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Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi | Kiev informa Aiea: in fiamme foresta vicino Chernobyl

di Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Redazione Online

Le notizie di mercoledì 23 marzo sulla guerra, minuto per minuto: il Cremlino non esclude l’uso dell’arma atomica, «ma solo se saremo minacciati». Missile lanciato dalla Crimea. Zelensky: trattative difficili, ma continuano. Sequestrato un convoglio umanitario

• La guerra è al 28esimo giorno: ancora bombe su Mariupol, contraerea in azione a Odessa.

• Il portavoce del Cremlino, Peskov in un’intervista alla Cnn: «Useremo le armi nucleari solo se verrà minacciata l’esistenza della Russia».

• Il presidente ucraino ha parlato ieri in videoconferenza davanti alle Camere riunite. L’invasione russa «sta distruggendo le famiglie mentre la guerra continua a devastare citta ucraine. Alcune sono completamente distrutte come Mariupol», ha denunciato.

• La resistenza degli ucraini «è eroica», ha detto il premier Draghi dopo il discorso di Zelensky. Polemiche sui parlamentari assenti.

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Ore 2.03 – Leader militari russi hanno respinto le chiamate Usa

Gli innumerevoli tentativi americani di contattare i leader militari russi sono caduti nel vuoto. Mosca li ha respinti tutti. Il capo del Pentagono, Lloyd Austin, e il capo dello Stato maggiore congiunto Usa, Mark Milley, hanno tentato più volte di mettersi in contatto con il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu e il generale Valery Gerasimov da quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina ma senza successo. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali la mancanza di comunicazione aumenta i rischi di un errore di calcolo o di un incidente sul campo di battaglia.

Ore 1.53 – Zelensky: «Nato ci dia sostegno efficace e illimitato»

Parlando alla vigilia del vertice della Nato, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato l’Alleanza a fornire «sostegno efficace e illimitato» all’Ucraina, comprese tutte le armi di cui il paese ha bisogno per respingere l’invasione russa. «Chiediamo che l’Alleanza dichiari che aiuterà pienamente l’Ucraina a vincere questa guerra, a ripulire il nostro territorio dagli invasori e a riportare la pace in Ucraina», ha detto in un discorso video notturno alla nazione.

Ore 1.48 – Casa Bianca crea «Tiger Team» su attacchi russi con armi chimiche o nucleari

La Casa Bianca ha creato una squadra di funzionari per la sicurezza nazionale incaricata di delineare scenari sulle risposte di Stati Uniti e alleati se il presidente russo Vladimir Putin usasse armi chimiche, biologiche o nucleari. Lo rende noto il New York Times. Il gruppo, noto come «Tiger Team», sta anche esaminando le risposte se Putin raggiungesse il territorio della Nato per attaccare i convogli che portano armi e aiuti all’Ucraina.

Giovedì, ore 1.41 – Blinken: «Esercito russo ha commesso crimini di guerra»

Il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, ha dichiarato che l’amministrazione Biden ha stabilito formalmente che l’esercito russo ha commesso crimini di guerra in Ucraina. La valutazione, ha fatto sapere in una nota, è basata su «attenta analisi» delle fonti pubbliche e d’intelligence sull’invasione russa. «Gli Usa condivideranno le informazioni con gli alleati, i partner e le istituzioni internazionali incaricati di indagare sulle accuse di crimini di guerra e contro l’umanità», ha dichiarato Blinken.

Ore 23.36 – Johnson: la Gran Bretagna invierà 6.000 missili e 25 mln sterline

La Gran Bretagna invierà 6.000 missili, composti da armi anticarro e ad alto potenziale esplosivo, e 25 milioni di sterline (33 milioni di dollari, 30 milioni di euro) in aiuti finanziari all’esercito dell’Ucraina. Lo ha detto il primo ministro Boris Johnson. «Il Regno Unito lavorerà con i nostri alleati per aumentare il sostegno militare ed economico all’Ucraina, rafforzando le loro difese mentre invertono la tendenza in questa lotta», ha detto, annunciando la notizia alla vigilia dei vertici della Nato e del G7.

Ore 23.30 – Kiev informa Aiea, in fiamme foresta vicino Chernobyl

Le autorità di Kiev hanno informato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica che una foresta vicino alla centrale nucleare di Chernobyl è in fiamme. Lo riferisce il Kyiv Independent.

Ore 23.29 – Appello Zelensky: domani manifestate in tutto mondo

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha lanciato un appello per proteste contro la guerra in tutto il mondo domani, 24 marzo, a un mese dall’inizio dell’invasione russa.

Ore 23.09 – Media ucraini: il sindaco di Mariupol ha lasciato la città

L’edizione ucraina del sito di informazione russo Strana.ua riporta che il sindaco della città di Mariupol, Vadim Boychenko, ha lasciato la città, «perché lì non c’era più alcun collegamento». Lo scrive il sito Ria Novosti. «Come ha spiegato il capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk , Pavel Kirilenko, Boychenko ha lasciato la città perché non c’è alcun collegamento lì».

