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Ucraina

Il giorno dopo l’annuncio della mobilitazione parziale a Mosca, continua la fuga dei cittadini russi. Lunghe code di automobili si sono formate al confine con la Finlandia. Il presidente della Duma chiede ai deputati “con i requisiti” di dare il buon esempio e arruolarsi, mentre l’ex presidente e ora capo del consiglio di sicurezza Medvedev sventola di nuovo lo spauracchio nucleare: “Pronti a usare l’atomica per difendere i referendum”, in riferimento alle votazioni che inizieranno domani nei territori occupati.

Nelle prime ore del nuovo giorno la notizia dell’imponente scambio di prigionieri: liberi 215 soldati ucraini, tra cui i comandanti “eroi” della difesa dell’Azovstal, in cambio dell’oligarca ucraino filorusso Medvedchuk. Il responsabile della politica estera Ue, Borrell: presto nuove sanzioni contro Mosca.

Dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Zelensky ha rinnovato la richiesta di “armi, sistemi di difesa e anche supporto finanziario” e indicato anche le condizioni ucraine per la pace. Tra queste, l’istituzione di un “tribunale speciale” per punire i crimini russi e un “meccanismo di compensazione internazionale” per la devastazione subita dal suo Paese. Zelensky ha anche accennato al tetto al prezzo del gas e del petrolio russi: “È il momento di importare, finanziano la guerra di Putin”.

Punti chiave

Guterres su referendum Russia: annessione viola Carta Onu, inaccettabile anche parlare di guerra nucleare

“Sono profondamente preoccupato per le notizie sui piani per organizzare referendum in aree dell’Ucraina che attualmente non sono sotto il controllo del governo. Qualsiasi annessione del territorio di uno Stato da parte di un altro Stato risultante dalla minaccia o dall’uso della forza costituisce una violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, al Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina. “L’idea di un conflitto nucleare,
un tempo impensabile, è diventata oggetto di dibattito, e questo di per sé è del tutto inaccettabile. Gli stati dotati di armi atomiche dovrebbero impegnarsi a non usarle e a eliminarle totalmente”, ha concluso.

Kuleba: parlare con Lavrov? manterrò distanziamento sociale. Per fermare Putin servono nuove armi

“Manterrò il distanziamento sociale” da Serghei Lavrov. Così il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha risposto alla domanda se ha intenzione di parlare con l’omologo russo in occasione del Consiglio di Sicurezza Onu che inizia a breve e a cui partecipano entrambi. “Il modo migliore per prevenire altre atrocità russe e fermare Putin è fornire all’Ucraina nuove armi per liberare i nostri territori e salvare le persone da omicidi, torture, stupri e altri crimini. La giustizia ha bisogno di tempo, ma insieme otterremo risultati e la giustizia sarà servita”, ha aggiunto, ribadendo che “nessuna parola può fermare le forze russe ma solamente nuove armi”.

(reuters)

Repubblica russa Tatarstan vieta viaggi ai riservisti

Le autorità della repubblica russa del Tatarstan hanno vietato a tutti i riservisti di lasciare la regione. Lo scrive Moscow Times. L’ordine è stato diffuso all’indomani del decreto di mobilitazione dei riservisti da mandare in guerra in Ucraina, annunciato ieri dal presidente russo Vladimir Putin. Le autorità del Tatarstan hanno anche imposto a tutti i datori di lavoro di assicurarsi che i riservisti fra i loro dipendenti si presentino agli uffici di collocamento. Chi non lo farà sarà multato. Tutti i dipendenti riservisti della Kazanorgsintez, una delle maggiori industrie chimiche russe, hanno ricevuto stamattina la convocazione dell’ufficio di arruolamento. Il divieto di movimento fa
parte dello sforzo del Tatarstan di mantenere buone relazioni con il governo centrale, rispondendo all’appello del Cremlino per maggiori risorse nella guerra in Ucraina, ha affermato l’esperto politico e giornalista locale Ruslan Aysin. “Il Tatarstan deve sempre dimostrare al governo federale che è la regione migliore e può soddisfare tutti gli ordini da Mosca”, ha detto Aysin al Moscow Times.

