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Ucraina Russia, news di oggi sulla guerra |Zelensky sfida l’Onu: «Serve un processo come Norimberga»

di Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano, Andrea Nicastro, Marta Serafini

Le notizie di martedì 5 aprile sulla guerra, minuto per minuto. Dopo Bucha, le autorità ucraine denunciano casi di tortura e violenze sui civili anche a Borodyanka. L’Italia ha espulso 30 diplomatici russi

• La guerra in Ucraina è al 41esimo giorno.

• Mentre Mosca continua a negare responsabilità sul massacro di Bucha, il New York Times, grazie alle immagini satellitari, ha dimostrato che «i corpi erano visibili da prima del ritiro delle truppe russe». Emergono da fonti ucraine altri resoconti di torture come a Borodyanka, a venti chilometri da Bucha.

Zelensky ha parlato all’Onu. Ieri ha fatto visita alla città di Bucha, definendo i soldati russi «macellai». Il sindaco di Bucha, al Corriere, racconta: «I russi hanno fatto un safari tra la mia gente, uccisa per divertimento».



• Biden ha chiesto un processo per crimini di guerra contro Putin.

• Francia e Germania hanno espulso diplomatici russi. Mosca ha replicato che risponderà duramente

. L’alto rappresentante della Ue Borrell: «L’Unione europea avanzerà con urgenza nuove sanzioni contro la Russia
».



Kiev denuncia il ritrovamento, in un villaggio a ovest di Kiev, di cinque corpi con le mani legate dietro la schiena, tra cui quelli della sindaca Olga Sukhenko, del marito e del figlio.

Ore 18.27 – Onu, accuse di violenza sessuale anche verso soldati Kiev

Ci sono state accuse di «violenza sessuale legata al conflitto» sia verso le forze russe che verso quelle ucraine. Così Rosemary DiCarlo, sottosegretaria generale delle Nazioni Unite, al Consiglio di sicurezza Onu.

Ore 18.17 – IL PUNTO SULLE ARMI



(Guido Olimpio) Il sito Bloomberg ha precisato che nella fornitura di droni-kamikaze Switchblade vi sarebbero numerosi esemplari del modello «600»: è dotato di una testata anti-carro, dunque certamente più utile rispetto al «300» impiegabile contro veicoli leggeri e soldati. Il problema è che ne servono molti, inoltre si tratta di sistemi con un raggio di poche miglia. Novità anche dalla Repubblica Ceca. Fonti ufficiali hanno confermato l’invio di blindati (cosa nota) e di tank T72 agli ucraini. In rete sono circolate foto di un convoglio ferroviario con a bordo i mezzi. Sono corazzati simili a quelli in dotazione alla resistenza, dunque di pronto impiego. Altri potrebbero arrivare dalla Polonia.

Ore 18.15 – La regista Onyshchenko: «Sabato a Monaco marceremo per le vittime di Bucha»


In prima linea nella resistenza Ucraina, anche se da Monaco in Germania, è la regista Daria Onyshchenko, autrice del film «Zabuti (The Forgotten), recentemente premiata in Italia al Petruzzelli di Bari con il premio Federico Fellini, dedicato ai cineasti dell’Ucraina, un riconoscimento che «mi ha toccato profondamente. Un onore per me e per i registi ucraini che stanno combattendo per la libertà», commenta all’Adnkronos, annunciando la manifestazione di sabato prossimo a Monaco. «Marceremo per le vittime di Bucha, per le sanzioni a Mosca, l’embargo di tutti i prodotti russi, il boicottaggio del loro cinema nei festival e della loro cultura, cresciuta in questi ultimi anni come propaganda».

Ore 18.09 – Ambasciatore russo Onu: 600mila ucraini evacuati in Russia, nessun rapimento»


Mosca ha proceduto all’evacuazione di «600mila persone» dall’Ucraina che non sono partite «contro la loro volontà o rapite» come sostiene l’Occidente. È quanto ha detto l’ambasciatore russo all’Onu, Vassily Nebenzia, nell’intervento al Consiglio di Sicurezza, affermando che «non siamo entrati nel Paese per conquistare territori».

Ore 18.07 – Gb, useremo presidenza Onu per accusare la Russia


Zelensky ha tenuto «un intervento importante» in collegamento video di fronte all’Onu sulle atrocità attribuite alle forze di Mosca a Bucha e altrove. Così Liz Truss, ministra degli Esteri del governo Johnson, a margine della Varsavia, rivendicando al Regno Unito il diritto di «usare la sua presidenza di turno» del Consiglio di Sicurezza per «chiamare la Russia a rispondere» delle accuse. «Noi — ha ribadito — non avremo pace fino a quando i colpevoli non saranno portati dinanzi alla giustizia» internazionale.

Ore 17.43 – Zelensky al Parlamento spagnolo: è come Guernica


Nel suo discorso al Parlamento spagnolo, Zelensky ha paragonato la distruzione provocata dalla guerra in Ucraina a quella di Guernica. E ha chiarito come l’attacco dell’esercito russo abbia portato alla distruzione del 90% degli edifici a Mariupol.

«Perché la Russia è venuta a casa nostra? Vuole distruggere il nostro popolo e la possibilità di vivere senza una dittatura – ha detto ancora il presidente ucraino – la Russia è venuta nella nostra terra con la guerra e non ieri o l’altro ieri, ma da tempo, a partire dal 2015, con l’occupazione della nostra Crimea, seguita dalla guerra del Donbass ed ora con questa aggressione che è diventata una grande guerra». «Chiedo che ci aiutate con armi e sanzioni», ha concluso. A lui ha risposto in aula il presidente del Consiglio, Pedro Sanchez, che, definendo «travolgente» la sua testimonianza, ha promesso maggiori aiuti militari a Kiev.