Ore 22.36 – Consiglio Sicurezza Onu boccia bozza umanitaria della Russia

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha bocciato come da attese la bozza di risoluzione elaborata dalla Russia sulla situazione umanitaria in Ucraina. Il testo, che chiedeva l’accesso umanitario per la consegna degli aiuti e la protezione dei civili, ma ovviamente non menzionava il ruolo di Mosca nella crisi, ha ottenuto due voti a favore (Russia e Cina) e 13 astensioni. Senza l’imposizione di un veto, per passare le risoluzioni del Consiglio devono ottenere almeno nove voti a favore.

Ore 21.24 – Biden è arrivato a Bruxelles

Il presidente americano Joe Biden è arrivato in Europa, atterrando a Bruxelles. Domani parteciperà al vertice Nato e al Consiglio Ue: tra i temi sul tavolo il rafforzamento dei meccanismi di difesa.

Ore 21.19 – Renault sospende le attività nello stabilimento di Mosca

Renault ha annunciato la sospensione delle attività del suo stabilimento di Mosca. Lo afferma la stessa Renault in un comunicato.

Ore 20.20 – Guardian: uccisa una giornalista russa a Kiev

Una giornalista russa è morta dopo essere stata colpita dai bombardamenti russi a Kiev mentre filmava la distruzione provocata dal lancio di razzi in un centro commerciale nel distretto di Podolsky. Lo scrive il Guardian, precisando che la reporter di un sito di notizie indipendente con sede in Russia, l’Insider, Oksana Baulina, era in Ucraina come corrispondente, dove aveva inviato rapporti da Leopoli e Kiev. Con lei è morto un altro civile, mentre alte due persone che la accompagnavano sono rimaste ferite.

Ore 19.15 – La Russia espelle diplomatici americani

Mosca ha annunciato l’espulsione di diplomatici americani in risposta alla misura analoga adottata da Washington alla fine di febbraio nei confronti di 12 diplomatici russi presso l’Onu. Un alto diplomatico della missione diplomatica statunitense a Mosca – secondo quanto riporta l’agenzia Novosti – è stato convocato al ministero degli Esteri e ha ricevuto una nota con un elenco di impiegati diplomatici americani espulsi, dichiarati «persone non grate».

Ore 19 -Da Biden altre sanzioni contro la Russia

«Biden annuncerà nuove sanzioni su figure politiche, oligarchi e entità russe». Lo ha detto il capo della sicurezza nazionale americana Jake Sullivan, parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force One diretto a Bruxelles.

Ore 18.50 – Trump: «Io minaccerei Putin con i sottomarini nucleari…»

Donald Trump minaccerebbe Vladimir Putin con i sottomarini nucleari Usa se fosse ancora presidente. Lo ha detto lui stesso a Fox News. «L’ho sentito usare costantemente la parola N, la parola nucleare», ha osservato. «Oh, è una potenza nucleare, ma noi siamo una potenza nucleare più grande, abbiamo i più grandi sottomarini (nucleari, ndr) nel mondo, le macchine più potenti mai costruite…», ha aggiunto.

Ore 18.30 – Il sindaco di Kiev: «Abbiamo ripreso Irpin»

Quasi tutta la città di Irpin, alla periferia nordoccidentale di Kiev, è tornata in mani ucraine. Lo ha detto il sindaco della capitale, Vitalij Klitshcko, citato dalla Bbc, affermando che la controffensiva ha respinto l’attacco russo anche a Makariv, altra località a una settantina di chilometri a ovest della capitale. L’esercito ucraino ha «distrutto il piano per circondare Kiev», ha aggiunto Klitshcko.

Ore 18.15 – Pagare il gas in rubli: la Germania dice no

Arriva dalla Germania la prima reazione alla richiesta di Putin di saldare in rubli gli acquisiti di gas dalla Russia. Ed è una risposta negativa. «Sarebbe una violazione del contratto» ha detto il ministro dell’economia Robert Habeck.

Ore 18.05 – Zelensky ha chiesto a Usa di non sanzionare Abramovich

Gli Stati Uniti non hanno imposto sanzioni su Roman Abramovich su richiesta di Volodymyr Zelensky: il presidente ucraino ha chiesto infatti a Joe Biden di attendere per le sanzioni in quanto l’oligarca potrebbe giocare un ruolo nel facilitare i negoziati di pace con la Russia. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti.

Ore 17.55 – Conte dice no ad aumento spese militari

Giuseppe Conte, leader politico del M5S dice no all’aumento delle spese militari. L’indicazione sarebbe emersa nel corso di nun incontro tra l’ex premier e i sindacati. Una mozione per portare il budget per la difesa al 2% è passato alla camera ma deve affrontare l’esame del Senato. Crescenti sono le contrarietà a questo rialzo all’interno dei Pentastellati. «Con quale faccia con caro bollette e caro benzina diciamo ai cittadini che ora bisogna dedicarsi alle spese militari? Possiamo dirlo mentre in Sanità rimandiamo 1 milione di interventi e 20 milioni di esami diagnostici?»