Ucraina, Berlino pronta ad accogliere i disertori russi

La Germania è pronta ad accogliere i disertori dell’esercito russo “minacciati di repressione”. Lo ha affermato il ministro tedesco dell’Interno Nancy Faeser in un’intervista alla Faz. “Coloro che si oppongono coraggiosamente a Vladimir Putin“, ha detto la ministra, “e si mettono quindi in pericolo, possono chiedere asilo politico alla Germania”. In un tweet anche il ministro della Giustizia

Anscheinend verlassen viele Russen ihre Heimat: Wer Putins Weg hasst und die liberale Demokratie liebt, ist uns in Deutschland herzlich willkommen. #Teilmobilmachung

— Marco Buschmann (@MarcoBuschmann) September 21, 2022

Erdogan, scambio prigionieri passo importante verso fine guerra, speriamo inizino voli diretti da Russia a Cipro Nord

“Lo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina sotto la mediazione della Turchia è stato un passo importante verso la fine della guerra”. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un incontro con la stampa a New York a margine dell’Assemblea dell’Onu. Lo riporta l’agenzia turca Anadolu. “Saremo lieti se inizieranno i voli
diretti dalla Russia alla Repubblica turca di Cipro del Nord. Un tale flusso porterebbe un serio balzo economico”, ha aggiunto il presidente turco.

(afp)

Senatrice Crimea: ripristinare addestramento militare nelle scuole

Intervistata dalla RIA Novosti, la senatrice della Crimea Olga Kovitidi ha lanciato un appello affinché venga reinserito nei programmi scolastici l’addestramento militare di base. Tale addestramento “dovrebbe includere la conoscenza di base dei metodi di combattimento, della topografia, dello studio delle attrezzature per la difesa chimica e delle abilità ingegneristiche”. “Ritengo che l’abolizione dell’addestramento militare di base nelle scuole sia un sabotaggio, mentre è invece necessario”, ha detto. Secondo Kovitidi, “i ragazzi dovrebbero sapere come sono costruite le trincee, le basi tecniche dei tipi di mine e dovrebbero avere le capacità per fornire assistenza medica ai feriti con particolare attenzione agli infortuni”. Kovitidi ha osservato che dovrebbe essere ripristinato anche l’addestramento militare durante il quale gli scolari si uniscono alle unità militari. “Essendo stati lì, i ragazzi saranno già a conoscenza di quale sia l’organizzazione del servizio di guardia, sapranno come scavare trincee”, ha detto.

Kiev: i russi vogliono coinvolgere i minorenni in uno pseudo referendum

“Gli occupanti vogliono ampliare la loro base elettorale coinvolgendo i minori nel voto per il loro pseudo-referendum“. Lo ha riferito il servizio di sicurezza di Kiev.
Lo riporta Unian. Secondo alcune informazioni nell’autoproclamata Repubblica di Donetsk è stato impartito l’ordine di modificare il regolamento elettorale per consentire ai ragazzi in età compresa dai 13 ai 17 anni di recarsi al voto per “imbrogliare gli indicatori sull’affluenza”.

Kiev, studenti ucraini all’estero non possono lasciare il Paese

Gli studenti ucraini che studiano all’estero non potranno più lasciare il Paese. Lo ha affermato il portavoce del Servizio di frontiera di Stato Andriy Demchenko, come riportano i media ucraini, spiegando che il divieto è stato deciso a causa di troppe certificazioni false. Prima, secondo la decisione dell’alta dirigenza militare, gli studenti che studiavano all’estero fino al 24 febbraio potevano lasciare l’Ucraina per continuare i loro studi. “Le guardie di frontiera hanno rispettato questa norma fornendo un lasciapassare. Tuttavia, nei mesi di luglio-agosto, circa 600 uomini hanno utilizzato documenti presumibilmente falsi. Quindi oggi gli studenti maschi non possono attraversare il confine”, ha detto Demchenko.

Cremlino smentisce Novaya Gazeta: mobilitazione un milione di persone è “fake news”

Il Cremlino smentisce che la mobilitazione parziale decretata dal presidente russo Vladimir Putin possa riguardare fino a un milione di riservisti: “E’ una menzogna” ha detto il portavoce Dmitri Peskov, commentando le notizie diffuse dagli oppositori russi circa il contenuto del settimo punto del decreto. Secondo Novaya Gazeta.Europa questo punto, che non è stato reso pubblico, prevederebbe di mobilitare fino a un milione di persone arruolabili.

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha smentito il rapporto di Novaya Gazeta. Europa, secondo cui l’articolo nascosto dell’ordine di mobilitazione della Russia consente al Ministero della Difesa di arruolare nell’esercito fino a un milione di riservisti. https://t.co/qxvRMdPxdr

— Novaya Gazeta. Europe (@novayagazeta_en) September 22, 2022

Kuleba: grato a Ue, fatto quello che chiedevo, più armi e sanzioni

“Sono grato a Josep Borrell e ai ministri degli Esteri dell’Ue per aver fatto esattamente ciò che ho chiesto loro ieri: aumentare gli aiuti militari all’Ucraina e sanzionare la Russia. L’Ue continua a dimostrare la sua determinazione. Attendiamo con impazienza una rapida attuazione di entrambe le decisioni”. Lo ha scritto su twitter il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, dopo che i ministri degli Esteri dell’Ue riuniti informalmente in via straordinaria a New York – dopo l’annuncio sulla mobilitazione parziale in Russia – hanno concordato di mettere a punto un nuovo pacchetto di sanzioni.