Ore 17.38 – Russia a Onu: nazisti in Ucraina uccidono russi e civili


«Voi dite che non ci sono nazisti in Ucraina ma purtroppo ci sono e stanno guidando il gioco». Lo sostiene l’ambasciatore russo all’Onu Vasily Nebenzya. «Questi nazisti uccidono non solo soldati e prigionieri russi ma anche la loro gente», ha proseguito, sostenendo di avere «centinaia di prove di questi atti». L’ambasciatore russo all’Onu, Vassili Nebenzia, ha denunciato, nel suo intervento al Consiglio di Sicurezza Onu, quelle che definisce «le menzogne» sulle atrocità di cui sono accusati i russi a Bucha. «I cadaveri non sembrano cadaveri che sono rimasti lì per molti giorni», ha detto il diplomatico russo, ripetendo un argomento più volte usato in questi giorni da Mosca per negare l’accusa di aver torturato ed ucciso civili».

Ore 17.35 – Usa all’Onu: sospendere la Russia dal consiglio diritti umani Intervenendo al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, l’ambasciatrice Usa all’Onu Linda Thomas-Greenfield ha proposto ufficialmente di sospendere la Russia dal consiglio dei diritti umani di Ginevra, sostenendo che «mina la credibilità del consiglio di sicurezza stesso». «Ogni giorno – ha detto – vediamo quanto poco la Russia rispetti i diritti umani. Ecco perché ieri ho annunciato che gli Stati Uniti, in coordinamento con l’Ucraina e molti altri Paesi membri dell’Onu, chiederanno la sospensione di Mosca dal Consiglio per i diritti umani. La Russia sta usando la sua appartenenza all’organo come piattaforma di propaganda». Sulla base delle informazioni attualmente disponibili – ha concluso l’ambasciatrice – «gli Usa hanno valutato che membri delle forze russe hanno commesso crimini di guerra».

Ore 17.33 – Zelensky chiede una conferenza per riformare il sistema sicurezza mondiale. E mostra un video choc dei civili morti


«È arrivato il momento di trasformare» il sistema di sicurezza internazionale e per questo motivo «propongo una conferenza mondiale, da tenere a Kiev». Così il presidente Zelensky, rivolgendosi al Consiglio di Sicurezza Onu. «Dobbiamo consegnare alle prossime generazioni un’Onu efficace che possa rispondere in maniera preventiva alle sfide in materia di sicurezza per garantire la pace», ha proseguito. Dopo qualche problema tecnico, Zelensky ha anche mostrato ai membri del Consiglio di Sicurezza un filmato con immagini raccapriccianti di civili, inclusi bambini, uccisi in città come Irpin, Dymerka, Motyzhin. «Quello che abbiamo visto a Bucha lo abbiamo visto in altri posti», ha detto. «Il diritto di veto non può significare diritto a uccidere». Infine, ha lanciato un appello: «Se avete solo parole vuote e non potete fare niente per noi», allora «l’opzione è smantellare le Nazioni Unite».

Ore 17.15 – Morti di fame e sete 300 animali al canile di Borodyanka


Non solo la popolazione civile è rimasta vittima dell’occupazione russa di Borodyanka, cittadina della regione di Kiev dalla quale le truppe di Mosca si sono ritirate lo scorso primo aprile. Nelle stesse ore in cui Zelensky informa che sul posto «il numero dei morti potrebbe essere ancora maggiore» di quello di Bucha, rimbalza anche la notizia della drammatica sorte toccata agli animali intrappolati nel canile del luogo: 485 esemplari rimasti senza cibo né acqua dall’inizio della guerra – dunque da fine febbraio – a seguito della fuga dei volontari che se ne prendevano cura. Come riferisce l’associazione UAnimals, ne sono infatti sopravvissuti non più di 150, molti dei quali fortemente debilitati.

Ore 16.50 – «Serve nuovo processo di Norimberga»


« La Russia porta avanti azioni terroristiche e sta commettendo i peggiori crimini di guerra» ha proseguito Volodymyr Zelensky parlando all’Onu. «Bisogna processare i generali russi per crimini di guerra, serve un tribunale modello Norimberga».

Ore 16.40 – Zelensky all’Onu: «Non state garantendo sicurezza»


«L’Onu non sta garantendo la sicurezza difenda tale diritto o può chiudere»: così ha esordito Volodymyr Zelensky parlando in remoto al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite . «La Russia vuole uccidere più civili possibile e Bucha ne è solo uno degli esempi. La Russia ci vuole schiavi silenziosi» ha proseguito.

Ore 16.10 – Draghi: «Italia appoggia le nuove sanzioni Ue»


«La Commissione Europea ha appena annunciato un nuovo pacchetto dì sanzioni nei confronti di Mosca. L’Italia è pienamente allineata al resto dell’Unione Europea e appoggia con convinzione le misure restrittive presentate dalla Presidente von der Leyen». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in occasione della firma del Patto per Torino, a Palazzo Civico nel capoluogo piemontese. «Nella giornata di oggi abbiamo espulso 30 diplomatici russi, una decisione presa in accordo con altri partner europei e atlantici», ha aggiunto.