Ore 17.50 – Soldati russi rapiscono padre di una giornalista ucraina

Soldati russi hanno sequestrato a Melitopol il padre settantacinquenne della giornalista Svetlana Zalizetska, direttrice della testata «Ria Melitopol». Ne ha dato notizia la giornalista stessa: «I soldati hanno fatto irruzione in casa portandosi via mio padre».

Ore 17.15 – Bankitalia: «Con questi prezzi del gas imprese non sopravvivono»

«Con i prezzi del gas saliti 10 volte in due anni c’è un grande stress sui consumatori e sulle industrie che non possono sopravvivere con questi prezzi». È l’allarme lanciato dal governatore di Bankitalia Ignazio Visco al forum di Bloomberg sull’economia italiana. Visco ha sottolineato come per rispondere a questa difficoltà «non è responsabilità delle politiche monetarie». Importante invece è stata la «forte coordinazione di risposta all’invasione russa dell’Ucraina».

Ore 17 – La Nato: caduti russi tra 7.000 e 15.000

I caduti russi dall’inizio della guerra sono tra i 7.000 e i 15.000. La stima è stata avanzata dalla Nato e coincide con le cifre formulate anche da altre fonti. Secondo invece un calcolo del Wall Street Journal tra morti, feriti e dispersi le perdite dell’esercito russo salgono a 40.000.

Ore 16.40 – A marzo inflazione russa a 18,3%

Le aspettative inflazionistiche a marzo sono aumentate in modo significativo, secondo un commento della Banca di Russia. Pertanto, le aspettative di inflazione sono aumentate di 4,8 punti percentuali fino al 18,3%. Si tratta del secondo risultato più grande nell’intera storia delle osservazioni. Le aspettative sui prezzi delle imprese, secondo il monitoraggio condotto dalla Banca di Russia, a marzo hanno raggiunto i loro valori massimi nell’intera storia delle osservazioni dal gennaio 2000.

Ore 16.20 – Disagi a Trenitalia, possibile attacco hacker russi

È ipotizzabile che l’attacco informatico alle Ferrovie che ha bloccato alcuni sistemi della società sia riconducibile alla Russia. La tipologia dell’attacco e il modus operandi con il quale è stato realizzato, sottolineano fonti qualificate della sicurezza italiana, sarebbero infatti riconducibili ad hacker russi.

Ore 16.05 – Lituania: multe a chi espone il simbolo della «Z»

I membri del parlamento lituano hanno proposto di equiparare il nastro di San Giorgio e la lettera Z ai simboli nazisti e comunisti, e sarà inflitta una multa fino a 500 euro per la loro manifestazione, riferisce l’agenzia ELTA , citando gli autori dell’iniziativa.

Ore 16 – Prezzo del gas +27% dopo l’annuncio di Putin

Il prezzo del gas in Europa registra un balzo del 34% per poi ridiscendere a 125 euro (+27%) al Mwh, dopo la decisione di Vladimir Putin che ha annunciato il pagamento delle forniture solamente in rubli e non più in euro e dollaro per i Paesi ritenuti «ostili».

Ore 15.30 – Zelensky alla Francia: «Difendiamo libertà, fraternità uguaglianza»

La Francia deve aiutare l’Ucraina a porre fine a questa «guerra contro la Libertà, l’Eguaglianza e la Fraternità», lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, citando dinanzi al parlamento francese i tre valori fondamentali della Re’publique che – ha osservato – hanno «reso l’Europa unita». Dinanzi ai parlamentari d’Oltralpe, il presidente ucraino ha denunciato i crimini di guerra contro l’esercito russo che «brucia tutto» quanto incontri in Ucraina, portando «terrore». È poi tornato a chiedere «maggiore sostegno» della Francia e dell’Europa affinché «la libertà non perda» questa questa guerra contro la Russia di Vladimir Putin.

Ore 14.55 – Sequestrato direttore del teatro di Kherson

Il direttore generale del Teatro di Kherson e presidente del festival teatrale internazionale Melpomene di Tavria, Oleksandr Knyha, è stato rapito dall’esercito russo. Lo ha reso noto con un video su Facebook Yevhen Ryshchuk, sindaco di Oleshky, cittadina che si trova nei pressi di Kherson, secondo quanto riporta Ukrinform. Come è avvenuto ancher di recente, questi sequestri-lampo puntano a ottenere da parte degli ucraini la liberazione di soldati russi fatti prigionieri.

Ore 14.30 – La Nato non invierà truppe in Ucraina

«Non manderemo truppe in Ucraina». Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa. «La Nato non è parte del conflitto, sostiene l’Ucraina, ma non è parte del conflitto», ha detto. «La Nato non invierà truppe in Ucraina», ha aggiunto Stoltenberg. «Dobbiamo comprendere che è estremamente importante dare aiuto all’Ucraina, e stiamo aumentando, ma anche estremamente importante prevenire che questo conflitto diventi a pieno titolo una guerra tra Nato e Russia e quindi il messaggio è molto chiaro da parte degli alleati: non manderemo truppe in Ucraina», ha sottolineato.