Sono grato a @JosepBorrellF e ai ministri degli Esteri dell’UE per aver fatto esattamente ciò che avevo chiesto loro ieri: aumentare gli aiuti militari per l’Ucraina e la pressione delle sanzioni sulla Russia. L’UE continua a dimostrare la sua determinazione. Attendiamo con ansia la rapida attuazione di entrambe le decisioni. pic.twitter.com/h3qNWKQVnM

— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) September 22, 2022

Russia, con 5.977 testate nucleari l’arsenale più grande al mondo

Con 5.977 testate la Russia disporrebbe dell’arsenale nucleare più grande al mondo. Lo certifica un rapporto della Federation of American Scientists (Fas), mentre salgono i timori per un possibile uso delle armi atomiche dopo le parole del presidente russo, Vladimir Putin, il quale si è detto ad usare “tutti i mezzi a disposizione per proteggere” il suo Paese, chiarendo di non bluffare. Secondo la Fas, circa 1.500 testate russe sarebbero in via di smantellamento perché vetuste, mentre le testate effettive sarebbero in realtà 4.447, di cui 1.588 sono schierate su missili balistici e nelle basi dei bombardieri. Stando al rapporto, inoltre, la Russia dispone “approssimativamente di 977 testate strategiche aggiuntive e di altre 1.912 testate non strategiche” tenute come riserva. Gli esperti, tuttavia, sostengono che non sia possibile stabilire il numero esatto di testate e armi a causa della segretezza che circonda la questione. I missili balistici intercontinentali (Icbm) in possesso della Russia hanno la capacità di raggiungere e distruggere le principali città del mondo come Londra o Washington. Tali missili possono raggiungere il Regno Unito in soli 20 minuti una volta lanciati dalla Russia.

Ucraina, Novaya Gazeta: Putin potrà chiamare fino ad un milione di riservisti

Vladimir Putin potrà chiamare a combattere in Ucraina fino ad un milione di riservisti. E’ quanto rivela il quotidiano indipendente Novaya Gazeta, che opera dall’esilio, fornendo un numero ben superiore ai 300mila russi “con una precedente esperienza militare” che potrebbero essere richiamati, di cui ha parlato il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, dopo il discorso di Putin. Il numero vero della portata della mobilitazione parziale sarebbe contenuto nel settimo paragrafo del decreto firmato ieri da Putin che è stato secretato, hanno riferito alcune fonti al quotidiano. “Questo numero è stato corretto varie volte”, hanno raccontato ancora, “alla fine si sono accordati su un milione”. Putin ha detto che la chiamata alle armi interesserà “cittadini che sono attualmente riservisti, specialmente quelli che hanno già servito nelle forze armate, hanno una certa professionalità ed esperienza militare”. “Quelli che non hanno mai visto o sentito nulla di militare non ci saranno”, ha aggiunto Shoigu affermando che gli studenti “continueranno ad andare in classe”.

Metsola: Putin insegna che nulla è scontato

“Non c’è nulla che mi motivi di più in quello che faccio di quando mi rivolgo alla generazione futura di Europei. Una generazione che è onesta nei confronti dell’Europa. Onesta sui nostri fallimenti ma anche sui nostri successi. Mi rivolgo a voi oggi mentre il mondo ha superato i duecento giorni di guerra in Europa. Il brutale attacco di Putin all’Ucraina ci ha insegnato che non possiamo dare nulla per scontato: né la pace, né la libertà, né la democrazia. Le fondamenta della democrazia liberale che ha posto fine a decenni di oppressione, sono state rimesse in discussione e dobbiamo lottare per proteggerle. Il ritorno della guerra in Europa ci ha anche mostrato quanto sia importante costruire l’autonomia strategica dell’Europa. Non dobbiamo permettere agli autocrati di ricattarci”. Parla così Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo, in occasione della 4a edizione della Scuola “The Young Hope – RePower Italia” di Fino a prova contraria, in corso a Roma e in diretta su La Chirico.it.