Ore 16 – Per Zelensky difficile liberare il Donbass


«Combattere per la liberazione del Donbass, occupati dal 2014, ci costerebbe tra i 40.000 e i 50.000 uomini e i russi tornerebbero il mese dopo»: lo ha dichiarato il presidente ucraino Zelensky, citato da Kyiv Independent.

Ore 15.43 – Gb, congelati 350 miliardi dollari di riserve estere russe


Il governo britannico ha annunciato il congelamento di oltre 350 miliardi di dollari delle riserve in valuta estera della Russia di Vladimir Putin, il 60% su un totale di 604 miliardi. Lo afferma la ministra degli Esteri, Liz Truss, dopo i colloqui a Varsavia col suo omologo polacco, Zbigniew Rau. La responsabile del Foreign Office ha ribadito che si devono incrementare le sanzioni occidentali e l’invio di armi all’esercito di Kiev e sottolineato che «la guerra in Ucraina può finire solo con la sconfitta di Putin». Per Truss, inoltre, le sanzioni coordinate coi Paesi alleati «stanno riportando l’economia russa nell’era sovietica».

Ore 15.16 – Putin: «L’Occidente vuole scaricare errori economici su Russia. Possibili limiti all’export di cibo verso Paesi ostili»


«L’Occidente sta cercando di scaricare i propri errori economici sulla Russia, per risolvere i problemi alle spese» di Mosca. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass. Alla luce delle nuove sanzioni, Putin ha affermato che la Russia dovrà essere «più prudente» con le esportazioni di cibo «specialmente verso i Paesi ostili».

Ore 15.09 – Wsj, la Repubblica Ceca dà tank sovietici a Kiev


«La Repubblica Ceca ha inviato vecchi carri armati dell’era sovietica in Ucraina, fornendo armi pesanti indispensabili alle truppe ucraine». A rivelarlo è il Wall Street Journal. La Repubblica Ceca e la Slovacchia si sarebbero anche offerte di «riparare e riadattare le attrezzature militari ucraine danneggiate». L’Ucraina avrebbe catturato «sinora 176 carri armati russi, 34 pezzi di artiglieria semoventi, 116 veicoli da combattimento corazzati, 149 veicoli da combattimento di fanteria, 23 lanciarazzi e 45 veicoli corazzati per il personale, e la maggior parte di questi pezzi «avrebbero bisogno di essere riparati prima dell’uso».

Ore 14.50 – Ursula von der Leyen: «Imporremo embargo sul carbone russo. Stop a navi, tir e alle transazioni di quattro banche. Il quinto pacchetto di sanzioni colpisce l’export per un valore di 10 miliardi»


La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha presentato il quinto pacchetto di sanzioni
contro Russia e Bielorussia, che prevede anche l’embargo sul carbone russo: «Imporremo un divieto di importazione di carbone dalla Russia, del valore di 4 miliardi di euro all’anno — ha spiegato von der Leyen —. Ciò taglierà un’altra importante fonte di entrate per la Russia». Nell’insieme, le nuove sanzioni — che comprendono il divieto di accesso ai porti europei per le navi di Mosca, il divieto di accesso in Ue ai tir russi, lo stop all’esportazione di prodotti tecnologici come i semiconduttori e lo stop totale alle transazioni riguardanti quattro banche chiave russe, tra le quali la Vtb, secondo più importante istituto del Paese — vanno a colpire l’export dalla Ue alla Russia per un valore complessivo «di 10 miliardi». «Continueremo a degradare la capacità tecnologica e industriale della Russia», ha precisato von der Leyen, annunciando che si sta lavorando a nuove sanzioni sul petrolio.

Ore 14.48 – Michel: paralizzare la macchina guerra per fermare atrocità


«La Russia non vincerà la sua guerra prescelta. Ma paralizzare la macchina da guerra del Cremlino ora è vitale per fermare le atrocità commesse in Ucraina. Non c’è altro modo che inasprire le sanzioni». Lo dichiara il presidente del Consiglio europeo Charles Michel in un tweet.

Ore 14.38 – Ambasciata russa contro espulsioni: no prove delle accuse


«L’ambasciatore Serghei Razov ha esplicitamente espresso la sua protesta contro la decisione immotivata della parte italiana» sull’espulsione di 30 diplomatici russi, «che porterà ad un ulteriore deterioramento delle relazioni bilaterali». Lo si legge in un commento, diffuso dalla rappresentanza diplomatica della Federazione a Roma, in cui si ribadisce che «questo passo non rimarrà senza risposta da parte russa». L’espulsione è stata eseguita «per motivi di sicurezza», c’è scritto nella nota russa. Ma «di tali azioni non è stata fornita alcuna prova».

Ore 14.30 – Stoltenberg (Nato): «Fase cruciale della guerra, Mosca tenterà di prendere il Donbass. Kiev decide che tipo di pace accettare»


«Vediamo le truppe russe che si ritirano da Kiev, si raggruppano, si rifocillano, e si concentrano sull’est del Paese. Siamo a una fase cruciale della guerra, in cui Mosca tenterà di prendere tutto il Donbass e l’area di terra che arriva in Crimea». Ad affermarlo è il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg alla vigilia del consiglio atlantico, sottolineando che non mancherà l’appoggio della Nato all’Ucraina, aumentando anche il sostegno militare. Per quanto riguarda i negoziati Stoltenberg è chiaro: «Decide Keiv che tipo di accordo di pace accettare».

