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Bataclan, la sentenza: colpevoli 19 su 20 imputati

di Redazione Online

Sono stati riconosciuti colpevoli di omicidi volontari 19 imputati su 20 per gli attentati di Parigi del 13 novembre 2015. Salah Abdeslam, l’unico sopravvissuto dei commando di terroristi, condannato all’ergastolo senza possibilità di sconto di pena

È cominciata con forte ritardo sull’orario previsto la lettura della sentenza al processo per le stragi jihadiste di Parigi del 13 novembre 2015. Il presidente del tribunale Jean-Louis Peries, dopo quasi 10 mesi di processo, ha affermato che 19 su 20 imputati (soltanto 14 presenti fra cui Salah Abdeslam, unico superstite dei commando kamikaze) sono stati riconosciuti colpevoli di omicidi volontari.


Salah Abdeslam, l’unico sopravvissuto dei commando di terroristi che compirono gli attentati di Parigi nel 2015 — in cui morirono 130 persone, tra le quali la ricercatrice veneziana Valeria Solesin —,
è stato riconosciuto colpevole come «co-autore» di omicidio e terrorismo.

Abdeslam, 32 anni, è stato condannato all’ergastolo senza possibilità di riduzioni né di sconti di pena. Si tratta della pena massima, esattamente quella richiesta dall’accusa, ossia la procura nazionale antiterrorismo. In gergo questa condanna, la più grave in Francia finora riservata soltanto a 4 imputati nella storia, viene definita «pena di morte sociale». La condanna rende di fatto impossibile ogni opportunità di liberazione.

Le ultime parole di Salah in aula, dopo che nei primi mesi aveva avuto un atteggiamento spavaldo e si era proclamato aderente all’Isis, sono state: «ho fatto degli errori ma non sono un assassino».

Articolo in aggiornamento…

29 giugno 2022 (modifica il 29 giugno 2022 | 21:05)

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