(ansa)

Orban: revocare sanzioni Ue entro fine anno

Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ha chiesto la revoca delle sanzioni dell’Ue alla Russia entro la fine di quest’anno. Lo riferiscono i media ungheresi, spiegando che secondo Orban le misure restrittive causano inflazione e crisi economica. Parlando a una riunione del partito di governo ungherese Fidesz a Balatonalmadi, Orban ha lanciato un appello ai membri a “fare tutto il possibile affinchè l’Ue ritiri le sanzioni entro la fine dell’anno”, secondo quanto riportato dal quotidiano Magyar Nemzet. Secondo Orban, i funzionari dell’Ue “hanno imposto” le sanzioni all’Europa trasformando un “conflitto locale” in una “guerra economica globale”. “Le sanzioni hanno finito per causare problemi economici, tra cui crisi energetica e inflazione. Se venissero revocate, l’inflazione scenderebbe del 50%”, ha aggiunto il primo ministro.

(ansa)

Ucraina, Consiglio di Sicurezza Onu anche su ultime mosse Putin

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si riunisce alle 10 locali (le 16 in Italia) a margine della 77esima Assemblea Generale per discutere della guerra russa in Ucraina, della decisione del Cremlino di una mobilitazione parziale e della sua velata minaccia di usare armi nucleari. L’incontro, sotto presidenza francese, riunisce attorno a un tavolo i ministri degli Esteri di Usa, Antony Blinken, Russia, Sergei Lavrov, e Ucraina, Dmytro Kuleba, insieme ai membri europei dell’organo Onu. L’ordine del giorno è l’apparente impunità di Mosca nella guerra, ma secondo l’Alto Rappresentante degli Esteri dell’Ue, Josep Borrell (che partecipa alla riunione), rifletterà pure le nuove minacce del presidente russo Vladimir Putin. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e il procuratore capo della Corte penale internazionale Karim Khan informeranno i Quindici, ed è atteso un duro braccio di ferro tra i titolari della diplomazia di Washington e Mosca. Secondo fonti diplomatiche non c’è alcun progetto di risoluzione sul tavolo, nè un’azione per imporre alla Russia nuove sanzioni (su cui peraltro visto essendo un membro permanente del Cds metterebbe il veto).

Russia, Peskov: “Lo status dell’operazione speciale non cambia dopo l’annuncio di ieri”

Lo status dell’operazione militare speciale russa in Ucraina non cambia dopo l’annuncio della mobilitazione parziale. Lo ha chiarito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un incontro con i giornalisti citati dalle agenzie di stampa russe.

Russia, 1300 arresti durante le proteste, oltre la metà sono donne

Sono donne oltre la metà delle oltre 1.300 persone finora arrestate in Russia durante le proteste contro l’ordine di mobilitazione parziale per la guerra in Ucraina annunciato ieri da Vladimir Putin. Lo rende noto Ovd-Info, gruppo che monitora i movimenti indipendenti in Russia, precisando che sono di donne i 51% dei nomi che sono stati resi noti degli arrestati.

Russia, Ue: “Valutare caso per caso le domande di asilo dei russi in fuga”

“Stiamo lavorando con i Paesi membri per stabilire un approccio comune”, ma “ogni richiesta dovrà essere esaminata caso per caso”. Così la portavoce della Commissione Ue Anitta Hipper rispondendo a una domanda sulle richieste di asilo dei cittadini russi in fuga per sottrarsi alla mobilitazione annunciata da Putin. La Lettonia e l’Estonia hanno annunciato che non accetteranno tali domande d’asilo per motivi di sicurezza interna. “Le regole di Schengen permettono di negare l’accesso per questioni di sicurezza interna e di ordine pubblico. Siamo in una situazione senza precedenti, con rischi da considerare”, ha spiegato la portavoce.

Russia, Cremlino: “Legittimo arruolare i manifestanti”

In seguito alle proteste avvenute ieri in numerose città russe, molti dei manifestanti sono stati costretti ad arruolarsi nell’esercito nell’ambito della mobilitazione parziale contro cui, appunto, manifestavano. La misura kafkiana è stata difesa questa mattina dal Cremlino come “legittima”

(afp)

Russia, attacchi incendiari agli uffici di reclutamento

Un ufficio di reclutamento e un edificio amministrativo sono stati attaccati durante la notte in Russia, dopo le proteste avvenute ieri in molte città contro la dichiarazione della mobilitazione parziale. Lo riferisce il Moscow Times. Nella città di Nizhny Novgorod, 440 chilometri ad est di Mosca, una bottiglia incendiaria lanciata contro un ufficio di arruolamento ha provocato un incendio che ha causato lievi danni. Un incendio si è verificato anche in un ufficio di reclutamento di San Pietroburgo. Secondo i servizi di emergenza locali potrebbe trattarsi di un atto doloso. Un’altra bottiglia incendiaria è stata lanciata contro un ufficio amministrativo a Togliatti, circa mille chilometri a est di Mosca.