Ore 14.20 – Nuovo scambio di prigionieri, 86 per parte


Gli eserciti russo e ucraino hanno compiuto un nuovo scambio di prigionieri con ciascuna delle due parti che ha rilasciato 86 soldati nemici. Lo riferiscono le agenzie russe. Secondo la Tass, all’ultimo momento è fallito un accordo per ottenere da parte di Mosca la liberazione di quattro specialisti dell’agenzia atomica Rosatom rimasti in Ucraina.

Ore 14.09 – I russi hanno colpito un serbatoio con acido nitrico


A Rubizhne, nella regione di Lugansk, l’esercito russo ha colpito un serbatoio con acido nitrico. Si tratta di un composto molto pericoloso se è inalato. Lo ha annunciato il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk Serhiy Gaidai su Telegram, come riporta anche il Parlamento ucraino su Twitter scrivendo: «Le conseguenze sono simili all’uso di armi chimiche o biologiche». Gaidai ha esortato i cittadini a non lasciare i rifugi e a chiudere porte e finestre. «L’acido nitrico è pericoloso se inalato, ingerito e a contatto con la pelle e le mucose — ha sottolineato Gaidai —. I fumi acidi sono irritanti per le vie respiratorie. Per avvelenamenti deboli ci sono segni di bronchite, bronchiolite lieve, capogiro, sonnolenza, mentre con grave avvelenamento c’è il rischio di edema polmonare».

? WARNING ?

In Rubizhne, #Luhansk region, Russian troops hit a tank with nitric acid!

Nitric acid is very dangerous if inhaled, swallowed or if it is in contact with skin.

The consequences of this incident are similar to usage of chemical or biological weapons!

1/2 pic.twitter.com/o5kPccPg6u

— Verkhovna Rada of Ukraine – Ukrainian Parliament (@ua_parliament) April 5, 2022

Ore 13.50 – A Borodyanka oltre 200 morti civili sotto le macerie


Ci sono molti palazzi crollati a Borodyanka, a venti chilometri da Bucha. Gran parte della città, dalla quale i russi si sono ritirati il primo aprile, è stata distrutta dai bombardamenti degli aerei russi e si stanno recuperando i corpi sotto le macerie. In un altro punto è stato trovato il cadavere di un uomo con segni di torture: aveva la mani legate e una busta alla testa. È quanto ha appurato l’inviato dell’agenzia Ansa sul posto. Secondo il presidente Zelensky, nella cittadina «il numero delle vittime potrebbe essere ancora maggiore» che a Bucha. «Ci sono i corpi di circa 200 civili sotto le macerie dei palazzi colpiti a Borodyanka dai bombardamenti russi — ha spiegato il sindaco di Borodyanka, Georgiy Erko, all’inviato dell’Ansa — . Il 24 febbraio siamo stati la prima città ad essere bombardata. Stiamo cominciando adesso a portare via i corpi perché i russi non ce lo hanno permesso fino a quando c’è stata l’occupazione. Ci hanno detto che potevamo evacuare ma sparavano a chiunque uscisse in strada, affiggendo cartelli affinché restassimo in casa e disegnando il simbolo dell’occupazione ovunque».

Ore 13.36 – Mosca non esclude incontro Putin-Zelensky, ma dopo intesa


Secondo quanto riporta l’agenzia Tass, il Cremlino non esclude la possibilità di un incontro tra il presidente russo Putin e quello ucraino Zelensky, ma lo ritiene realizzabile solo dopo che si sia trovato un accordo su una bozza di intesa.

Ore 13.25 – Anche Spagna e Svezia hanno espulso diplomatici russi


Anche la Spagna e la Svezia, dopo Italia, Danimarca, Germania e Francia, hanno deciso per l’espulsione di alcuni diplomatici russi. Madrid ha espulso 25 funzionari, Stoccolma tre. Per il Cremlino, simili misure dimostrano la «mancanza di lungimiranza» europea.

Ore 13.15 – Mosca contro Biden: «Le sue parole su Putin inaccettabili e indegne di un presidente Usa»


Il Cremlino ha definito «inaccettabili» gli attacchi del presidente americano Joe Biden al presidente russo Vladimir Putin. Il leader statunitense aveva definito il presidente russo «un criminale di guerra». «Gli insulti personali al presidente continuano, e questo è un male. Li consideriamo inaccettabili e lo consideriamo non degno di un presidente degli Stati Uniti», ha commentato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

Ore 13.09 – Zelensky: «Accordo con Turchia per evacuazione feriti da Mariupol, manca l’approvazione di Putin»


Kiev e Ankara hanno raggiunto un accordo per l’evacuazione dei feriti e il trasporto dei cadaveri da Mariupol. Lo ha confermato – parlando ai media ucraini – il presidente Volodymyr Zelensky: «Oggi ci siamo accordati con la Turchia che è pronta a caricare sulle navi i feriti e le vittime per trasportarli da Berdyansk» . Ma per portare avanti questa operazione – ha spiegato – «stiamo aspettando l’approvazione di Vladimir Putin». «Se questo tentativo fallisse, sapremmo che è il presidente della Russia a non dare personalmente questa opportunità », ha concluso Zelensky, citato dall’agenzia Interfax.