Ore 13.50 – Russia espulsa dalla Corte dei diritti dell’uomo

La Russia verrà espulsa dalla Convenzione europea per la protezione dei diritti umani dal 16 settembre 2022, ha affermato la Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) in una nota. «La Federazione Russa cessa di essere un’Alta Parte contraente della convenzione (per la tutela dei diritti umani – ndr) dal 16 settembre 2022», ha affermato la corte in un comunicato diffuso oggi.

Ore 13.45 – Sindaco di Irpin: «Russi usano bombe al fosforo»

«La Russia ha usato bombe al fosforo bianco a Hostomel e Irpin». Lo ha detto il sindaco di Irpin Oleksandr Markushin, citato da The Kyiv Independent. «Le forze russe hanno preso di mira le città satellite di Kiev con bombe al fosforo la notte del 22 marzo – ha affermato Markushin – L’uso di tali armi contro i civili è vietato dalle Convenzioni di Ginevra». Il vice capo della polizia di Kiev dal canto suo ha diffuso un video accusando la Russia di avere usato munizioni al fosforo contro la città di Kramatorsk, nell’est del Paese

Ore 13.35 – Putin impone il pagamento del gas in rubli

La Russia chiederà che le forniture di gas all’Occidente vengano pagate in rubli. Lo ha annunciato Vladimir Putin, secondo quanto riferisce l’agenzia Novosti. «Non ha senso spedire le nostre merci nell’UE e negli Stati Uniti e ricevere il pagamento in dollari ed euro» ha affermato. Si tratterebbe di una manovra per arrestare la caduta del rublo nei confronti delle valute forti. Putin ha aggiunto che le forniture di gas proseguiranno regolarmente.

Ore 13.30 – Un altro giornale russo ammette che i soldati morti sono migliaia

Un altro giornale di Mosca ammette implicitamente che i caduti russi sul fronte ucraino sono ormai migliaia. È la testata Moscow Times, che oggi racconta i funerali di un giovane caduto. L’articolo attualmente online dice testualmente : «All’interno di una bara avvolta nella bandiera russa e nello stendardo dei paracadutisti giaceva il 21enne Kirill Ulyashev, uno delle migliaia di militari russi che si ritiene siano morti durante l'”operazione militare speciale” di Mosca in Ucraina, durata quasi un mese».

Ore 13.25 – Riapre domani la Borsa di Mosca

La Banca di Russia ha dato il via libera alle negoziazioni delle azioni della Borsa di Mosca a partire da domani. Il trading dell’indice Imoex si terrà dalle 9:50 alle 2 pomeridiane ora di Mosca. La vendita allo scoperto sarà vietata. Il regime di trading per gli altri giorni sarà annunciato nelle prossime ore.

Ore 13.15 – Si dimette l’ex vicepremier Chubais

L’inviato russo alle Nazioni Unite per le questioni climatiche, Anatolj Chubais si è dimesso in dissenso con Mosca per la guerra in Ucraina. ne ha dato notizia l’agenzia Bloomberg. Chubais avrebbe già lasciato la Russia. Si tratta della defezione di maggiore peso politico tra quelle subite fino a oggi da Putin. Chubais, già delfino di Eltsin, è stato anche vicepremier di Vladimir Putin. Le dimissioni sono state in seguito confermate dal portavoce del Cremlino Dimitri Peskov.

Ore 12.45 – No di Scholz a una forza di pace Nato

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha escluso qualunque coinvolgimento di truppe Nato nel conflitto Russia-Ucraina, a cominciare dall’invio di una forza di peacekeeping o l’istituzione di una «no fly zone». «La Nato non parteciperà alla guerra, in questo siamo uniti alla nostra alleati e gli Stati Uniti» ha detto.

Ore 12.35 – Ok Ue alla coltivazione di 4 milioni di ettari

La Ue ha varato una serie di misure per coprire il fabbisogno alimentare ed energetico in difficoltà in seguito alle sanzioni adottate nei confronti della Russia. In particolare è stata autorizzata la coltivazione di ulteriori 4 milioni di ettari a uso agricolo. Il pacchetto prevede inoltre un fondo di 500 milioni in aiuto al settore agricolo. L’obiettivo è quello di produrre a breve più cibo in Ue.

Ore 12.25 – Sì della Ue a forniture di gas comuni

La Commissione europea propone il modello vaccini anche per l’acquisto e lo stoccaggio collettivi del gas. «Bruxelles è pronta a creare una task force sugli acquisti comuni di gas a livello dell’Ue, mettendo in comune la domanda, la task force faciliterebbe e rafforzerebbe la sensibilizzazione internazionale dell’Ue ai fornitori per contribuire a garantire importazioni a buon prezzo prima del prossimo inverno», spiega la Commissione.

Ore 12 – La Polonia espelle 45 diplomatici russi

Le autorità polacche hanno deciso di espellere circa 45 diplomatici russi per attività incompatibili con il loro status, ha riferito il portale d’informazione polacco Onet , citando fonti del governo del Paese. Secondo fonti ben informate di Onet, in connessione con la decisione delle autorità polacche l’ambasciatore russo a Varsavia Sergey Andreev è stato convocato al ministero degli Esteri del Paese.