Russia, Medvedev: “Generali Nato idioti. Missili supersonici possono colpire Ue e Usa”

“I vari generali idioti in pensione non hanno bisogno di spaventarci parlando di un raid della Nato in Crimea”. Perché “i missili ipersonici sono in grado di raggiungere obiettivi in Europa e negli Stati Uniti molto più velocemente”. Lo ha detto l’ex presidente e primo ministro russo Dmitry Medvedev, ora vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia, che sul suo canale di Telegram ha chiarito che “la Russia ha scelto il suo cammino e non torna indietro”. Questo è quello che devono capire “l’establishment occidentale e in generale tutti i cittadini dei Paesi della Nato”.

Russia, Medvedev: “Anche armi nucleari per proteggere zone annesse con i referendum”

La Russia userà “qualsiasi arma, comprese quelle nucleari” per difendere i territori ucraini che verranno annessi tramite i referendum. Lo ha detto con chiarezza l’ex presidente e primo ministro russo Dmitry Medvedev, ora vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia, che sul suo canale di Telegram ha garantito che “la protezione di tutti i territori annessi sarà aumentata notevolmente dalle forze armate russe”. Confermato, quindi, che da domani al 27 settembre “i referendum si terranno e le repubbliche del Donbass e altri territori saranno annessi alla Russia”, ha detto.

Russia, presidente della Duma: “I deputati con i requisiti rispondono alla mobilitazione”

Il presidente della Duma Vyacheslav Volodin ha chiesto ai deputati di rispondere all’appello alla mobilitazione parziale rivolto dal presidente russo Vladimir Putin e di partecipare alla guerra in Ucraina. “Coloro che hanno i requisiti richiesti per la mobilitazione parziale dovrebbero contribuire, con la loro partecipazione, all’operazione militare speciale”, ha scritto Volodin su Telegram. “I deputati non godono di alcuna protezione” particolare e la mobilitazione per “la difesa nazionale” riguarda anche loro, ha aggiunto. In particolare ha ricordato che ci sono già dei parlamentari impegnati nel Donbass, nell’Ucraina orientale.

Ucraina, dichiarazione Ue e 9 Paesi: “A Zaporizhzhia alto rischio nucleare”

“Il sequestro e la militarizzazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte della Russia sono la causa principale delle attuali minacce nel campo della sicurezza nucleare. Ricordiamo che l’aumento del rischio di un incidente nucleare rimarrà pericolosamente alto finchè la Russia rimarrà presente sul sito”. Lo affermano in una dichiarazione congiunta i ministri degli Affari esteri di Canada, Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Ucraina, gli alti funzionari della Repubblica di Corea, della Svizzera, degli Stati Uniti d’America, e l’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera e di sicurezza. “La Federazione Russa deve ritirare immediatamente le sue truppe dai confini riconosciuti a livello internazionale dell’Ucraina e rispettare l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina”, si legge ancora. “Nel caso in cui la Federazione Russa dovesse condurre dei referendum farsa all’interno dei territori occupati dell’Ucraina, ribadiamo che questi non avrebbero alcun effetto legale e politico, anche sullo status di Zaporizhzhia”, specificano i firmatari.

(ansa)

Ucraina, Erdogan: “Scambio di prigionieri importante per la pace”

Nella notte il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ringraziato i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodimir Zelensky, “per aver permesso alla Turchia di mediare” nello scambio di 200 ostaggi avvenuto tra i due Paesi in guerra: “Un importante passo verso la fine della guerra”. Così il leader turco ha definito lo scambio parlando con i giornalisti nella notte a New York, dove si trova per l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. “Siamo determinati a continuare ad agire in questa direzione per trovare una soluzione al conflitto”, ha poi aggiunto Erdogan, che aveva in realtà anticipato il buon esito della mediazione in un’intervista all’emittente americana Pbs, rilasciata lunedì scorso.

(ansa)

VIDEO: Kiev pubblica le immagini dei prigionieri Azov rilasciati

Un video dei prigionieri ucraininrilasciati dai russi è stato pubblicato dal Commissario per i diritti umani della Verkhovna Rada, Dmytro Lubinets. Tra i combattenti liberati anche l’addetto stampa e fotografo di Azovstal Dmytro “Orest” Kozatsky. La sorella, in un commento alla radio pubblica Suspilni ha detto di aver parlato al telefono con lui dopo la liberazione: “Aveva una voce molto, molto, molto felice. Io non ho nemmeno parole”.