Ore 12.40 – Kiev denuncia casi di tortura nei territori in precedenza occupati dall’esercito russo


Il difensore civico ucraino Lyudmila Denisova, su Telegram, ha denunciato «numerosi casi di tortura di civili» che sarebbero avvenuti «nei territori liberati dagli occupanti razzisti», ovvero nei territori ucraini in precedenza occupati dall’esercito russo. La funzionaria cita «bambini di meno di 10 anni uccisi con segni di stupro e tortura»: sarebbero stati trovati nella città di Irpin. «Nella regione di Kiev, il “campo per bambini di Prolisok” ha ospitato per tre settimane la base di un’unità dell’esercito razzista. Nel seminterrato sono stati trovati cinque cadaveri di uomini con le mani legate dietro la schiena. Sono stati torturati e poi uccisi a sangue freddo. Una delle vittime aveva il cranio schiacciato», aggiunge Denisova. Secondo la Ombudsman ucraina, ci sono stati numerosi casi di maltrattamento dei civili nella regione di Chernihiv, che è stata sotto occupazione per 25 giorni, e almeno altri tre casi di tortura nel distretto di Konotop, nella regione di Sumy. «Torturare e uccidere civili è un crimine contro l’umanità e un crimine di guerra in base agli articoli 7 e 8 dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale», ricorda Denisova, che fa appello alla Commissione di inchiesta Onu per le violazioni dei diritti umani.

Ore 12.28 – Il sindaco di Mykolaiv : «Bombe a grappolo sulla città»


Il sindaco di Mykolaiv, Oleksandr Senkevych, ha raccontato alla BBC la situazione della sua città: «Siamo bombardati ogni giorno. Ieri ci hanno bombardato con bombe a grappolo, con missili a grappolo che sono caduti nei quartieri, tutte quelle erano solo case dove la gente va a dormire e la mattina va a lavorare».

Ore 12.19 – Mosca intende espellere i diplomatici italiani a Mosca


La Russia «espellerà diplomatici italiani» a Mosca, in risposta alla decisione italiana di dichiarare «personae non gratae» 30 diplomatici dell’ambasciata russa in Italia. Lo ha dichiarato all’agenzia AGI la portavoce del ministero degli Esteri della Federazione, Maria Zakharova.

Ore 11.55 – Kiev: «Mosca ha respinto un convoglio diretto a Mariupol»


La vicepremier ucraina, Irina Vereshchuk, ha dichiarato che la Russia ha respinto un convoglio umanitario di sette bus diretto verso Mariupol per evacuarne i civili, accompagnato da personale della Croce Rossa Internazionale.

Ore 11.30 – Von der Leyen e Borrell andranno a Kiev, da Zelensky, a giorni


La presidente della Commissione Ursula von der Leyen e l’alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza Josep Borrell andranno a Kiev questa settimana per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha annunciato il portavoce della Commissione. A metà marzo, a Kiev si erano recati tre capi di Stato e governo europei: il premier polacco, Mateusz Morawiecki, quello ceco, Petr Fiala, e lo sloveno, Janez Jansa.

Ore 11. 00 – Potrebbe essere imminente un colloquio Xi-Zelensky



Lo segnala Guido Santevecchi, corrispondente del Corriere da Pechino: secondo fonti cinesi potrebbe essere imminente un incontro tra i due presidenti.

La Cina ha mantenuto, finora, una posizione complessa da «catalogare», secondo l’Occidente: non ha condannato direttamente l’aggressione ma ha chiesto negoziati per porre fine alla guerra, ha negato risolutamente di aver fornito a Mosca aiuti militari (come temeva il Pentagono) ma ha anche condannato le sanzioni dell’Occidente. Nella giornata di ieri, come rivelato poche ore fa, i ministri degli Esteri di Ucraina e Russia si sono sentiti al telefono.

Ore 10.40 – L’Italia espelle 30 diplomatici russi


Lo rende noto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in visita a Berlino: «Il segretario generale del ministero degli Affari esteri, l’ambasciatore Ettore Sequi, ha convocato questa mattina alla Farnesina, su mia istruzione, l’ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov, per notificargli la decisione del governo italiano di espellere 30 diplomatici russi in servizio presso l’Ambasciata in quanto “personae non gratae”. Tale misura, assunta in accordo con altri partner europei e atlantici — continua il ministro — si è resa necessaria per ragioni legate alla nostra sicurezza nazionale, nel contesto della situazione attuale di crisi conseguente all’ingiustificata aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa», ha detto Di Maio.

Immediata la contromossa di Mosca: «Daremo una risposta appropriata», ha detto la portavoce del ministro degli Esteri russo Maria Zakharova. (Qui l’articolo completo).

Ore 10.35 – Danimarca espelle 15 diplomatici russi


La Danimarca ha annunciato l’espulsione di 15 diplomatici russi. «Abbiamo scoperto che erano agenti dell’intelligence russa che stavano compiendo azioni di spionaggio in territorio danese», ha spiegato il ministro degli Esteri Jeppe Kofod su Twitter. Mosca ha annunciato ritorsioni. Ieri Francia e Germania avevano annunciato l’espulsione di decine di diplomatici russi (Parigi 35).

Ore 10.20 – Francia: domani Ue adotterà nuove sanzioni


L’Unione europea «adotterà probabilmente domani un nuovo pacchetto di sanzioni» contro la Russia dopo la scoperta del massacro di civili a Bucha. Lo ha detto il ministro francese degli Affari europei Clement Beaune alla radio Rfi. Secondo il ministro, la Ue dovrebbe agire rapidamente sulle importazioni di gas e carbone dalla Russia. Fino a giugno, la Francia guida il semestre di presidenza Ue.

