dei missili su Odessa”

Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli Affari interni dell’Ucraina, ha scritto sul suo account Telegram: “Odessa è stata attaccata dal cielo. In alcune aree sono stati segnalati incendi. Parte dei missili è stata abbattuta dalla difesa aerea. Si raccomanda di chiudere le finestre”.

06.30 Odessa colpita nella zona del porto

Le esplosioni ad Odessa hanno provocato incendi e si vedono almeno tre colonne di fumo nero, apparentemente in una parte industriale dello strategico porto del Mar Nero. Secondo un giornalista dell’Afp le esplosioni si sono verificate intorno alle 6 del mattino.

05.57 Odessa sotto attacco, sui social i video delle esplosioni

Diverse colonne di fumo si sono alzate sopra la città di Odessa, colpita all’alba. Le sirene di allarme antiaereo hanno risuonato di nuovo a lungo, dopo le prime nel cuore della notte. Gli abitanti riferiscono anche dei bagliori di un incendio visibili da lontano. Le esplosioni potrebbero essere una decina. Secondo il giornale online ‘Odessa Life’, è stata colpita “un’infrastruttura critica”, mentre sui social si parla di un attacco a vari depositi di carburante.

05.30 Forti esplosioni a Odessa

Forti esplosioni sono state segnalate poco dopo le 6 locali (le 5 in Italia) a Odessa. Lo riferiscono sui social media gli abitanti della città ucraina. Le deflagrazioni sono avvenute nei pressi del centro, in direzione nord. Probabilmente si tratta di missili lanciati sulla città.

05.10 Cremlino: obiettivo salvare repubbliche separatiste

“La sovranità delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk è stata riconosciuta dalla Russia. Abbiamo riconosciuto la loro indipendenza, le abbiamo riconosciute come stati indipendenti. L’operazione militare speciale è stata avviata su richiesta di queste due repubbliche: uno degli obiettivi principali consiste nel salvare queste repubbliche e ripristinare la loro statualità entro i confini del 2014, entro i confini sanciti dalla costituzione delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk”. Lo ha detto – come riporta la Tass – il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un’intervista televisiva con il canale Bielorussia-24.

04.30 Kiev: abbattuti 8 bersagli aerei dell’aviazione russa

L’Air Command dell’Ucraina ha reso noto di aver abbattuto otto bersagli aerei dell’aviazione russa nelle ultime 24 ore: quattro missili, due cacciabombardieri Su-34, un elicottero e un drone. Lo riporta Kyiv Independent.

03.49 Bombardieri in volo, sirene in molte città

Tornano a suonare le sirene per possibili attacchi aerei in Ucraina. L’allarme è scattato alle 4.20 locali (3.20 in Italia) in molte città, tra cui Kiev, Leopoli, Dnipropetrovsk e Odessa. Le autorità ucraine hanno segnalato la presenza di bombardieri russi in volo che potrebbero sganciare ordigni su infrastrutture e insediamenti civili.

03.31 Zelensky: Mosca vuole Sud e Donbass. E attacca Orban

“E’ praticamente l’unico in Europa a sostenere apertamente Putin”. Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, nel consueto videomessaggio notturno torna ad attaccare il primo ministro ungherese Viktor Orban. Come riporta il Guardian, Zelensky ha detto di “aver parlato francamente di Orban: questa è l’onestà che manca al signor Orban, potrebbe averla persa da qualche parte nei suoi contatti con Mosca”. Sul fronte militare, Zelensky ha ripetuto: “Le truppe russe vogliono prendere il Donbass e il sud dell’Ucraina. Siamo consapevoli che il nemico ha riserve per aumentare la pressione a est. Qual è il nostro obiettivo? Proteggere la nostra libertà, la nostra terra, la nostra gente. Stiamo rafforzando le difese – ha aggiunto – nella zona orientale e nel Donbass. Bisogna elogiare il coraggio e la resilienza di coloro che difendono le città, ma anche dire che il nostro Paese non ha ricevuto abbastanza moderni sistemi antimissilistici dagli alleati occidentali”.

03.17 Kvedaravicius morto mentre cercava di laciare Mariupol 

Il regista lituano Mantas Kvedaravicius è morto mentre cercava di lasciare la città ucraina di Mariupol dove era impegnato a documentare il conflitto. “Mantas Kvedaravicius è stato ucciso a Mariupol – ha scritto su Twitter l’ambasciatrice della Lituania negli Usa, Audra Plepyte – dove stava documentando le atrocità di guerra delle truppe russe. Era stato premiato per i suoi documentari girati anche a Mariupol e in Cecenia”.

03.08 Cremlino: Ucraina paese ostile per la Russia

“Nelle condizioni attuali, l’Ucraina è un paese ostile per la Russia”. Lo ha detto – riporta la Tass – il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un’intervista televisiva con il canale Belarus-24. “E’ un Paese che, di fatto, ha completamente proibito qualsiasi media di lingua russa, ha reso la lingua russa secondaria”.