Ore 11.55 . Lavrov: «Trasferire Onu in un Paese neutrale»

« È necessario lavorare sull’idea di trasferire la sede delle Nazioni Unite dagli Stati Uniti» ha affermato mercoledì il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov all’Istituto statale per le relazioni internazionali di Mosca. Ne ha dato notizia l’agenzia Tass. «C’è bisogno di lavorare su questo», ha detto, quando gli è stato chiesto se il quartier generale delle Nazioni Unite potesse essere trasferito dagli Stati Uniti in un paese neutrale.

Ore 11.45 – Draghi su Putin: «Per fare pace bisogna essere in due»

«Non ci sono scuse per chi aggredisce, non ci sono scuse per Putin». Lo ha detto il premier Mario Draghi nell’Aula della Camera. «Il processo di avvicinamento nella Ue è lungo ma l’Italia sosterrà l’Ucraina. La vuole in Europa», dice il premier. «Noi cerchiamo di fare la pace. Lo facciamo fino alla fine. Macron chiama continuamente Putin. Tutti cerchiamo di fare la pace, ma bisogna essere in due per farla», osserva.

Ore 11.21 – Mosca, due scambi di prigionieri con Kiev

Ci sono stati due scambi di prigionieri tra Mosca e Kiev. Ne ha dato notizia il ministero degli Esteri russo, secondo quanto riferisce la Tass.

Ore 11.20 – Unicef, in fuga un bimbo al secondo, rischio tratta è reale

«Fuori dall’Ucraina, la crisi dei rifugiati è cresciuta rapidamente ed esponenzialmente – e così i rischi per milioni di donne e bambini in fuga. La metà dei 3 milioni di persone che sono stati costretti a fuggire dall’Ucraina sono bambini. Stimiamo che 55 bambini fuggano dall’Ucraina ogni minuto – cioè quasi 1 bambino ogni secondo». Così la direttrice generale dell’Unicef, Catherine Russell, al World Economic Forum. «Sono stata recentemente nella regione al confine con la Romania, dove quasi mezzo milione di persone – soprattutto donne e bambini – hanno varcato per sfuggire alla violenza. Viaggiano con quasi niente: i bambini con i loro piccoli zaini, le mamme che si trascinano dietro una borsa a rotelle. Alcuni hanno solo i vestiti che indossano. I bambini e le donne che fuggono dalla violenza sono vulnerabili in tanti modi – anche allo sfruttamento e all’abuso. La minaccia della tratta è reale e crescente, specialmente per i bambini che sono stati separati dalle loro famiglie», sottolinea la direttrice.

Ore 11.15 – Zelensky al Giappone: maggiori sanzioni alla Russia

«Mantenere la pressione sulla Russia attraverso un inasprimento delle sanzioni consentirà un ritorno della pace, in un Paese in cui ormai nessuno ha più fiducia nel proprio futuro». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un collegamento video con il Parlamento giapponese, ringraziando Tokyo per il sostegno dimostrato durante la crisi, a quasi un mese dall’invasione di Mosca. Nel suo messaggio virtuale – il primo di un leader straniero alla Dieta – Zelensky ha anche detto di essere sicuro che Mosca stia preparando un attacco con armi biologiche contro il suo Paese, e ha auspicato una riforma radicale del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che ha giudicato «inadeguato».

Ore 10.50 – Perché il Papa ha rafforzato le sue critiche alla Russia

Papa Francesco ha rafforzato molto la condanna dell’aggressione all’Ucraina da parte della Russia, e ha reso più netta la posizione del Vaticano, dice uno degli uomini più vicini a Francesco: «Ha deciso di schivare l’abbraccio strumentale delle destre cristiane schierate con Putin». Lo spiega questo approfondimento di Massimo Franco

Ore 10.40 – Kiev, con convoglio presi in ostaggio anche ufficiali

La vice primo ministro ucraina, Iryna Vereshchuk, ha fornito sui social maggiori dettagli sul sequestro del convoglio umanitario a Mariupol: «Purtroppo, le forze di occupazione hanno violato l’accordo e non hanno permesso agli autobus di evacuare i residenti di Mariupol dal villaggio di Nikolske e dal villaggio di Melekino», ha detto. «Ci sono undici autobus – ha spiegato – e due veicoli del servizio di emergenza statale che sono stati sequestrati a un posto di blocco russo all’ingresso della città di Mangush e portati via in una direzione sconosciuta. Gli occupanti hanno anche preso in ostaggio 4 ufficiali (del servizio di emergenza) e 11 autisti. Chiediamo al Comitato Internazionale della Croce Rossa e alle Nazioni Unite di fare tutto ciò che è urgente affinché la nostra gente sia liberata immediatamente», ha concluso Vereshchuk.

Ore 10.17 – Media, colpito un ponte a Chernihiv cruciale per gli aiuti

Bombardato nella notte un ponte a Chernihiv, a 130 chilometri da Kiev, ritenuto cruciale per portare aiuti umanitari ed evacuare i civili. Lo riferisce The Kyiv Independent. La notizia è confermata dal consigliere del ministero dell’Interno ucraino Anton Gerashchenko sul suo account Telegram.