Ore 10.10 – Zelensky: «Diventeremo come una grande Israele»


Nel messaggio quotidiano agli ucraini nel 41° giorno di guerra, il presidente Zelensky ha detto che l’Ucraina «per dieci anni diventerà come una grande Israele», tutta concentrata «sulle questioni della sicurezza». Lo riporta la Reuters.

Ore 10.01 -«Nella regione di Kiev 1.200 crimini di guerra»


Le forze dell’ordine ucraine hanno registrato 1.200 fatti riconducibili a crimini di guerra, commessi dall’esercito russo nella regione di Kiev. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno Denis Monastyrsky.

Ore 9.50 – L’Onu: ci vorranno decenni per eliminare ordigni inesplosi


In Ucraina ci sono tanti ordigni inesplosi, mine antiuomo e bombe a grappolo da richiedere decenni di lavoro per eliminarli. A dichiararlo è il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, che ha invitato tutti gli Stati ad aderire «senza indugio» alla Convenzione sulla messa al bando delle mine. «I membri permanenti del Consiglio di sicurezza in particolare hanno una responsabilità speciale».

Ore 9.28 – Bombardamenti russi nel Donbass



Serhii Haidai, responsabile dell’amministrazione militare nell’area della regione di Lugansk ancora in mano alle forze di Kiev, ha dichiarato alla Cnn: «Né i soccorritori né le ambulanze riescono a raggiungere alcuni distretti di Popasna e Rubizhne, i bombardamenti sono molto pesanti, continuano i combattimenti nelle strade. A Rubizhne i morti vengono seppelliti nei cortili». La città di Lugansk, insieme con Donesk, guida una delle due zone separatiste nel Donbass, nate nel 2014 dopo l’occupazione della Crimea e riconosciute da Mosca. Parte delle regioni corrispondenti rimangono invece sotto il controllo del governo ucraino.

Ore 9.25 – Zelensky: «Non vedrò Putin»



Il presidente ucraino per settimane ha chiesto un faccia a faccia con Vladimir Putin per discutere un accordo. Ipotesi sempre respinta dal Cremlino. In un discorso diffuso dalla televisione ucraina questa mattina anche Zelensky ammette: «Probabilmente non incontrerò Putin».

Ore 9.20 – Intelligence Londra: ai russi serve nuovo equipaggiamento


«Molte unità russe che si ritirano dall’Ucraina settentrionale richiederanno un significativo riequipaggiamento e rinnovamento prima di essere spostate per le operazioni in Ucraina orientale». Lo afferma il rapporto quotidiano dell’intelligence britannica. «È probabile che i combattimenti a bassa intensità continuino in alcune parti delle regioni appena riconquistate, ma diminuiranno nel corso di questa settimana quando il resto delle forze russe si ritirerà». Le forze ucraine hanno riconquistato un terreno chiave nel nord dell’Ucraina, dopo aver negato alla Russia la possibilità di assicurarsi i suoi obiettivi e aver costretto le forze russe a ritirarsi dalle aree intorno a Chernihiv e a nord di Kiev».

Ore 9.14 – Francia: possibile unità Ue su sanzioni petrolio e carbone


«Siamo pronti a rafforzare le sanzioni: petrolio e carbone sono una possibilità, bisogna discuterne per costruire unità tra i Stati membri». Lo ha detto il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, al suo arrivo alla riunione Ecofin a Lussemburgo. «Penso che ci sia una determinazione di tutti i 27 Stati membri nel rafforzare le sanzioni. E questo è il punto chiave. Penso anche che preservare l’unità dei 27 Stati membri quando si decide sulle sanzioni sia assolutamente fondamentale».

Ore 9.00 – Il presidente del Parlamento russo: «A Bucha solo bugie»


«Una provocazione per screditare la Russia». Così il presidente della Duma Vyacheslav Volodin ha definito la situazione di Bucha, alle porte di Kiev. «Washington e Bruxelles sono gli sceneggiatori e i registi, mentre quelli di Kiev sono gli attori. Non ci sono fatti, solo bugie».

Ore 8.50 – Gentiloni: discutiamo sanzioni rafforzate


«Discuteremo dello stato di avanzamento delle sanzioni, la loro attuazione, cosa possiamo fare contro le scappatoie e se è necessario rafforzare le sanzioni perché ogni giorno siamo colpiti da queste immagini. Abbiamo nuove immagini dai satelliti di ciò che sta accadendo a Bucha e dobbiamo reagire». Così il commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, al suo arrivo alla riunione dell’Ecofin a Lussemburgo. «Avremo anche la possibilità di parlare con il ministro delle Finanze ucraino Serhij Marcenko e di discutere con lui ulteriori iniziative a sostegno».

Ore 8.40 – Kiev: oggi 7 corridoi umanitari, Mariupol sempre bloccata


Oggi sono previsti in Ucraina sette corridoi umanitari, compresa la città assediata di Mariupol. Lo annuncia la vice prima ministra Iryna Vereshcuk su Telegram. Il percorso da Mariupol è diretto a Zaporizhzhia (circa 200 chilometri a nord-ovest), con mezzi propri, spiega Vereshchuk, precisando che le forze russe, «nonostante le promesse, non consentono a nessuno di recarsi a Mariupol». «Gli occupanti hanno bloccato a Mangush i rappresentanti del Comitato Internazionale della Croce Rossa. Dopo i negoziati, sono stati rilasciati nella notte e inviati a Zaporizhia».

