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La volatilità dei mercati finanziari «Ecco i rischi e le opportunità»

L’attuale clima di incertezza ha impattato anche sui mercati azionari, causando un aumento della volatilità, provocando movimenti ampi e spesso imprevedibili. «In momenti come questi occorre prestare la massima attenzione perché le perdite possono amplificarsi». A sostenerlo è Andrea Unger, trader internazionale, unico ad aver vinto per 4 volte il campionato del mondo di Trading nella categoria Futures, presidente della Unger Academy. Molti trader si domandano se in questo momento sia necessario sospendere l’attività di trading oppure adottare provvedimenti specifici per limitare il rischio. «La volatilità elevata può essere sfruttata ma per farlo occorrono competenze, studio e cautela — afferma Unger — avvicinarsi ai mercati, specie in queste condizioni, non è uno sprint ma una maratona lunga e impegnativa, e non bisogna mai improvvisare. Ora più che mai va verificata l’affidabilità delle fonti dalle quali traiamo informazioni, questo vale sia per la formazione che per i servizi impiegati per fare trading». Oltre alle competenze tecniche sono necessarie anche quelle emotive, perché il trading comporta vincite e perdite, e questo può dare luogo ad emozioni difficili da gestire. I trader professionisti infatti, sanno che le perdite fanno parte dell’attività di trading e cercano di limitarle adottando un profilo di rischio consapevole, ed un portafoglio diversificato che contenga strategie basate su diversi approcci e che operino su mercati e settori finanziari decorrelati tra loro, valutando un metodo di trading sistematico, basato su test, numeri e statistiche. «Prima di investire, eseguire il backtest di una strategia, usando dati storici che coprano diverse fasi di un mercato: rialzista, ribassista, laterale, altamente volatile, escludendo periodi caratterizzati da condizioni che non si verificheranno nuovamente». Privilegiare inoltre strategie poco complesse, perché più elementi contiene più sarà probabile che le condizioni richieste per funzionare vengano meno. Per fare trading non basta aprire un conto con un broker. Non esistono strumenti o scorciatoie in grado di farci diventare ricchi dall’oggi al domani. «L’attuale aumento della volatilità non deve costituire una motivazione ad improvvisarsi trader, ma incoraggiare chi desidera avvicinarsi a questo mondo ad intraprendere un percorso di formazione, diffidando da chi promette guadagni facili ed immediati», conclude Unger.

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