02.36 Morto il regista lituano Mantas Kvedaravicius

 Il regista lituano Mantas Kvedaravicius, di 45 anni, è stato ucciso mentre cercava di lasciare in auto la città assediata di Mariupol, nel sud dell’Ucraina. La notizia è stata rilanciata dai media lituani. Kvedaravicius era alla guida di un’auto che è stata colpita da un razzo: condotto d’urgenza in ospedale, è morto poco dopo il ricovero. Mantas Kvedaravicius era molto conosciuto per alcuni documentari che sono stati premiati nei principali festival europei, tra cui Barzakh (2011) sulla Cecenia e Mariupolis (2016).

02.20 Zelensky: abbiamo bisogno di razzi e aerei

“Non abbiamo bisogno di milioni di armature o caschi di marca speciale. Abbiamo bisogno di razzi e aerei. E se non possono darci F18 o F19, che siano i vecchi aerei sovietici”.

01.57 Kuleba: nuove sanzioni per evitare raggiro blocchi

“Il quinto pacchetto di sanzioni dell’Unione europea contro la Russia impedirà di utilizzare scappatoie per aggirare le restrizioni”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, come riferisce Ukrinform. “L’Unione Europea – ha spiegato – ha imposto quattro pacchetti di sanzioni. La loro applicazione viene valutata quotidianamente e vengono individuate le lacune. Il quinto pacchetto di sanzioni che sarà adottato a breve eliminerà un enorme blocco di scappatoie, identificato nell’ultimo mese, che la Federazione Russa ha utilizzato per aggirare le sanzioni”.

01.44 Zelensky, più siamo più sarà difficile distruggerci

“Quando la gente protesta, e più gente protesta, più è difficile per gli occupanti distruggerci, distruggere la nostra libertà. Questa è la nostra lotta comune! E sarà la nostra vittoria comune”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video diffuso sui social, dopo quanto successo a Enerhodar, nell’oblast di Zaporizhzhia, dove i russi hanno fatto fuoco sui manifestanti.

Ucraina, i russi sparano sulla folla a Enerhodar e arrestano i manifestanti contro l’occupazione

00.59 Azov:  assediati a Mariupol ma pronti a resistere

“Manteniamo ancora Mariupol, ma il nemico ha preso piede in città. Siamo assediati, nessuna risorsa arriva qui ma possiamo resistere a lungo grazie alla nostra motivazione. I problemi principali sono le risorse umane e le armi anticarro”. Lo ha dichiarato in un’intervista alla televisione polacca il capo di stato maggiore del reggimento Azov, Bogdan Krotevich.

00.50 Stati baltici bloccano importazioni gas da Russia

Gli stati baltici hanno bloccato le importazioni di gas dalla Russia. Lo stop è scattato dal primo aprile in Lettonia, Lituania ed Estonia. “Anni fa il mio paese ha preso decisioni che ci consentono oggi di recidere facilmente i legami energetici con l’aggressore”, ha detto alla radio lettone Uldis Bariss, ceo di Conexus Baltic Grid, aggiungendo: “Se possiamo farlo, anche il resto d’Europa può farlo”. Anche il presidente lituano Gitanas Nauseda su Twitter ha invitato anche il resto dell’Unione europea a seguire l’esempio dei paesi baltici.

00.40 Mosca: operazione umanitaria possibile con aiuto Kiev

“Un’operazione umanitaria è possibile solo con la piena assistenza delle autorità di Kiev per il passaggio di un convoglio umanitario da Mariupol, la stretta osservanza del ‘regime di silenziò durante l’evacuazione, così come l’eliminazione della minaccia di bombardamento”. Lo ha riferito un portavoce del ministero della Difesa russo, secondo Interfax.

00.24 Mosca: entro le 3 Kiev dia ok ad evacuare stranieri

La Russia ha invitato le organizzazioni internazionali a chiedere a Kiev di notificare la disponibilità ad evacuare gli stranieri entro le 3 di questa notte, ora di Mosca, ossia le 4 in Italia. Lo riferisce la Tass. La Russia è pronta a garantire l’ingresso delle navi coinvolte nell’evacuazione nel porto di Berdyansk e l’uscita da esso. Lo comunica il ministero della Difesa russo.

00.10 Gb, difesa aerea Ucraina resta serio ostacolo a piani russi 

Nonostante i continui sforzi russi per ridurre la capacità di difesa aerea ucraina, le forze di Kiev continuano ad ostacolare seriamente le operazioni aeree e missilistiche russe. Lo riferisce l’intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento. Di conseguenza, i caccia russi sono ancora vulnerabili ai sistemi di difesa aerea a corto e medio raggio. Questo, è stato spiegato, influisce significativamente sulla loro capacità di supportare l’avanzata delle loro forze di terra su numerosi fronti.

00.01 Mosca: corridoio umanitario a Mariupol per evacuare gli stranieri

Le forze armate russe apriranno un corridoio umanitario che porta da Mariupol a Berdyansk per l’evacuazione dei cittadini stranieri. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo. Lo riporta la Tass. Una decisione, viene spiegato, presa “in accordo” con la richiesta del presidente turco Erdogan a Vladimir Putin. “Forniremo piena assistenza nell’evacuazione dei cittadini di Stati stranieri tenuti in ostaggio dai restanti militanti dei battaglioni nazionalisti in alcune aree di Mariupol”, ha spiegato il colonnello Mikhail Mizintsev.

Dentro Ohtyrka, la “città eroica” che ha fermato la colonna di tank russi diretti a Kiev

Read More

Lascia un commento

Translate »