Ore 8.33 – Kiev: 165 bambini uccisi da inizio guerra


Sono 165 i bambini morti e 266 quelli feriti in seguito all’invasione russa. Lo rende noto l’Ufficio del procuratore generale ucraino, precisando che «il maggior numero delle vittime si concentra nella città di Mariupol, in alcune aree delle regioni di Kiev, Chernihiv e Luhansk». «I bombardamenti — aggiunge la nota — hanno danneggiato 869 scuole, 83 delle quali completamente distrutte».

Ore 8.05 – Governatore di Sumy: ritrovati corpi di civili torturati


A Konotop, nel nordest dell’Ucraina, sono stati trovati almeno tre corpi di civili con evidenti segni di torture. Lo ha denunciato il governatore regionale di Sumy, Dmytro Zhyvytsky, spiegando che le vittime sono state recuperate dai militari ucraini. Il ritrovamento è avvenuto nelle zone dalle quali i russi si sono ritirati due giorni fa.

Ore 8.00 – Il Giappone rafforza le sanzioni per Mosca


Il governo di Tokyo ha imposto una nuova serie di sanzioni finalizzate a limitare l’esportazione di beni di lusso in Russia. Lo ha reso noto il ministero del Commercio e dell’Industria giapponese.

Ore 7.55 – Gli Usa hanno lanciato un missile ipersonico


Gli Usa hanno «testato» un missile ipersonico a metà marzo, ma non l’hanno reso noto per evitare un’escalation con la Russia durante il viaggio del presidente Biden in Europa. Lo rivela la Cnn citando fonti anonime della Difesa Usa. L’Hypersonic Air-breathing Weapon Concept (HAWC) è stato lanciato da un bombardiere B-52 al largo della costa del Pacifico: si tratta del primo test dell’ultima versione del missile prodotto dalla Lockheed Martin, capace di coprire la distanza di 500 chilometri in meno di cinque minuti alla velocità di oltre 6 mila chilometri all’ora. Il missile non ha testate esplosive e sfrutta la sua forza cinetica per distruggere l’obiettivo.

Mosca ha ammesso l’uso di un missile ipersonico

che ha colpito un deposito di munizioni nell’Ovest dell’Ucraina alcune settimane fa: allora gli Stati Uniti non avevano dato grande importanza alla notizia, sottolineando che il Kinzhal in questione è una versione aggiornata del missile balistico a medio raggio Iskander. La tecnologia dell’HAWC è più avanzata.

Ore 7.37 – Zelensky: la Russia cerca di coprire i crimini di guerra


così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video notturno. «Dopo la scoperta delle uccisioni di massa di civili nella regione di Kiev, gli occupanti potrebbero avere un diverso atteggiamento in altre parti del Paese», ha detto. «Stanno già lanciando una falsa campagna per nascondere la loro colpevolezza nei massacri di civili a Mariupol. Faranno dozzine di interviste inscenate, nuove registrazioni e uccideranno persone per far credere che siano state uccise da altri».

Zelensky parlerà oggi pomeriggio alle 16 ora italiana al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per la prima volta.

Ore 7.30 — L’intervento della Cina


Il ministro degli Esteri della Cina, Wang Yi, ha parlato al telefono con il suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba. La chiamata è avvenuta ieri ma è stata resa nota soltanto oggi. Pechino ha fatto sapere che a chiedere la telefonata è stata Kiev e di aver ribadito la necessità di colloqui per arrivare alla fine delle ostilità.

L’ultimo contatto a livello di ministri degli Esteri tra i due Paesi era avvenuto settimane fa, quando il ministro ucraino Kuleba aveva chiesto a Pechino di utilizzare i propri legami con mosca per porre fine all’invasione.

Ore 7.25 — Le nuove sanzioni (ma stiamo facendo abbastanza?)


Gli orrori della guerra in Ucraina faranno scattare — ha spiegato ieri l’Unione europea — nuove sanzioni contro Mosca (e forse l’espulsione di diplomatici russi, anche dall’Italia).

Ma comprenderanno pure l’embargo su petrolio, carbone e, soprattutto, gas russo? Qui ogni certezza viene meno perché, come spiega Francesca Basso, Germania e Austria hanno già fatto sapere che «al momento non è possibile tagliare il gas».

Su carbone e petrolio, invece, qualche altolà potrebbe arrivare. Anche perché, come scrive Federico Fubini: «C’è qualcosa di strano quando il pacchetto di sanzioni più duro mai deciso su una grande economia produce, in apparenza, un’eterogenesi dei fini. Quando un mese dopo il blocco delle riserve della banca centrale il rublo prima crolla del 45% sull’euro, poi torna a un soffio da dov’era prima della guerra. C’è qualcosa d’imprevisto quando all’embargo che avrebbero dovuto mettere in ginocchio l’industria russa rischia di seguire un raddoppio, in volume finanziario, delle sue esportazioni. Oppure quando un default delle scadenze di debito in dollari, sempre annunciato, per il momento non arriva».

Qui l’articolo completo di Federico Fubini; qui invece l’editoriale di Paolo Giordano che si chiede se stiamo facendo davvero abbastanza, per l’Ucraina.