I prigionieri del battaglione Azov baciano a terra dopo la liberazione: “Siamo a casa, grazie a Dio”

Finlandia: “Aumentato il traffico in entrata dalla Russia”, il giorno dopo l’annuncio di Putin

E’ aumentato il traffico dei cittadini russi che arrivavano in Finalndia varcando i valichi di frontiera nell’area sudorientale: lo afferma la guardia di frontiera finlandese su Twitter. Matti Pitkäniitty, capo dell’unità di cooperazione internazionale della Guardia di frontiera, ha affermato che un totale di 4.824 cittadini russi sono arrivati ieri in Finlandia attraverso il confine. Rispetto al mercoledì della settimana precedente, il numero di arrivi è stato superiore al normale. Quando 3.133 russi hanno attraversato il confine. “La situazione è però sotto controllo”, scrive Pitkäniitty.

Giovedì 22.9.2022 alle 08.00
Il traffico al confine russo finlandese si è intensificato durante la notte. Ieri 4.824 russi sono arrivati in Finlandia attraverso il confine orientale. La settimana scorsa mercoledì 3.133. Il numero di ieri è inferiore al normale fine settimana. https://t.co/xr57PXEGi7

— Matti Pitkäniitty (@MPitkaniitty) September 22, 2022

Ucraina, autorità filorusse: “Colpito il mercato di Melitopol: ci sono vittime civili”

Esplosione in un negozio del mercato centrale della città dell’Ucraina sud-orientale Melitopol occupata dall’esercito russo: la deflagrazione ha provocato tre vittime. Lo riferiscono le autorità filorusse citate dalla Tass.

Ucraina, Kiev: “Nove missili su Zaporizhzhia, ucciso un civile”

Un civile ucciso e altri cinque feriti, ci sono persone sotto le macerie: è il bilancio ancora provvisorio dell’attacco con 9 missili lanciato questa mattina dall’esercito russo su Zaporizhzhia. “Al mattino il nemico ha lanciato missili sul centro regionale di Zaporizhzhia. C’è una distruzione significativa, ci sono persone sotto le macerie. I soccorritori stanno lavorando per liberarle. Ancora una volta, l’occupante ha preso di mira le infrastrutture. Gli edifici residenziali intorno sono stati danneggiati. Secondo le informazioni preliminari, una persona è stata uccisa”, ha affermato Oleksandr Starukh, capo dell’Amministrazione militare regionale.

Ucraina, intelligence Gb: “Putin dovrà lottare per reclutare i riservisti”

Il presidente russo Vladimir Putin dovrà “lottare sul piano logistico e amministrativo per radunare 300mila riservisti” da inviare in Ucraina. Ne è convinta l’intelligence britannica, che nel suo rapporto quotidiano sulla guerra in Ucraina parla di “mobilitazione che probabilmente è decisamente impopolare tra la popolazione russa”. Inoltre ritiene che sia “improbabile che le truppe siano efficaci in combattimento per mesi”. La mossa di Putin è “di fatto un’ammissione che la Russia ha esaurito la sua scorta di volontari disposti a combattere in Ucraina”, ha aggiunto.

Russia, Zakharova definisce “indecente” il discorso di Biden alle Nazioni Unite

“Indecente”. Così la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha descritto il discorso che il presidente americano Joe Biden ha tenuto all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. “Quanto al discorso del presidente degli Stati Uniti, ritengo assolutamente indecente come sia iniziato”, ha detto Zakharova citata dalla Ria Novosti, ritenendo che Biden abbia “citato in maniera assolutamente propagandistica” le parole del presidente russo Vladimir Putin. Parole che, secondo Zakharova, “il presidente della Russia non ha mai detto”, ma che Biden “dava per certe”.

Ucraina, Kiev: “Razzi russi sulla stazione dei treni di Kharkiv”

Le forze armate russe hanno colpito una stazione ferroviaria a Kharkiv con alcuni razzi. Lo ha affermato il portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa, Serhiy Bratchuk, citato dal Kiev Independent.

Ucraina, Wang a Lavrov: “La Cina continuerà a mantenere una posizione bilanciata”

La Cina continuerà ad avere una posizione “obiettiva ed equa” sulla crisi ucraina e a “lavorare per la pace e per i negoziati”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, in un incontro con il collega russo, Serghei Lavrov, a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.