Ore 10.05 – Papa, con la guerra non c’è vittoria, si perde tutto

«Con la guerra tutto si perde, tutto, non c’è vittoria in una guerra, tutto è sconfitto. Che il Signore invii il suo Spirito perché ci faccia capire che la guerra è una sconfitta dell’umanità» e «ci liberi da questo bisogno di autodistruzione». Lo ha detto il Papa all’udienza generale parlando della guerra in Ucraina. «Le notizie delle persone sfollate, delle persone che fuggono, persone morte, persone ferite, tanti soldati caduti da una parta e dall’altra, sono notizie di morte. Chiediamo al Signore della vita che ci liberi da questa morte della guerra», ha aggiunto il Papa chiedendo di pregare.

Ore 9.40 – Lavrov, colloqui difficili con l’Ucraina

Il ministro degli esteri russo Segei Lavrov sostiene che i colloqui con l’Ucraina siano complicati perché Kiev cambia continuamente le sue posizioni. Ha anche aggiunto che gli Stati Uniti non vogliono una rapida conclusione dei negoziati perché «vogliono mantenerci in uno stato di ostilità il più a lungo possibile». «Quello che sta succedendo nel mondo non riguarda solo e non tanto l’Ucraina, ma gli sforzi per creare un nuovo ordine mondiale», ha detto. Lavrov discuterà della questione umanitaria in Ucraina domani a Mosca con il presidente della Croce Rossa Internazionale Peter Maurier.

Ore 9.25 – Draghi, serve dialogo con la Cina, non supporti Mosca

«È fondamentale che l’Ue sia compatta nel mantenere spazi di dialogo con Pechino, dobbiamo ribadire l’aspettativa che Pechino si astenga da un supporto a Mosca e sostenga lo sforzo di pace». Lo ha detto il premier Mario Draghi nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo. Il prossimo consiglio europeo «si aprirà con l’incontro con il presidente Usa Biden». Anche nelle sedi dei «vertici Nato e G7 la comunità euroatlantica intende ribadire unità e determinazione nel sostegno all’Ucraina e in un impegno comune per la pace, la sicurezza e la democrazia», ha detto Draghi. «L’Italia lavora per la cessazione delle ostilità, siamo impegnati per far sì che ci siano corridoi umanitari. La nostra volontà di pace si scontra con il presidente russo Putin che non mostra interesse a realizzare una tregua. Il suo disegno è guadagnare terreno» in Ucraina.

Ore 9.00 – Ambasciatore ucraino: non escludiamo la minaccia nucleare

«Quello che ha dichiarato il portavoce del Cremlino (Dmitry) Peskov è da irresponsabili. Usare le armi nucleari sarebbe tragico non solo per l’Ucraina ma per tutto il mondo. Ma non possiamo escludere niente in questa situazione. Noi non abbiamo attaccato alcun Paese, noi difendiamo solo la nostra terra». Lo ha detto l’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, intervistato da Sky Tg24.

Ore 8.50 – Ambasciatore ucraino: faremo il possibile per il Papa a Kiev

«Apprezziamo tantissimo il ruolo della Santa Sede, le parole del Papa sull’Ucraina. Noi faremo il possibile per organizzare la visita di Papa Francesco a Kiev ma non tutto dipende da noi, bisogna organizzare la sicurezza». Lo ha detto l’ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk intervistato da Sky Tg24, aggiungendo che prima bisognerebbe raggiungere un cessate il fuoco per poter garantire la sicurezza del pontefice.

Ore 8.45 – A Putin mancano i soldati

Che l’Operazione militare speciale in Ucraina non vada come Vladimir Putin si aspettava lo sanno tutti, ma sulle perdite subite dall’esercito russo non c’è ancora alcuna chiarezza. Appare però confermato che l’Esercito abbia un serio problema di mancanza di soldati, nonostante sulla carta possa disporre di oltre un milione di uomini. Lo spiega Fabrizio Dragosei in questo articolo.

Ore 8.35 – In Ucraina 121 bambini rimasti uccisi

Al 28esimo giorno dell’invasione russa in Ucraina, sono stati uccisi 121 bambini e altri 167 sono rimasti feriti. Lo ha riferito l’ufficio del procuratore generale ucraino sulla sua pagina Facebook, citato dall’Agenzia Unian. I bombardamenti hanno colpito 548 strutture educative, 72 delle quali sono state completamente distrutte, ha detto. «Le scuole bombardate sono più di 220, 155 gli asili nido. La situazione peggiore è nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Mykolaiv, Sumy, Kyiv, Kherson, Chernihiv e a Kiev. Colpiti dalle bombe russe anche scuole di medicina, arti, impianti sportivi, biblioteche», ha detto la procura.