Ore 7.14 — Bombe su Mykolaiv, «uccisi anche dei bambini»


(Marta Serafini, inviata a Odessa) Il governatore della regione di Mykolaiv, Vitaliy Kim scampato pochi giorni fa a un tentativo di uccisione da parte dei russi — ha annunciato sui social che le truppe russe hanno colpito la città di Mykolaiv utilizzando anche armi non convenzionali. «Infrastrutture civili e mediche, tra cui un ospedale pediatrico, è stato colpito dal fuoco nemico. Ci sono morti e feriti, tra cui bambini», ha spiegato: le vittime sarebbero 11 e tra loro ci sarebbe almeno un bambino.

Ore 7.01 – Gli obiettivi di Mosca


Da giorni il ministero della Difesa russo ha comunicato che concentrerà le operazioni militari nel Donbass, per «liberarlo» dai «nazisti». Ora però il ministero della Difesa ucraino chiarisce che la riorganizzazione delle truppe russe — concentrata nell’Est del Paese — punta a null’altro che a «stabilire il pieno controllo sul territorio delle regioni di Donetsk e Luhansk»: un’occupazione, dunque, di lungo termine.

Nelle scorse ore, aveva fatto scalpore un editoriale pubblicato dall’agenzia russa Ria Novosti che spiegava che cosa si intendesse con «denazificazione» — uno «sforzo che durerà una generazione», comporterà l’eliminazione fisica degli avversari con la guerra e contempli la possibilità di lavori forzati e campi di rieducazione, oltre alla scomparsa del nome «Ucraina».

Ore 6.48 – Ministero Difesa, militari russi demoralizzati, aumentano disertori


«Le forze di occupazione continuano a subire perdite. Hanno grossi problemi con il personale delle unità di combattimento e delle unità di supporto. Il personale nemico è demoralizzato, il che ha portato ad un aumento del numero di diserzioni e al rifiuto dei militari delle forze armate della Federazione Russa di prendere parte alla guerra sul territorio dell’Ucraina. Vinciamo insieme! Gloria all’Ucraina!». Così il ministero della Difesa dell’Ucraina in un post sui social.

Ore 6.35 – Esercito, russi si raggruppano per attacco a est


L’esercito ucraino ha pubblicato il suo rapporto operativo quotidiano, sostenendo che la Russia sta raggruppando le truppe per un attacco aggressivo nell’est del Paese. Lo riferisce Ukrinform. Secondo il rapporto, «l’obiettivo è stabilire il pieno controllo sul territorio delle regioni di Donetsk e Lugansk». E «sta reintegrando scorte di cibo, carburante, materiali lubrificanti e munizioni». Le forze russe continuano anche a bloccare la città di Kharkiv e cercano stabilire il pieno controllo su Mariupol, con continui bombardamenti di artiglieria che distruggono quartieri residenziali e infrastrutture cittadine, aggiunge il rapporto.

Ore 5.03 – Sirene d’allarme in gran parte dell’Ucraina


Le sirene di allarme per possibili incursioni aree sono tornate a suonare stamane in quasi tutta l’Ucraina. Lo segnalano i media locali. Da Kiev, a Odessa, da Kharkiv Leopoli, da Mykolaiv a Donetsk e Zaporizhzhia.

Ore 4.41 – Anonymous pubblica i nomi di 120 mila soldati russi


Il collettivo di hacker Anonymous ha annunciato su Twitter di aver violato e messo in rete i dati personali relativi a 120mila soldati russi che partecipano all’invasione in Ucraina. Tutti dovrebbero essere portati dinanzi a un tribunale «per crimini di guerra», denuncia Anonymous. Il materiale riguarda date di nascita, indirizzi, numeri di passaporto e le unità militari di riferimento. Il collettivo — che ha dichiarato la «guerra informatica» al governo russo pochi giorni dopo l’inizio dell’invasione — promette che continuerà la sua battaglia «fino a quando la Russia non fermerà la sua aggressione».

Ore 4.26 – Tesoro «chiude» le riserve russe in banche Usa


Il Tesoro degli Stati Uniti ha sospeso i pagamenti in dollari del debito sovrano russo dai conti del governo di Mosca presso le banche americane. Lo scrive l’agenzia Bloomberg. La mossa punta ad aumentare la pressione su Mosca perché rinunci all’invasione dell’Ucraina. L’Office of Foreign Assets Control del Tesoro non consentirà più alcun pagamento in dollari da conti del governo russo presso le banche statunitensi. L’obiettivo è costringere la Russia a scegliere tra il prosciugare le riserve in dollari che detiene nel proprio Paese, spendere le nuove entrate che raccoglie o andare in default.

Ore 23.19 – La sindaca di un villaggio a Ovest di Kiev trovata morta con le mani legate assieme al figlio e al marito


Le autorità ucraine hanno denunciato il ritrovamento, in un villaggio a ovest di Kiev, di cinque corpi di civili con le mani legate dietro la schiena, tra cui quelli della sindaca, del marito e di suo figlio. La polizia ha mostrato ai giornalisti della France Press quattro corpi, compreso quello del sindaca, che era semisepolto in una pineta vicino alla sua abitazione a Motyzhyn. Un quinto corpo è stato trovato in un piccolo pozzo in giardino. Altri due uomini trovati morti non facevano parte della famiglia del sindaco e i corpi avevano le mani legate dietro la schiena. La sindaca, Olga Sukhenko, 50 anni, suo marito e il figlio, secondo la polizia erano stati rapiti dalle truppe russe il 24 marzo. Secondo quanto riferito da alcuni residenti, si erano rifiutati di collaborare con le forze russe.

5 aprile 2022 (modifica il 5 aprile 2022 | 18:33)

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