(afp)

Zelensky sullo scambio di prigionieri: non è un peccato aver dato Medvedchuk in cambio di veri guerrieri

Cinque comandanti della difesa dell’Azovstal sono stati scambiati con 55 prigionieri di guerra “che non meritano né pietà, né simpatia, né parole”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, commentando l’imponente passaggio di prigionieri con la Russia. “Ho parlato con Erdogan: i cinque comandanti rilasciati dalla prigionia saranno portati in completa sicurezza, in condizioni confortevoli e sotto la protezione personale del presidente della Turchia, fino alla fine della guerra”, ha spiegato. “Ma daremo alle loro famiglie l’opportunità di vederli”. Duecento ucraini prigionieri dei russi sono stati rilasciati grazie a uno scambio con l’oligarca ucraino filorusso Viktor Medvedchuk: “Non è un peccato aver dato Medvedchuk, un fanatico della Russia, in cambio di veri guerrieri. Ha svolto tutte le azioni investigative previste dalla legge. L’Ucraina ha ricevuto da lui tutto il necessario per stabilire la verità nell’ambito del procedimento penale”, ha aggiunto Zelensky.

La Corea del Nord nega la fornitura di armi alla Russia. “Gli Usa la smettono”

La Corea del Nord ha negato la fornitura di armi o munizioni alla Russia, ipotizzata dall’intelligence americana, rispondendo attraverso i media statali la “voce di traffici” e assicurando che la nazione non ha piani sull’export militare. “Recentemente, gli Stati Uniti e altre forze ostili hanno parlato della ‘violazione di una risoluzione’ del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, diffondendo una ‘voce di traffici di armi’ tra la Corea del Nord e la Russia – ha riferito un dispaccio dell’agenzia ufficiale Kcna, citando un vicedirettore dell’Ufficio generale degli equipaggiamenti del ministero della Difesa -. Non abbiamo mai esportato armi o munizioni in Russia prima e non prevediamo di farlo in futuro”. Il vice portavoce del Dipartimento di Stato americano, Vedant Patel, aveva detto all’inizio del mese che la Russia “sta acquistando milioni di razzi e proiettili di artiglieria dalla Corea del Nord da usare in Ucraina”. Definendolo un “potenziale acquisto”, il portavoce della Sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, aveva chiarito che “non c’erano indicazioni che gli acquisti fossero stati completati e che quelle armi fossero state usate all’interno dell’Ucraina”. La Corea del Nord, nella sua dichiarazione, ha avvertito gli Stati Uniti di “tenere la bocca chiusa” e di smettere di far circolare tali voci, che sembrano “mirate a offuscare l’immagine del Paese” eremita. La vendita di armi, tuttavia, è uno dei capitoli più importanti del bilancio statale per l’afflusso di valuta estera.

Borrell: ministri Ue, presto nuove sanzioni contro la Russia

“Altre misure restrittive verranno adottate al più presto in coordinamento con i nostri partner”. È la decisione adottata dal Consiglio degli affari esteri straordinario dell’Ue comunicata dall’Alto Rappresentante degli Affari Esteri Josep Borrell. Il quale ha precisato che “continueremo ad aumentare il nostro supporto militare all’Ucraina e studieremo un nuovo pacchetto di sanzioni che prenda di mira settori dell’economia russa e una nuova lista di individui”.

Truss all’Onu: da Londra aiuti militari all’Ucraina fino alla vittoria

“Londra si impegna a fornire aiuti militari all’Ucraina fino alla vittoria sulla Russia”, così Liz Truss all’Assemblea generale dell’Onu. “In questo momento critico del conflitto – ha detto la premier britannica – prometto che manterremo o aumenteremo il nostro sostegno militare all’Ucraina per tutto il tempo necessario. Non ci fermeremo finché l’Ucraina non avrà trionfato” ha concluso.

(reuters)

Blinken: mobilitazione segno delle difficoltà del Cremlino

“La decisione del presidente Putin di mobilitare parzialmente i cittadini russi, ordinando loro di combattere in Ucraina, riflette le difficoltà del Cremlino sul terreno di battaglia, l’impopolarità della guerra e la riluttanza dei russi a combatterla”: lo afferma il segretario di Stato Usa Antony Blinken. “Putin non sta operando da una posizione di forza ma questo è piuttosto un segno del fallimento della sua missione”, ha aggiunto.

Mosca, proteste in piazza contro la guerra: “Niet war”. La polizia arresta centinaia di manifestanti

Usa, chiunque vinca in Italia non lascerà coalizione a sostegno dell’Ucraina

“Non crediamo che, a prescindere dall’esito del voto, l’Italia in qualche modo si sfilerà dalla coalizione occidentale dei Paesi che sostengono l’Ucraina”: lo ha riferito un alto dirigente della Casa Bianca ai giornalisti a margine dell’assemblea dell’Onu. “E pensiamo che neppure i nostri partner chiave in Europa lo pensino, anche se questo non significa che sarà esattamente lo stesso che con Draghi”, ha aggiunto. “Ma – ha proseguito – pensiamo che questa narrativa ‘da fine del mondo’ sulle elezioni italiane non corrisponda con le nostre aspettative di cosa accadrà”.