Ore 8.31 – A cosa serve il vertice Nato con Biden

Arriva in Europa il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, un tour che sta suscitando molta attesa e diverse domande: perché è stato convocato un summit straordinario della Nato? Il Segretario generale Jens Stoltenberg ha deciso di chiamare a raccolta i capi di Stato e di governo dei 30 Paesi che fanno parte dell’Alleanza Atlantica. In una breve nota, Stoltenberg spiega che i leader devono considerare come «rafforzare ulteriormente la deterrenza della Nato e i meccanismi di difesa, alla luce di una nuova realtà per la nostra sicurezza». Qui l’approfondimento di Giuseppe Sarcina, inviato a Bruxelles, con la risposta alle principali domande.

Ore 8.10 – A Mariupol ci sono 100 mila persone intrappolate

Centomila persone sono ancora intrappolate nella città in rovina di Mariupol, e ora affrontano la fame sotto costanti bombardamenti russi. A dirlo — nell’ennesimo, disperato appello di fronte a quello che sta succedendo nella città portuale ucraina devastata dalle bombe russe — è stato il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Human Rights Watch, organizzazione non governativa internazionale, cita le testimonianze di diversi residenti che, fuggiti dalla città, parlano di «un gelido paesaggio infernale ricoperto di cadaveri e di edifici distrutti». Le immagini satellitari di Mariupol rilasciate da Maxar (società di tecnologia spaziale specializzata nella produzione di satelliti) mostrano un paesaggio carbonizzato, edifici in fiamme e il fumo che fluttua sulla città. «È chiaro che gli occupanti non sono interessati alla città di Mariupol, vogliono raderla al suolo, ridurla alla cenere di una terra morta», ha detto un funzionario locale.

Ore 7.50 – Perché il rublo è tornato a salire?

Niente rivela forza e limiti delle sanzioni europee contro la Russia come il viaggio del rublo nell’ultimo mese. Ha perso il 42% sull’euro da quando Bruxelles annunciò il blocco delle riserve valutarie della banca centrale, nelle prime due settimane di guerra. Ha recuperato il 32% nelle seconde due settimane ed è esattamente questa inversione di tendenza a porre domande che i leader europei, nel loro vertice di domani, potrebbero fingere di non capire perché non hanno risposte. O almeno non ne hanno ancora, a causa delle esitazioni della Germania e di una generale assenza di coordinamento fra i governi che ricorda le prime settimane della pandemia. L’articolo che cerca di capire che cosa stia succedendo, firmato da Federico Fubini e Marco Galluzzo, è qui.

Ore 7.30 – I misteri della missione russa in Italia, ai tempi del Covid

Le minacce del governo russo contro l’Italia («conseguenze irreversibili» nel caso di adesione alla linea di «guerra finanziaria ed economica» contro Mosca, con le sanzioni) hanno riacceso i fari su una pagina opaca della storia recente del nostro Paese: quella della missione russa in Italia durante la prima, drammatica fase della pandemia di Covid. Fiorenza Sarzanini ha ricostruito qui il costo che l’Italia ha dovuto sostenere per quella missione, dopo averne svelato tutte le anomalie (qui); Andrea Galli prosegue l’analisi delle mosse dei militari e degli agenti dei servizi segreti di Putin a Milano, tra hotel a 4 stelle e «visite» nelle Rsa.

Ore 7.15 – Tutti gli uomini della resistenza in Ucraina

Non solo militari, diplomatici e politici di lungo corso. Tra gli uomini e le donne che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scelto per guidare la resistenza contro l’aggressore russo ci sono tanti outsider come lui: amici di infanzia, sceneggiatori televisivi, esperti del mondo digitale, giornalisti dissidenti e persino un’ex ammiratrice di Putin. Milena Gabanelli e Francesco Tortora li raccontano, uno per uno, in questa puntata speciale di DataRoom.

Ore 7.00 – Sequestrato un convoglio umanitario: «Sono prigionieri»

Le forze russe hanno sequestrato un convoglio umanitario di 11 autobus vuoti diretto a Mariupol per trarre in salvo gli ucraini in fuga dalla città, facendo «prigionieri» gli autisti dei mezzi e diversi operatori dei servizi di emergenza. La denuncia arriva dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un messaggio nella notte. Secondo il presidente ucraino, Kiev sta «facendo di tutto per liberare la nostra gente».

Ore 6.31 – Peskov alla Cnn: «Useremo il nucleare solo se sarà minacciata l’esistenza della Russia»

La paura della bomba atomica. La minaccia del disastro nucleare. Lo spettro della terza guerra mondiale. «L’operazione militare speciale in Ucraina sta procedendo chiaramente secondo piani e compiti prestabiliti». Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato da Tass. Fin dall’inizio, ha aggiunto, «nessuno pensava che un’operazione militare speciale in Ucraina avrebbe richiesto un paio di giorni». In Russia, «abbiamo un concetto molto chiaro di sicurezza nazionale» che prevede l’uso di armi nucleari «solo in caso di minaccia alla sua stessa esistenza», ha aggiunto, rispondendo alla Cnn, in una lunga intervista alla giornalista Christiane Amanpour.