Usa: la Russia vuole usare referendum per giustificare opzione nucleare

Vladimir Putin “sta giocando ora la carta nucleare” e sta costruendo un altro “pretesto legale” con i referendum-farsa nel Donbass, in modo che, se passano, ogni tentativo dell’Ucraina di riprendere quei territori sarà visto come un attacco alla Russia, consentendo di usare tutte le opzioni: lo ha detto un alto dirigente dell’amministrazione Usa in un briefing. “Stiamo mandando un messaggio molto chiaro alla Russia sulle conseguenze dell’escalation. Questo non significa che siamo ciechi di fronte alle dinamiche che potrebbero portare ad una escalation”. La stessa fonte ha descritto il tentativo di Putin come una “sorta di bizzarra versione russa dell’articolo 5”, quello sulla mutua difesa della Nato. Ma secondo l’alto dirigente molti Paesi non abboccheranno agli “assurdi” argomenti di Putin e il suo tentativo “non avrà successo”.

Kiev: tra i soldati liberati i 5 comandanti “eroi” della difesa dell’Azovstal

Nell’ambito dell’imponente scambio di prigionieri di guerra tra russi e ucraini, “cinque eroi, comandanti della difesa dell’Azovstal, sono stati scambiati con 55 prigionieri di guerra, “che non ci interessano”: lo ha detto ancora il capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, secondo quanto riporta Ukrinform. “È stato un processo difficile – ha aggiunto -. Abbiamo 215 persone rilasciate: questo è un risultato significativo, dovuto a tattiche corrette utilizzando una posizione di forza, che include i risultati degli sforzi in prima linea delle forze armate”. Tra le persone liberate ci sono anche 10 stranieri che hanno combattuto a fianco degli ucraini, alcuni dei quali minacciati di morte. Rilasciati grazie agli sforzi del principe saudita Mohammed bin Salman, si trovano in questo momento a Riad.

(afp)

Kiev: i 215 soldati ucraini liberati in cambio dell’oligarca Medvedchuk

I circa duecento prigionieri ucraini dei russi sono stati liberati grazie a uno scambio con l’oligarca ucraino filorusso Viktor Medvedchuk, accusato di alto tradimento, “che ha già fornito tutte le prove possibili all’inchiesta”: lo ha rivelato il capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, secondo quanto riporta Ukrinform. Lo scambio – ha aggiunto – “è il risultato di accordi personali tra il presidente Zelensky e il presidente (turco, ndr) Erdogan”. “I russi volevano ricattarci con le loro vite, ma non gli permetteremo di farlo con nessuno”, ha sottolineato Yermak. “Risultati per i quali stiamo lavorando da molto tempo. Oggi siamo riusciti a liberare 215 dei nostri dalla prigionia russa. Tra loro ci sono 124 ufficiali”, ha dichiarato Yermak. Tra i prigionieri rilasciati ci sono i capi della difesa di Azovstal. Alla Russia sono stati restituiti l’oligarca ucraino filorusso Viktor Medvedchuk e altri 55 soldati.

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Sono 215 i soldati ucraini tornati liberi con lo scambio di prigionieri

Un totale di 215 difensori dell’acciaieria Azovstal di Mariupol, ultima roccaforte ucraina nell’area, detenuti dai russi, sono stati liberati nell’ambito di un massiccio sforzo per lo scambio di prigionieri. Lo ha detto il capo dell’ufficio del presidente, Andriy Yermak, secondo quanto riferisce Ukrinform. “Il presidente Volodymyr Zelensky ha fissato un obiettivo chiaro: riportare i nostri eroi a casa. Il risultato: i nostri eroi sono liberi”, ha scritto su Facebook il capo dell’ufficio del presidente Andriy Yermak.

Scambio di prigionieri, la Russia rilascia alcuni comandanti del battaglione Azov

Il parlamento ucraino ha annunciato il rilascio di alcuni ufficiali del battaglione Azov. La conferma anche dalla Russia, attraverso il canale pubblico Suspline, che parla di uno scambio di prigionieri avvenuto nei pressi della città di Chernihiv, nel nord dell’Ucraina. Ulteriore conferma, un’immagine apparsa sull’account Telegram di Andriy Biletsky, il fondatore del battaglione, che lo mostra assieme a uno dei soldati liberati e fare il segno della vittoria con la didascalia: “In servizio”.

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