Ore 5.51 – Ue, guerra ha conseguenze ben oltre l’Europa

L’«aggressione contro l’Ucraina» del presidente russo Vladimir Putin ha conseguenze ben oltre l’Europa: lo ha detto ieri la presidente dell’Unione europea, Ursula von der Leyen, parlando al Forum umanitario europeo. Lo riporta la Cnn. Von der Leyen ha ricordato che «i bisogni umanitari sono già ai massimi storici», sottolineando che la guerra in Ucraina «minaccia la sicurezza alimentare in tutto il mondo». L’Ue, ha proseguito, contribuirà con 2,5 miliardi di euro fino al 2024 «per aiutare le regioni più colpite dall’insicurezza alimentare e adottare misure speciali per aumentare la produzione alimentare europea».

Ore 5.14 – Zelensky accusa i piloti russi, crimini contro civili

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che i piloti russi saranno ritenuti responsabili dell’uccisione di civili. Lo riporta la Cnn riferendosi a un discorso pubblicato sulla pagina Facebook del governo ucraino. «Vorrei ripeterlo ancora una volta a tutti i piloti russi, non stanno pensando agli ordini che stanno eseguendo. Perche’ uccidere civili è un crimine».

Ore 04.00 – Peskov: prove di laboratori biologici Usa

Il portavoce del Cremlino Peskov dice che Mosca ha «solide prove» per dimostrare che gli Stati Uniti «stanno sviluppando progetti biologici militari in laboratori situati in Paesi confinanti con la Russia».

03:20 – Intelligence Gb: proteste nelle città occupate, rischio repressione

La popolazione civile ucraina delle città occupate dalla Russia continua a protestare contro il controllo russo. «Gli sforzi russi per sottomettere la popolazione manipolando i media, diffondendo propaganda e mettendo come leader marionette filo-Cremlino sono finora falliti», dice una fonte della Gran Bretagna. «La Russia probabilmente reagirà a questi fallimenti utilizzando misure sempre più violente e coercitive nel tentativo di reprimere la popolazione ucraina».

Ore 3.02 – Cnn mostra video lancio missili dalla Crimea

Un video che mostra il lancio di missili verso l’Ucraina da una nave situata al largo della costa della Crimea, a ovest della città di Sebastopoli è stato geolocalizzato dalla Cnn. «È chiaro che c’e’ una nave in piedi là fuori in lontananza», dice una voce maschile parlando in russo, riporta l’emittente. Il portavoce del Pentagono John Kirby lunedì in un briefing aveva dichiarato che gli Stati Uniti hanno registrato un aumento dell’attività navale nel Mar Nero settentrionale.

Ore 1.36 – Nyt, domani sanzioni Biden a 300 membri Duma

Il presidente americano Joe Biden imporrà nuove sanzioni a centinaia di membri della Duma, la Camera bassa del parlamento russo. Lo riferiscono al New York Times fonti informate sull’annuncio delle nuove misure contro Mosca previsto per giovedì, quando il presidente americano si troverà a Bruxelles per partecipare al vertice della Nato, all’incontro con i leader del G7 e al Consiglio europeo sull’Ucraina.

Ore 1.31 – Fonti difesa Usa, russi a Mariupol ma città resiste

Forze russe sono entrate a Mariupol, tra queste ci sono anche separatisti del Donbass. Lo riferisce una fonte della difesa americana sottolineando che «gli ucraini stanno lottando molto duramente per non far cadere la città» nelle mani di Mosca. Il funzionario ha riferito inoltre che gli Stati Uniti hanno «constastato attività navale russa nel Mar Nero ma questo non significa che un attacco con mezzi anfibi contro Odessa sia imminente».

Ore 00.45 – Zelensky, negoziati difficili ma continuiamo

«Continuiamo a lavorare su diversi livelli per assicurarci che la Russia si convinca che questa guerra atroce debba essere fermata. Continuiamo i nostri difficili negoziati. E’ impegnativo. A volte scandaloso». Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky fornendo un aggiornamento sui colloqui tra Kiev e Mosca sulla pagina Fb del governo. Ha aggiunto: «Sono grato a tutti gli intermediari internazionali che lavorano con noi e mostrano il vero quadro alla Russia e la convincono a vedere la realtà delle azioni di guerra e a capire che il mondo non fermerà la verità, la nostra verità.Lotteremo fino alla fine in modo coraggioso e aperto».

Ore 00.08 – Pentagono: «I russi hanno usato missili ipersonici almeno una volta»

Le forze russe hanno usato missili ipersonici «almeno in un’occasione», ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby nel corso di una conferenza stampa. Questo tipo di missile è stato usato «contro un edificio a una distanza relativamente ravvicinata», sono le parole di Kirby riportate dalla Cnn. «È difficile sapere quale fosse esattamente la giustificazione per questo, ma potrebbe benissimo essere legato a problemi di prestazioni che stanno riscontrando rispetto alle munizioni guidate di precisione». Il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin ha dichiarato domenica scorsa di non considerare «l’uso di questo tipo di arma come una sorta di punto di svolta», ha aggiunto.

23 marzo 2022 (modifica il 24 marzo 2022 | 02:12)

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